Dipinti e sculture antiche

16 MAGGIO 2017
Asta, 0203
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λ Scuola fiorentina, seconda metà sec. XVI

Stima
€ 5.000 / 7.000
Aggiudicazione  Registrazione

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Scuola fiorentina, seconda metà sec. XVI

ALLEGORIA DELLA PRUDENZA

olio su tavola, cm 70x52

 

In aggiunta a quanto riportato in catalogo si segnala che il dipinto è pubblicato come Lorenzo Sabatini nel catalogo della mostra Il Michelangelo incognito. Alessandro Menganti e le arti a Bologna nell'età della controriforma, a cura di A. Bacchi e S. Tumidei, Bologna 2002, pp. 82-84, 108. Si ringrazia Andrea Bacchi per la segnalazione. 


L'elegante dipinto ad olio su tavola qui presentato ha come protagonista una figura femminile che incede in un paesaggio tempestoso indicando due oggetti appesi al tronco di un albero: uno specchio e una ruota. Questi attributi ci consentono di identificare il soggetto del dipinto come un’allegoria della Prudenza/Fortuna.

Dal punto di vista stilistico e cronologico possiamo avvicinare l’opera all’ambito dello Studiolo di Francesco I dei Medici, in Palazzo Vecchio a Firenze, una delle creazioni più alte del Manierismo fiorentino.

Ideato da Vincenzo Borghini nel 1570 lo Studiolo fu terminato nel 1572 da un gruppo di artisti guidati da Giorgio Vasari. Lo studiolo era pensato come una “Camera delle meraviglie” dove il granduca avrebbe catalogato e collezionato i più vari materiali presenti in natura. La decorazione pittorica (con soggetti mitologici e pagani) avrebbe dovuto così seguire gli interessi alchemici di Francesco I e suggerire i vari materiali conservati in ciascuno sportello.

La nostra Allegoria si ispira nel gusto anche alla Pazienza di Giorgio Vasari della Palatina, di cui però non condivide il possente disegno michelangiolesco, indirizzandosi piuttosto verso un classicismo e una delicatezza pittorica che la avvicina alle opere di Giovanni Balducci detto il Cosci, che ricordiamo essere stato uno dei pittori che ha lavorato allo Studiolo.