Reperti Archeologici

22 GIUGNO 2016

Reperti Archeologici

Asta, 0180
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 16
Esposizione
FIRENZE
18-21 Giugno 2016
orario 10–13 / 14–19
Palazzo Ramirez-Montalvo 
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   500 € - 30000 €

Tutte le categorie

91 - 120  di 175
95

RARO VASO PLASTICO CANOSINO

Materia e tecnica: argilla figulina nocciola, ingubbiatura bianca, vernice, rosa, azzurra, nera e bruna; modellata a stampo, interno cavo, foro di sfiato posteriore

Il vaso è modellato come una sfinge assisa sulle zampe posteriori e le anteriori erette, in posizione frontale, con le grandi ali aperte e desinenti a voluta; sulla testa si imposta la bocca del vaso decorata con un kyma ionico e la grande ansa a nastro. I capelli sono spartiti sulla fronte in due bande simmetriche che ricadono in ciocche ondulate sulle spalle e sulla schiena; gli occhi sono amigdaloidi, il naso rettilineo e la piccola bocca semiaperta. Sul petto è dipinta una bulla circolare, pendente di una collana oggi non più visibile. Le zampe anteriori sono realisticamente modellate in foggia ferina.

Produzione: ceramica magnogreca, Canosa

Stato di conservazione: integra, ansa ricomposta

Dimensioni: alt. cm 32

Datazione: fine IV sec. a. C.

Cfr.: per un esemplare identico Aristaios. La Collezione Giuseppe Sinopoli, Venezia 1995, p 420-426, nn. 117, 118; Principi Imperatori e Vescovi. Duemila anni di storia a Canosa a c. di R. Cassano, Venezia 1992

 

Questo tipo di vaso plastico è molto raro e conosciuto solo da pochissimi esemplari. Si tratta di oggetti di destinazione funeraria confermata dalla presenza del foro sul fondo per permettere la libagione ed è una rielaborazione dell’oinochoe a testa femminile, più frequente nella produzione canosina; la collana con la bulla trova riscontro nei gioielli apuli coevi

 

Stima   € 5.000 / 7.000
96

GRANDE CRATERE A VOLUTE APULO A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e arancio, modellato a tornio veloce e a stampo

Orlo a tesa, con labbro ripiegato e concavo, collo cilindrico a profilo concavo distinto dalla spalla appiattita, grande corpo ovoide, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; lungo la costa verticale dell’ansa, in corrispondenza delle volute, foro circolare sul lato interno; volute racchiudenti due teste di Gorgone suddipinte in bianco, piede campanulato e scanalato al taglio

Decorazione accessoria: interno della bocca verniciato, labbro risparmiato; sotto al labbro fila di puntini; sulla spalla falsa baccellatura, al di sotto delle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a scacchiera; sotto alle anse grande palmetta doppia aperta a ventaglio fra girali e volute; ai lati delle anse teste di cigno in rilievo

Decorazione: lato A) sotto il labbro meandro ad onda destrorso, sul collo profilo femminile volto a sinistra con kekryphalos, stephane di perle, orecchini e collana che sorge da un fiore ed è circondato da grandi volute e infiorescenze; sul ventre naiskos in bianco con colonne ioniche sotto al quale si trova la figura del defunto, in nudità eroica, seduto a sinistra sul suo mantello, le gambe incrociate, in atto di appoggiarsi alla lancia e sostenere una phiale; alla sua sinistra una giovane donna riccamente abbigliata in atto di offrirgli un unguento contenuto nell’alabastron che sorregge nella mano sinistra mentre nella destra tiene un cembalo; dall’altro lato un giovane nudo volto verso il defunto col mantello drappeggiato sulla spalla e sul torace con strigile nella mano destra e corona nella sinistra; ai lati del podio due grandi patere; lato B) sotto al labbro motivo a chevron, sul collo meandro continuo destrorso e grande palmetta aperta a ventaglio fra volute; sul ventre stele funeraria su podio a cui è legata una tenia nera sormontata da un grande bacile; a sinistra giovane donna riccamente abbigliata con un grappolo d’uva nella mano destra ed un cista e una tenia nella sinistra; dall’altro lato un giovane nudo con mantello drappeggiato sul braccio sinistro che sorregge una phiale mentre nella destra tiene uno specchio e una tenia

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: integralmente ricomposto da frammenti con alcuni restauri alla pittura

Dimensioni: alt. cm 52, diam. bocca cm 18

Datazione: metà IV sec. a. C.

Cfr.: A.D. Trendall, Red-figured Vases of South Italy and Sicily, London 1989, pp. 94-95, n. 233

 

Stima   € 25.000 / 35.000
97

GRANDE CRATERE A CAMPANA

Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, suddipinture in bianco; modellato a tornio veloce

Labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso l’alto; piede a echino, con risega presso la faccia superiore.

Decorazione accessoria: sotto il labbro tralcio orizzontale di foglie di olivo; attacco delle anse decorato con linguette, sotto le anse palmetta doppia aperta e sovrapposta fra girali e volute; sotto le due scene figurate meandro continuo sinistrorso

Decorazione: lato A) scena dionisiaca: al centro Dioniso giovane, a torso nudo, seduto a destra sul mantello drappeggiato a pieghe e ricamato con i lunghi mossi capelli che ricadono in boccoli sulle spalle, in atto di impugnare nella destra un oggetto (forse un kantharos) oggi scomparso e con un tirso nella sinistra; dietro a lui un giovane satiro nudo, volto a destra, tiene un oggetto scomparso, forse un flauto nella destra e una situla decorata con la mano sinistra. Di fronte al dio una giovane menade volta a sinistra, con un piede su un masso, in atto di incoronare Dioniso; la giovane porta i capelli vaporosi raccolti sulla nuca e indossa una ricca veste pieghettata; nel campo una tavoletta e ciuffi d’erba; lato B) scena di conversazione in palestra con tre efebi ammantati in un lungo himation, che lascia solo un braccio scoperto; quello a sinistra con strigile nella mano destra e quello al centro in atto di appoggiarsi ad un bastone; nel campo due coppie di halteres

Stato di conservazione: integro, suddipinture in parte evanidi

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Dimensioni: alt. cm 42,5; diam. bocca cm 44,5

Datazione: metà IV sec. a. C.

Cfr.: Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982

 

 

Stima   € 5.500 / 7.500
Aggiudicazione  Registrazione
98

DUE LEKYTHOI E CRATERE APULI A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, modellati a tornio veloce

Lekythos con alto bocchello troncoconico rovescio, collo sottile e cilindrico a profilo concavo, distinto, spalla appiattita, corpo ovoide; piede troncoconico; ansa a nastro impostata verticalmente dal collo alla spalla; bocchello e ansa verniciati, sul collo falsa baccellatura e meandro ad onda destrorso, sotto l’ansa grandissima palmetta aperta a ventaglio con girali ed infiorescenze, bordo del piede verniciato; sul ventre figura femminile seduta a destra su una pila di sassi con una phiale nella mano destra, la giovane ha i capelli raccolti nel kekryphalos, porta orecchini, collana ed armille e indossa un lungo chitone plissettato fermato in vita da una cintura dal quale fuoriescono i calzari; piccolo cratere con labbro estroflesso, orlo arrotondato, distinto; corpo campaniforme, piede ad echino; anse a bastoncello impostate orizzontalmente e ritorte verso l’alto; sotto il labbro ramo di foglie; linea sotto la scena; sotto le anse palmetta aperta a ventaglio fra volute vegetali; su un lato grande civetta stante di tre quarti con le ali lungo i fianchi e volta a destra, sull’altro profilo femminile a destra, con stephane radiata, kekriphalos, con nastri pendenti; lekythos con alto bocchello troncoconico rovescio, collo sottile e cilindrico a profilo concavo, distinto, spalla appiattita, corpo ovoide; piede troncoconico; ansa a nastro impostata verticalmente dal collo alla spalla, decorata in bianco e giallo con profilo femminile volto a destra fra volute e girali vegetali, sotto l’ansa protome femminile.

Produzione: ceramica apula a figure rosse e nello stile di Gnathia

Stato di conservazione: A) integra, bocchello ricomposto; B) vernice evanide, lacuna sul labbro; C) ansa e bocchello ricomposti

Dimensioni: alt. cm 18, cm 18,5 e cm 20

Datazione: metà IV sec. a. C.

Stima   € 1.200 / 1.500
Aggiudicazione  Registrazione
103

HYDRIA APULA

Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce

Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, alto collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede campanulato, ansa posteriore a bastoncello, impostata dal collo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso l’alto ed impostate obliquamente sul ventre

Decorazione accessoria: labbro risparmiato; orlo con falsa baccellatura che si ripete anche sul collo; piede esternamente verniciato, risparmiato sul bordo, nella parte inferiore e all’attacco col ventre del vaso; sotto l’ansa posteriore una grandissima palmetta aperta a ventaglio fra girali, semipalmette, volute e infiorescenze; sotto la scena figurata meandro ad ondo destrorso, all’attacco con le anse falsa baccellatura, spazio fra le anse risparmiato

Decorazione: Il vaso, tradizionalmente legato al mondo muliebre, presenta una scena funebre, una grande stele funeraria su podio decorato da volute a cui è annodata una tenia; a sinistra si trova una giovane donna riccamente abbigliata, in atto di offrire il dono funebre costituito da una patera con delle uova, con un grappolo d’uva ed una tenia, che sorregge con la mano sinistra mentre nell’altra ha un grande tirso fiorito; dall’altro lato un giovane nudo con mantello drappeggiato sul braccio sinistro che sorregge una phiale sormontata da un grappolo d’uva da cui pende una catena di rosette, mentre nella destra porta un tirso; il pittore caratterizza con attenzione i volti e l’anatomia delle figure

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: ricomposta da frammenti con integrazioni

Dimensioni: alt. cm 38,5 e diam. bocca cm 14

Datazione: fine IV sec. a. C.

 

Stima   € 2.500 / 3.500
Aggiudicazione  Registrazione
107

TRE VASI A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina rosata e arancio; suddipinture in bianco, arancio e giallo, coloritura arancio; modellati a tornio veloce

Lekythos apula con bocchello campanulato, collo troncoconico a profilo distinto dalla spalla, corpo troncoconico, piede ad echino modanato, ansa a nastro verticale, decorata sulla spalla con falsa baccellatura, sul ventre con profilo di giovane satiro reso in maniera grottesca ma accurata, con capelli ricciuti, orecchio a punta, naso irregolare, basetta appena accennata; sotto l’ansa grande palmetta aperta a ventaglio fra volute e infiorescenze; skyphos con labbro arrotondato e leggermente estroflesso, corpo troncoconico, piede ad anello, anse a bastoncello orizzontali; decorato su un lato con figura di guerriero stante a destra, con ghirlanda floreale nei capelli, mano destra che si appoggia alla lancia, grande scudo circolare riccamente ornato, piedi incrociati calzati; dall’altro lato figura maschile ammantata volta a destra con ghirlanda nei capelli, sotto le anse grande palmetta aperta a ventaglio fra volute e infiorescenze; skyphos con orlo arrotondato, vasca troncoconica, piede ad anello, anse a nastro orizzontali, suddipinto con tralcio di olivo, meandro ad onda stilizzato e falsa baccellatura (3)

Produzione: ceramica campana a figure rosse, ceramica apula, Xenon Group

Stato di conservazione: due integri ed uno ricomposto da frammenti, con lacune

Dimensioni: alt. cm 19,5; cm 14,5 e cm 10,3

Datazione: metà IV sec. a. C.

Stima   € 1.300 / 1.800
110
Stima   € 900 / 1.200
Aggiudicazione  Registrazione
113
Stima   € 900 / 1.200
Aggiudicazione  Registrazione
91 - 120  di 175