UN SECOLO TRA COLLEZIONISMO E MERCATO ANTIQUARIO A FIRENZE

19 OTTOBRE 2016
Asta, 0190
36

Pieter van Lint

Stima
€ 10.000 / 15.000

Pieter van Lint

(Anversa 1609 - 1690)

ALLEGORIA DELLA FEDE

olio su tela, cm 113x90

siglato “P.V. Lint F.” nel bordo inferiore del libro

 

 

Bibliografia

A. Busiri Vici, Peter, Hendrik e Giacomo van Lint. Tre pittori di Anversa del ‘600 e ‘700 lavorano a Roma, Roma 1987, pp. 12-13, tav. 18

 

 

La tela qui presentata, che troviamo pubblicata nel volume di Andrea Busiri Vici dedicato ai Van Lint di Anversa, è opera firmata di Pieter che fu il capostipite di questa celebre famiglia di pittori.

Si tratta di un dipinto che Pieter van Lint dipinse sicuramente a Roma dove soggiornò tra il 1633 e il 1640, momento in cui venne influenzato sia dal Caravaggio che dalla pittura di Rubens, di cui aveva già studiato i dipinti nelle chiese di Anversa durante il suo apprendistato presso Artus Wolffort.

L’opera principale che Pieter realizzò nella città eterna fu la decorazione murale della Cappella del Crocifisso in Santa Maria del Popolo, di patronato della famiglia Cybo, in cui sono raffigurate le Storie della Croce (Sant’Elena che scopre la vera Croce e Sant’Eraclio che riporta a Gerusalemme la Croce ritrovata) che rivelano le sue finissime qualità pittoriche.

Durante il periodo romano Pieter realizzò molti studi ricavati dall’antichità classica mostrando soprattutto un vivo interesse verso la statuaria come si vede anche nella nostra allegoria che si erge imponente nei suoi bianchi panneggi scultorei. Gli attributi iconografici sono però quelli, indubbi, che permettono di identificare l’immagine con un soggetto ben lontano dal mondo classico; ci troviamo infatti dinanzi ad un’allegoria della Fede Cattolica (C. Ripa, Iconologia, Padova 1611, p. 163) con il calice del sangue di Cristo nella mano destra, il Crocifisso nella sinistra e l’elmo, giacché la Fede è armata contro il peccato.

Il dipinto, come già indicato, riporta la firma “P.V. Lint F.” nel bordo inferiore del libro appoggiato al ginocchio sinistro della figura.

La pagina è aperta su una incisione raffigurante “La Resurrezione di Cristo” che rimanda all’iconografia dell’imponente tavola con il medesimo soggetto che Rubens realizzò per la Cattedrale di Nostra Signora di Anversa nel 1611-1612, ad ulteriore testimonianza dell’influenza che il pittore di Siegen ebbe sull’immaginario del Van Lint, artista eclettico ancora non conosciuto come meriterebbe.