LIBRI, MANOSCRITTI E AUTOGRAFI

14 FEBBRAIO 2018

LIBRI, MANOSCRITTI E AUTOGRAFI

Asta, 0244
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 10:30
Esposizione
FIRENZE
9 - 13 Febbraio 2018
orario 10-13 / 14–19 
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   100 € - 20000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 144
112
Stima   € 100 / 150
Aggiudicazione  Registrazione
19
Stima   € 120 / 160
Aggiudicazione  Registrazione
16

FATTORI, Giovanni – VIANI, Lorenzo, et el. Serie di 10 lettere e 9 cartoline scritte a Gustavo Pierotti della Sanguigna tra il 1910 ed il 1934 da 11 diversi mittenti, per lo più pittori dell’epoca, ma anche scultori e letterati. Tra queste, le più interessanti per contenuto sono una missiva e due cartoline in cui si fa riferimento a Giovanni Fattori (1825-1908). La prima è una lettera autografa firmata del poeta e giornalista Angiolo Orvieto (1869-1967), scritta nel gennaio 1912, in cui parla a Pierotti delle “condizioni poco decorose nelle quali si trova la bimba di Giovanni Fattori a Livorno” e aggiunge “Mi unisco a lei nel deplorarle, e auguro di cuore che la sua nobile iniziativa persuada presto Livorno e la Toscana tutta della solenne ingiustizia che commettono – anzi che commettiamo – non tributando alla memoria del grande pittore tutti gli onori dei quali è ben degna.” Le due cartoline, scritte nel 1915 dal pittore Moses Levy (1885-1968), accennano entrambe a un disegno di Fattori, di cui Levy dice “tenterò di venderlo a un collezionista che conosco. Mi accorgo che se il povero Fattori rinascesse, rimorirebbe di fame”. Si aggiungono: 1 cartolina scritta e firmata nel 1910 dal pittore Lorenzo Viani (1882-1936) (1910); 1 cartolina scritta e firmata nel 1910 del critico, poeta e scrittore Giuseppe Lipparini (1877-1951); 2 lettere con busta e 2 cartoline scritte e firmate tra il 1911 ed il 1922 del pittore Oscar Ghiglia (1876-1945); 2 lettere con busta scritte e firmate nel 1911 dello scultore Domenico Trentacoste (1859-1933); 1 cartolina scritta e firmata nel 1911 del pittore Ugo Bernasconi (1874-1960); 1 lettera con busta scritta e firmata nel 1914 del pittore Spartaco Carlini (1884-1949); 1 cartolina scritta e firmata nel 1915 dello scultore Antonio Garella (1863-1919); 2 lettere con busta e una cartolina scritte e firmate tra il 1930 e il 1932 del pittore Libero Andreotti (1875-1933); 2 lettere con busta, scritte e firmate nel 1934 del pittore Filippo Marfori Savini (1877-1952).

FATTORI, Giovanni – VIANI, Lorenzo, et el. Serie di 10 lettere e 9 cartoline scritte a Gustavo Pierotti della Sanguigna tra il 1910 ed il 1934 da 11 diversi mittenti, per lo più pittori dell’epoca, ma anche scultori e letterati. Tra queste, le più interessanti per contenuto sono una missiva e due cartoline in cui si fa riferimento a Giovanni Fattori (1825-1908). La prima è una lettera autografa firmata del poeta e giornalista Angiolo Orvieto (1869-1967), scritta nel gennaio 1912, in cui parla a Pierotti delle “condizioni poco decorose nelle quali si trova la bimba di Giovanni Fattori a Livorno” e aggiunge “Mi unisco a lei nel deplorarle, e auguro di cuore che la sua nobile iniziativa persuada presto Livorno e la Toscana tutta della solenne ingiustizia che commettono – anzi che commettiamo – non tributando alla memoria del grande pittore tutti gli onori dei quali è ben degna.” Le due cartoline, scritte nel 1915 dal pittore Moses Levy (1885-1968), accennano entrambe a un disegno di Fattori, di cui Levy dice “tenterò di venderlo a un collezionista che conosco. Mi accorgo che se il povero Fattori rinascesse, rimorirebbe di fame”. Si aggiungono: 1 cartolina scritta e firmata nel 1910 dal pittore Lorenzo Viani (1882-1936) (1910); 1 cartolina scritta e firmata nel 1910 del critico, poeta e scrittore Giuseppe Lipparini (1877-1951); 2 lettere con busta e 2 cartoline scritte e firmate tra il 1911 ed il 1922 del pittore Oscar Ghiglia (1876-1945); 2 lettere con busta scritte e firmate nel 1911 dello scultore Domenico Trentacoste (1859-1933); 1 cartolina scritta e firmata nel 1911 del pittore Ugo Bernasconi (1874-1960); 1 lettera con busta scritta e firmata nel 1914 del pittore Spartaco Carlini (1884-1949); 1 cartolina scritta e firmata nel 1915 dello scultore Antonio Garella (1863-1919); 2 lettere con busta e una cartolina scritte e firmate tra il 1930 e il 1932 del pittore Libero Andreotti (1875-1933); 2 lettere con busta, scritte e firmate nel 1934 del pittore Filippo Marfori Savini (1877-1952).

(cartellina con 10 lettere e 9 cartoline)

Stima   € 150 / 200
Aggiudicazione  Registrazione
116
Stima   € 150 / 200
Aggiudicazione  Registrazione
77

(Firenze) BOCCHI, Francesco – CINELLI, Giovanni. Le bellezze della citta di Firenze dove a pieno di pittura di scultura di sacri templi, di palazzi, i più notabili artifizj, e più preziosi si contengono. Scritte già da m. Francesco Bocchi, ed ora da m. Giovanni Cinelli ampliate, ed accresciute. In Firenze, per Gio. Gugliantini, 1677.

In 8vo (167 x 115 mm). [viii] 40 584 [36] pp. Giglio xilografico al frontespizio, iniziali e fregi xilografici. Mezza pergamena ottocentesca con titolo manoscritto al dorso. Assenti come di consueto le due tavole, frontespizio ingiallito e con restauri al verso lungo i margini, strappo a V2 e a Qq6, carte un po’ ingiallite, tracce d’uso alla legatura.

Seconda edizione, ampliata rispetto alla prima del 1591, di una delle più importanti guide antiche di Firenze. Tiratura senza le due tavole, assenti nella maggioranza degli esemplari. “È un libretto stampato con garbo, molto maneggevole, di una mole giusta per una guida, non troppo prolisso e neppure troppo conciso e sobrio. Con esso è determinato il tipo di tutti i lavori del genere che verranno poi; la disposizione è rigorosamente topografica secondo un itinerario fisso conforme all’aspetto della città. Naturalmente questo libro ha un grande e durevole valore per lo studioso come inventario del patrimonio artistico, pubblico e privato in uno dei centri più importanti dell’arte italiana alla fine del Cinquecento, … Ma il suo valore storico sta anche nell’essere il primo di questo genere che rispecchi pienamente il giudizio dei letterati sull’arte figurativa, il mondo dei critici d’arte e degli amatori”. (Schlosser, Letteratura artistica, p. 371).

Stima   € 150 / 200
Aggiudicazione  Registrazione
117

(Illustrati 800) PAYNE, Albert Henry. Payne’s Universum. Darstellung und Beschreibung der schönsten Gegenden, Städte und merkwürdigsten Baudenkmale auf der ganzen Erde, von Portraits ausgezeichneter Personen, volkstümlicher Scenen und Genrebildern. Erster [-Zechster] Band. London und Leipzig, Verlag von Brain & Payne, [1843]-1847.

6 volumi in 8vo oblungo (ca. 181 x 268 mm). Vol. 1: frontespizio, 96 pp. e [48] tavole. Vol. 2: frontespizio, 94 pp. e [48] tavole. Vol. 3: frontespizio 146 pp. e [48] tavole. Vol. 4: frontespizio, 114 pp. e [48] tavole. Vol. 5: [iv] 96 pp. e [48] tavole. Vol. 6: frontespizio, 96 pp. e [47] tavole. Mezza pelle, piatti marmorizzati, titoli e filetti dorati ai dorsi. Fioriture e bruniture occasionali, legature un po’ sciupate.

Edizione tedesca del “Pictorial World” di Payne, una deliziosa galleria di vedute da ogni parte del mondo e di ritratti finemente incise su acciaio da Albert Henry Payne (1812-1902), illustratore e pittore inglese ma attivo a Lipsia dal 1839. L’opera include un gran numero di paesaggi e vedute (ad esempio il Duomo di Milano, Ischia, Taormina, la fontana di Trevi, Amalfi, l’Acropoli, Singapore, la cattedrale di Palermo, Hong Kong, Pisa, ecc.), costumi (dalla fanciulla di Sorrento allo scozzese con le cornamuse), ritratti di personaggi celebri (Goethe, Robert Burns, Bach, Nelson, Beethoven, Shakespeare, Mozart, ecc.) e di tradizioni locali (la corrida, la fiera di Greenwich, ecc.) Interessante nel terzo volume la serie di tavole che dedicate al corso del Reno da Mainz a Colonia, con tre lunghe vedute per ogni tavola che illustrano vari punti delle rive del fiume.

(6 volumi)

Stima   € 200 / 250
Aggiudicazione  Registrazione
8

(Manoscritto) Frigimelica Roberti, Gerolamo (1653-1732). Iefte. Fine XVII-inizi XVIII secolo.

Manoscritto cartaceo in 8vo (196 x 140 mm), [34] carte, presumibilmente autografo, di Girolamo Frigimelica Roberti recante la tragedia sacra per musica “Iefte”, dedicata all’imperatore Leopoldo I d’Asburgo. L’opera fu musicata da Carlo Francesco Polaroli, vice-maestro della Cappella Ducale di S. Marco in Venezia e rappresentata a Venezia, Roma e Vienna tra il 1697 e il 1702. Piena pergamena coeva. Gerolamo Frigimelica è stato un architetto, librettista e poeta italiano.

[SI AGGIUNGE:]

(Manoscritto) Affò, Ireneo (1741-1797). Il concorso di filosofia. Inizi XIX secolo.

Manoscritto cartaceo in 8vo (220 x 158 mm). Specchio di lettura 160 x 90 mm. Bella grafia. Legatura coeva in mezzo vitello con angoli, piatti marmorizzati, titoli in oro al dorso. In barbe.

Copia manoscritta del poemetto “Il concorso di filosofia” del padre Ireneo Affò, che una nota del copista data al 18 giugno del 1767 (ma appare pubblicato solo nel 1973, a cura di Domenico Medici, nel “Bollettino storico reggiano”). In appendice due sonetti del medesimo autore. La prima pagina riporta l’epitaffio dell’Affò.

[SI AGGIUNGE:]

(Manoscritto) Manoscritto miscellaneo recante due opere satiriche. XVIII secolo.

Manoscritto cartaceo in 4to (246 x 183 mm). [66] carte in inchiostro bruno. Legatura coeva in mezzo vitello, tassello al dorso, piatti cartonati. Firma di appartenenza di Emilio Costa (1866-1926), giurista e professore di Diritto Romano a Parma e Bologna, al contropiatto anteriore.

La prima opera è il libretto de “Il morbo campano”, dramma anonimo musicato da Domenico Cimarosa (1749-1801) nel 1782. La seconda è il “Conclave dell'anno MDCCLXXIV”, dramma da recitarsi nel carnevale del 1775 composto dall'abate Gaetano Sertori (1760 c.-1805). Nonostante il riferimento al compositore Nicola [Niccolò] Piccinni (1728-1800), pare che il testo non sia mai stato musicato, né messo in scena [cfr. Sonneck]. Testo incompleto.

(3 volumi)

Stima   € 200 / 250
Aggiudicazione  Registrazione
92

(Costume – Illustrati 700 – Gran Bretagna) Gallerie des modes et costumes Français dessinés d’après nature, gravès par les plus Cèlèbres Artistes en ce genre, et colorés avec le plus grand soin par Madame Le Beau. Ovrage commencée en l’année 1778. A Paris, Chez les S.rs Esnauts et Rapilly, 1778-[1785].

In folio (408 x 245 mm). Frontespizio allegorico e 14 tavole calcografiche colorate a mano, incise da Le Roy, Le Beau, Voysard, Dupin, Patas su disegni di Desrais e Le Clerc. Pergamena rigida posteriore con sottile cornice dorata ai piatti. Tracce d’uso al margine bianco inferiore del frontespizio e di qualche altra tavola, ma nel complesso copia molto buona.

Deliziosa selezione da una collezione di tavole pubblicate tra il 1778 ed il 1785. Il frontespizio allegorico, un tripudio di putti e broccati, raffigura Follia e Amore che scelgono accessori alla moda, mentre il Gusto, ritratto con ali di farfalla per evidenziarne la leggerezza, illumina con una torcia le loro scelte. Le tre tavole successive offrono una galleria di acconciature e copricapi alla moda, inclusa una splendida mise femminile da caccia. Seguono illustrazioni a piena pagina di magnifici costumi, tutti femminili, con didascalie che ne dettagliano le stoffe utilizzate, le occasioni in cui indossarli, il tipo di acconciatura o copricapo. Di particolare interesse la tavola che ritrae una “jeune dame” dal parrucchiere, intenta a leggere l’Art d’aimer di Ovidio. Tutte le tavole sono finemente colorate a mano.

Stima   € 200 / 300
Aggiudicazione  Registrazione
1 - 30  di 144