Reperti Archeologici

22 GIUGNO 2016

Reperti Archeologici

Asta, 0180
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 16
Esposizione
FIRENZE
18-21 Giugno 2016
orario 10–13 / 14–19
Palazzo Ramirez-Montalvo 
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   500 € - 30000 €

Tutte le categorie

151 - 175  di 175
168
SARCOFAGO STRIGILATO Materia e tecnica: marmo caristio euboico a grana fine scolpito e levigato Piccolo sarcofago destinato ad un bambino, vasca di forma parallelepipeda con bordo arrotondato e lisciato; il fronte è decorato da una serie di strigilature verticali continue opposte, centrate da tabula iscritta con sette linee e decorata con una doppia cornice. D.M. P. VIBI. P.F. PVP SERVENIANI PROCLI.QUIVI XIT.ANNUM. M.V.D.VII VIBI US SERVENIA NUS. AVVS   Agli dei Mani e a Publio Vibio Serveniano Proclo, figlio di Publio, della tribù Pupiena, che visse un anno, cinque mesi e sette giorni, Serveniano, (suo) nonno (dedicò)   bordo inferiore liscio; interno scalpellato, fianchi non decorati, parte posteriore levigata Produzione: Roma Stato di conservazione: scheggiature diffuse, due fori nella parte anteriore, dovuti alla trasformazione successiva in vasca da fontana, un restauro in malta nella parte superiore destra; altro foro di scarico nella parte posteriore sinistra; il piccolo sarcofago è ricavato dal riutilizzo di un frammento più antico pertinente con probabilità ad un’architrave o uno stipite, fatto testimoniato dalla levigatura della parte posteriore che in origine era a vista Dimensioni: cm 105x36x32 Datazione: inizi III sec. d. C.   I sarcofagi strigilati sono così chiamati perché la decorazione ondulata richiama gli strumenti metallici ondulati chiamati appunto strigili, con i quali gli atleti si detergevano del sudore e degli olii della palestra. Diventano molto utilizzati dagli inizi del terzo secolo dopo Cristo e la loro fortuna proseguì fino a tutto il quinto secolo dopo Cristo.  
Stima   € 20.000 / 30.000
Aggiudicazione  Registrazione
177

FAUSTINA MINORE

Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine scolpito e levigato

Il busto raffigura l'imperatrice con la testa lievemente volta a sinistra e lo sguardo avanti a sé. La donna porta una complicata acconciatura di capelli che ricade in onde verticali sovrapposte sulla fronte e sulle tempie fino a coprire le orecchie e forma un elaborato chignon sulla nuca mentre il resto è trattato con un semplice motivo ondulato. Il volto è caratterizzato da una fronte ampia, dalla resa delle sopracciglia mediante piccole incisioni, gli occhi sono chiaroscurati con indicazioni della palpebra, del dotto lacrimale e della pupilla con l’iride. Il naso è rettilineo e gli zigomi sono leggermente pronunciati, la bocca è piccola e carnosa e il mento in evidenza. Sul collo si percepisce la muscolatura sotto la pelle; sulle spalle è drappeggiato il mantello che ricade in pieghe metalliche sul petto; base modanata circolare

Produzione: romano imperiale

Stato di conservazione: testa integralmente ricomposta da frammenti, rilavorazioni posteriori

Dimensioni: alt. cm 67

Datazione: seconda metà II sec. d.C.

 

Annia Galeria Faustina, detta Faustina Minore 130 circa - 175 d. C. figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore e madre dell'imperatore Commodo; sposò nel 145 Marco Aurelio, suo cugino, che seguì in numerose campagne militari tanto da essere chiamata mater castrorum. Morì a Halala, successivamente chiamata Faustinopoli, in Cappadocia, dove aveva seguito il marito per sedare la ribellione di Avidio Cassio. Fu divinizzata, e in suo onore furono istituiti collegi di sacerdotesse.

L'acconciatura raffigurata su questo busto fu creata appositamente per festeggiare la nascita dei gemelli Commodo e Fulvio Antonino nel 161 d. C.

 

Il busto trova confronti precisi con quello conservato presso i Musei Capitolini a Roma, n. inv. MC 0449

Stima   € 30.000 / 40.000
151 - 175  di 175