Fascino e splendore delle maioliche e delle porcellane: la raccolta di Pietro Barilla ed una importante collezione romana

17 MAGGIO 2017

Fascino e splendore delle maioliche e delle porcellane: la raccolta di Pietro Barilla ed una importante collezione romana

Asta, 0205
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 15.30
Esposizione
FIRENZE
12-15 Maggio 2017
orario 10-13 / 14–19 
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   200 € - 25000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 229
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PIATTO, URBINO, BOTTEGA DI GUIDO DA MERLINO, 1545 CIRCA

in maiolica con profondo cavetto a parete incurvata su basso piede ad anello, larga tesa orizzontale con orlo arrotondato. Sul recto la decorazione istoriata interessa l’intera superficie e mostra sulla sinistra un gruppo di soldati romani seduti attorno a un tavolo posto di fronte a una tenda intenti in un dialogo. Intorno un accampamento accerchia una città turrita collocata in prospettiva sul fondo della scena, circondata da un paesaggio lacustre. Sul verso la scritta “quando fu asediata la cita di Ardeia”. Il riferimento probabilmente è all’assedio della città dei Rutuli da parte delle forze romane guidate da Tarquinio il Superbo, raccontato da Tito Livio (Ab Urbe Condita, I): ci piace pensare che si tratti dell’episodio in cui viene descritto l’indugiare de “i soldati più giovani, invece, erano soliti impiegare il tempo libero in bevute e conviti (I, 57), fatto che diede inizio al noto episodio della Virtù di Lucrezia (I, 58). Colpisce nella descrizione pittorica del campo la presenza di armi da fuoco non propriamente coeve alla scena rappresentata, ma che cominciavano a comparire sempre più spesso nei campi di battaglia rinascimentali. L’attribuzione alla bottega urbinate di Guido da Merlino viene ipotizzata in base alla stretta somiglianza con un piatto pubblicato da G. Anversa e oggi conservato alla Pinacoteca di Varallo Sesia, cui rimandiamo per i confronti. Ma ci pare di poter aggiungere ad essi anche il piatto pubblicato da C. Bernardi con l’Incendio di Troia del Museo di Capodimonte, che mostra affinità stilistiche molto marcate con il nostro piatto. A queste opere associamo anche altri esemplari, quali ad esempio la coppa proprio con l’episodio della Morte di Lucrezia, conservata al Museo Cristiano di Brescia (NC 51), oppure il piatto con Orazio che uccide la sorella del Museo Correr di Venezia (Cl IV inv. 38). Sul retro cartellino della Collezione Consigli. Si rileva inoltre un passaggio d’asta in Christie’s, 29 novembre1982; diam. cm 37,5

 

Bibliografia di confronto

C. Bernardi (a cura di), Immagini architettoniche nella maiolica italiana del cinquecento, cat. della mostra, Milano, Palazzo Reale, 2 dicembre 1979 - 31 gennaio 1980, p. 79 n. 11 (inv. 196);

T. Wilson, Italian Maiolica of the Renaissance, Milano 1996, p. 265 n. 112; p. 270 b,e;

G. Anversa, La Collezione Francesco Franchi e la donazione alla Pinacoteca di Varallo Sesia, vol. 1, Borgosesia (VC) 2004, p. 160 n. 72

 

Stima   € 25.000 / 40.000
Aggiudicazione  Registrazione
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Stima   € 8.000 / 12.000
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