DIPINTI DAL XVI AL XX SECOLO

13 FEBBRAIO 2018

DIPINTI DAL XVI AL XX SECOLO

Asta, 0223
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26



Dipinti dal XVI al XVIII secolo
ore 11.00
Lotti 1-127

ore 14.30
Lotti 128-226

Dipinti del XIX e XX secolo
ore 16.30
Lotti 241-333
Esposizione

FIRENZE
9 - 12 Febbraio 2018
orario 10-13 / 14–19 
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   400 € - 40000 €

Tutte le categorie

31 - 60  di 317
51

Giuseppe Maria Mitelli

(Bologna 1634-1718)

ALLEGORIA DEL TEMPO CHE CONDUCE AMORE

olio su rame, cm 41,3x32,3                          

 

Formatosi presso i più importanti maestri bolognesi del Seicento come Albani, Guercino e Cantarini e dopo aver collaborato con il padre Agostino, celebre quadraturista, Giuseppe Maria Mitelli indirizzò i propri interessi verso la pittura di genere, attingendo, con spirito arguto, dal repertorio popolare scene tratte da proverbi oppure da spaccati di vita quotidiana.

Conosciuto principalmente per le incisioni e per la grafica, i dipinti dell’artista sono invece piuttosto rari, per questo l’olio su rame qui presentato è sicuramente un’aggiunta significativa.

Fedele ai suoi interessi anche la nostra scena trae ispirazione probabilmente dalla vita popolare e sicuramente ha in questa radici di significato che oggi sfuggono; qui vediamo il Tempo, un vecchio alato dalle membra smagrite con una clessidra in mano, che conduce per mano Amore bendato. Il bambino stringe sotto braccio l’abbecedario come dovesse, dall’avanzare nel tempo, imparare qualcosa.

L’attribuzione a Mitelli trova conferma nel modo in cui sono condotte le figure con anatomie sentite e pronunciate e nel trattamento pittorico dei panneggi realizzati a falde piatte e sfibrate, peculiari all’artista; si può citare a confronto nel nostro rame il disegno per il frontespizio dei Proverbi figurati con le allegorie del Tempo e dell’Esperienza (New York, Metropolitan Museum), e la figura di un Mendicante, studio per un’incisione (Lione, Museo di Arti Decorative), prossima nello stile e come realizzazione al nostro Tempo.

Non è poi un caso che il dipinto sia stato realizzato su di una lastra per stampa già incisa e, come materiale di bottega, riusata dall’artista per l’occasione.

                          

Stima   € 5.000 / 7.000
Aggiudicazione  Registrazione
54

Bottega di Jacopo Tintoretto, fine del sec. XVI

RITRATTO DI SENATORE VENEZIANO

olio su tela, cm 115,5x105

in alto a sinistra è presente l'iscrizione: "Loys Basad".

 

Provenienza

Collezione privata

 

Bibliografia di riferimento

S. Mason Rinaldi, Domenico Tintoretto e l’eredità della bottega, in Jacopo Tintoretto, atti del congresso internazionale (Madrid, Museo Nazionale del Prado, 26 – 27 febbraio 2007) a cura di M. F. Falomir e B. Aikema, Madrid 2009, pp. 84-90.

 

Il personaggio effigiato di tre quarti su questa tela indossa il robone rosso, soppannato d'ermellino, caratteristico dei senatori veneziani.

La generale impostazione, la tipizzazione del giovane uomo di cui sono per esempio naturalisticamente descritti i freddi occhi cerulei e l’incipiente calvizie, nonché i rialzi a corpo che movimentano e illuminano le pieghe ansate del velluto della sua veste d’ordinanza, riconducono il dipinto alla bottega di Jacopo Tintoretto dalla quale uscirono molti ritratti di notabili veneziani, spesso con l’indicazione, sullo sfondo, del nome o del casato di appartenenza. Nel nostro caso è possibile sciogliere tale iscrizione, collocata in alto a sinistra, come Luigi Basadella.

Si menziona come confronto il Ritratto di senatore oggi conservato presso The Havard Art Museums a Cabridge (1927.204; cfr. E. P. Bowron, European Paintings Before 1900 in the Fogg Art Museum: A Summary Catalogue including Paintings in the Busch-Reisinger Museum, Harvard University Art Museums (Cambridge, MA, 1990), pp. 131, 339, repr. b/w cat. no. 703), precedentemente riferito alla tarda attività di Jacopo Tintoretto, intorno al nono decennio del Cinquecento, e oggi considerato di mano del figlio Domenico che affiancò il padre all’interno della sua prolifica bottega e prendendone le redini alla sua morte.

 

Stima   € 8.000 / 12.000
Aggiudicazione  Registrazione
55

Pier Maria Bagnatori detto il Bagnadore

(Orzinuovi 1548 circa – Brescia 1629)

ANNUNCIAZIONE

1590

olio su tela, cm 215x253

firmato e datato in basso a sinistra "Petrus Maria Bagnator .F. MDXC"

La Soprintendenza ha avviato il procedimento amministrativo per la Notifica del dipinto

Bibliografia
L. Anelli, Ritrovato il dipinto del Bagnatore che stava sopra il portale della Loggia, in "Memorie Bresciane", 1982, n. 1, pp. 157-161.

Nata per essere posta sopra il portale cinquecentesco del Palazzo della Loggia di Brescia, dove rimase sino al tardo Ottocento, l’
Annunciazione qui offerta costituisce una importante testimonianza del ruolo privilegiato che Pier Maria Bagnatori ricoprì presso la committenza pubblica bresciana.

La dettagliata veduta del castello di Brescia che si vede in lontananza ma al centro della composizione, tra i protagonisti del racconto evangelico, testimonia la valenza civica della tela.

Nonostante il catalogo pittorico del Bagnadore non sia stato ancora capillarmente indagato, le opere note – tra le quali si menziona quella da considerarsi probabilmente il suo capolavoro, l’Annunciazione della chiesa di S. Maria dei Miracoli, sempre a Brescia, datata 1592 - offrono convincenti confronti con il nostro dipinto, permettendo inoltre di risalire ai suoi modelli di riferimento, locali e non.

Nell’impostazione rigorosa e statuaria delle figure e dei panneggi che le avvolgono, vivo è il ricordo di Girolamo Muziano, con cui lavorò a Roma negli anni Sessanta del Cinquecento, calato all’interno della cultura veneto-bresciana cinquecentesca che annovera Tiziano e Moretto quali principali punti di riferimento.

Si segnala infine la notevole attenzione prospettica nella resa della stanza e dei suoi arredi, indice della sua maestria anche in campo architettonico che lo portò a essere progettista di chiese e palazzi, attività per la quale oggi è maggiormente conosciuto.

L'opera verrà inserita nella monografia dedicata al pittore di Luciano Anelli di prossima pubblicazione.

 

Stima   € 15.000 / 20.000
Aggiudicazione  Registrazione
31 - 60  di 317