Reperti Archeologici

22 GIUGNO 2016
Asta, 0180
168

SARCOFAGO STRIGILATO

Stima
€ 20.000 / 30.000
Aggiudicazione  Registrazione
SARCOFAGO STRIGILATO Materia e tecnica: marmo caristio euboico a grana fine scolpito e levigato Piccolo sarcofago destinato ad un bambino, vasca di forma parallelepipeda con bordo arrotondato e lisciato; il fronte è decorato da una serie di strigilature verticali continue opposte, centrate da tabula iscritta con sette linee e decorata con una doppia cornice. D.M. P. VIBI. P.F. PVP SERVENIANI PROCLI.QUIVI XIT.ANNUM. M.V.D.VII VIBI US SERVENIA NUS. AVVS   Agli dei Mani e a Publio Vibio Serveniano Proclo, figlio di Publio, della tribù Pupiena, che visse un anno, cinque mesi e sette giorni, Serveniano, (suo) nonno (dedicò)   bordo inferiore liscio; interno scalpellato, fianchi non decorati, parte posteriore levigata Produzione: Roma Stato di conservazione: scheggiature diffuse, due fori nella parte anteriore, dovuti alla trasformazione successiva in vasca da fontana, un restauro in malta nella parte superiore destra; altro foro di scarico nella parte posteriore sinistra; il piccolo sarcofago è ricavato dal riutilizzo di un frammento più antico pertinente con probabilità ad un’architrave o uno stipite, fatto testimoniato dalla levigatura della parte posteriore che in origine era a vista Dimensioni: cm 105x36x32 Datazione: inizi III sec. d. C.   I sarcofagi strigilati sono così chiamati perché la decorazione ondulata richiama gli strumenti metallici ondulati chiamati appunto strigili, con i quali gli atleti si detergevano del sudore e degli olii della palestra. Diventano molto utilizzati dagli inizi del terzo secolo dopo Cristo e la loro fortuna proseguì fino a tutto il quinto secolo dopo Cristo.