DIPINTI DAL XIV AL XX SECOLO

Scuola napoletana, sec. XVIII                                             

ASSUNZIONE DI SAN FILIPPO NERI                                            

olio su tela, cm 76x63                                                    

Scuola romana, sec. XVIII

VISITAZIONE DI MARIA AL SEPOLCRO

olio su tela, cm 34x23

Scuola emiliana, sec. XVII

MARTIRIO DI SANTA DOROTEA

olio su tela, cm 45,5x28

Giacinto Botti

(Firenze 1603-1679)

LA MADDALENA DOLENTE

olio su tela, cm 48x39,5                                                          

Scuola veneta, secc. XVI-XVII

SAN GIOVANNI BATTISTA

olio su tela, cm 101,5x84

Scuola bolognese, sec. XVII

ERMINIA TRA I PASTORI

olio su rame, cm 43,3x31,5

Cerchia di Guglielmo Cortese, sec. XVII

SAN GEROLAMO

olio su tela, cm 135x97

Lazzaro Baldi                                                             

(Pistoia 1624 - Roma 1703)                                                

ELIA NUTRITO DAI CORVI                                                    

olio su tela, cm 98x74                                                    

Scuola toscana, sec. XVIII                                                

RISSA IN OSTERIA                                       

olio su tela, cm 38x55                                                    

Scuola lombarda, sec. XVII                                                

ORAZIONE NELL'ORTO                                                        

olio su rame, cm 52x40                                                    

Il rame riprende dalla composizione di Denijs Calvaert                                                     

Ignace Jacques Parrocel

(Avignone 1667 – Mons 1722)

SCENA DI BATTAGLIA

SOLDATI DOPO LA BATTAGLIA

coppia di dipinti ad olio su tela, cm 116x75

firmati in basso a sinistra "Jacobus Parrocel"

(2)

Scuola romana, sec. XVII

TESTA DI RAGAZZO

olio su tavola, diam. cm 28,5

sulla cornice è presente un'etichetta a inchiostro che riporta il n. 3288 e la lettera D.

Scuola veneta, secc. XVII-XVIII                                           

RITRATTO DI ALABARDIERE                                                   

olio su tela, cm 94x76                                                    

Artista attivo a Roma alla metà del XVIII secolo

CAPRICCI ARCHITETTONICI CON FIGURE

coppia di dipinti a olio su tela, cm 98x73

(2)

Ispirati a edifici di età imperiale – un arco trionfale con un tratto di mura e la piramide Cestia sullo sfondo; una facciata monumentale di ordine corinzio ornata da statue di barbari prigionieri, quali le sculture di età traianea riutilizzate per l'arco di Costantino – i capricci architettonici qui presentati si iscrivono nel clima fervido della Roma di metà Settecento quando, nell'ambiente internazionale richiamato dal Grand Tour, architetti e disegnatori si dedicano al rilievo dei monumenti antichi della città e dei dintorni, spingendosi peraltro nell'Italia meridionale e ben oltre i confini della penisola per documentare le vestigia del passato, ad uso dei viaggiatori stranieri ma anche nella ricerca di modelli architettonici inediti e filologicamente corretti per le dimore aristocratiche da progettare nel gusto più moderno e aggiornato.

Tra i protagonisti di questo momento, è senza dubbio Jean-Louis Clérisseau (Parigi 1721- Auteuil 1820) a Roma dal 1749 presso l’Accademia di Francia, e dal 1755 responsabile dell’équipe di disegnatori ingaggiati da James Adam per riprodurre i complessi termali romani e, nel 1757, le rovine imperiali di Spalato pubblicate a Londra nel 1764. Accanto a lui, Antonio Zucchi (Venezia 1726- Roma 1795) che nel 1766 si trasferisce in Inghilterra per collaborare con gli architetti Robert e James Adam alla decorazione di interno delle residenze ispirate all’antico da loro progettate per l’aristocrazia inglese. Ed è appunto alle straordinarie tempere dell’artista francese, spesso completate dalle "macchiette" del veneziano e alle tele eseguite da quest'ultimo per i nobili committenti dello studio Adam (si vedano quelle per Osterley Park, del 1767) che le tele qui presentate, veri e propri capricci vedutistici su basi archeologiche, si accostano nella precisa definizione degli elementi architettonici che compongono l'ordine dorico dell'arco trionfale e lo scenografico frontespizio corinzio in parziale rovina coronato dalle statue dei barbari.

Lo stile delle nostre macchiette, ancora legato al lontano modello ghisolfiano e comunque di gusto tipicamente romano non consente tuttavia di avanzare il nome di Antonio Zucchi, qui richiamato solo per evidenziare una singolare coincidenza di gusto, fondamentalmente diverso e più moderno di quello, fino allora imperante, di Giovanni Paolo Panini.

Attribuito a Gaspare Lopez

(Napoli 1650- Firenze 1732)

NATURA MORTA CON FIORI, FRUTTA E MAIOLICA BIANCA E BLU

olio su tela, cm 73x95

Bartolomeo Castelli il Giovane

(Roma 1696-1738)

NATURA MORTA DI FRUTTA E UNA BATTAGLIA SULLO SFONDO

olio su tela, cm 73,5x99

Scuola italiana, sec. XVIII

NATURA MORTA CON FICHI, MELE, LIMONE E CACCIAGIONE

olio su tela, cm 41x60

Scuola francese, fine sec. XVIII- inizi sec XIX

VEDUTA DI CASTEL SANT’ANGELO CON PESCATORI

PAESAGGIO FLUVIALE CON ROVINE ARCHITETTONICHE E FIGURE

coppia di dipinti ad olio su tela, cm 70x91,5

(2)

Scuola dell'Italia Settentrionale, fine sec. XVII- inizio sec. XVIII

SELVAGGINA, CACCIAGIONE E GALLETTO IN UN INTERNO                         

olio su tela, cm 146x193,5                             

Scuola dell'Italia Settentrionale, fine sec. XVII- inizio sec. XVIII

SCENA DI CORTILE CON PAPPAGALLO, TACCHINI, GALLINE E GARZONE

olio su tela, cm 147,5x193,5                     

Scuola genovese, sec. XVII, da Bernardo Strozzi                        

MADONNA DELLA PAPPA

olio su tela, cm 99x72,5                           

Pittore senese, sec. XVII, da Francesco Vanni e Ventura Salimbeni

AUTORITRATTO DI FRANCESCO VANNI E VENTURA SALIMBENI CON I GENITORI

olio su tela, cm 99,5x120    

Il dipinto deriva da quello conservato alla Galleria degli Uffizi, Corridoio Vasariano, inv. 1890, n. 1759                                

Scuola genovese, sec. XVIII

ADORAZIONE DEL BAMBINO

olio su tela, cm 164x120                                                          

Da Pietro da Cortona, sec. XVII

LA VERGINE OFFRE IL BAMBINO A SAN FRANCESCO

olio su tela, cm114x79

Dalla pala d'altare nella chiesa della Santissima Annunziata di Arezzo.                              

Scuola genovese, sec. XVII

BETSABEA AL BAGNO

olio su tela, cm 183,5x160                            

Scuola dell'Italia settentrionale, sec. XVIII

RITRATTO DI TRE FANCIULLI

olio su tela, cm 101x80                                     

Scuola genovese, sec. XVII

RITRATTO DI GENTILUOMO

olio su tela, cm 280x190                             

Scuola genovese, sec. XVIII

RITRATTO DI GENTILDONNA

RITRATTO DI GENTILUOMO CON LETTERA                   

coppia di dipinti ad olio su tela ovale, cm122x98 

(2)   

Il secondo siglato sulla lettera "FDC F" e datato 1723                                                              

Scuola fiamminga, da Rubens

ENTRATA DI CRISTO A GERUSALEMME

FLAGELLAZIONE DI CRISTO

INNALZAMENTO DELLA CROCE

tre dipinti ad olio su rame, cm 84x109 ciascuno

(3)                                           

Scuola veneta, sec. XVIII

PAESAGGIO CON CAVALIERI

olio su tela, cm 116x167