Reperti Archeologici

22 GIUGNO 2016

Reperti Archeologici

Asta, 0180
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 16
Esposizione
FIRENZE
18-21 Giugno 2016
orario 10–13 / 14–19
Palazzo Ramirez-Montalvo 
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   500 € - 30000 €

Tutte le categorie

61 - 90  di 175
66

UNA COLLEZIONE MAREMMANA

La piccola collezione, formata da ventitre reperti, proviene con grandissima probabilità dalla necropoli di San Cerbone, presso Populonia ed è stato ipotizzato che il materiale sia stato rinvenuto prima dell’inizio degli scavi regolari nel 1906 da parte di Isidoro Falchi, probabilmente da due differenti sepolture, una delle quali verosimilmente femminile, databili fra la fine del IV secolo avanti Cristo e la metà di quello successivo. Alcuni reperti, assai più antichi, come l’anforetta d’impasto, l’armilla e la fibula in bronzo provengono invece da rinvenimenti sporadici, non associabili ad una sepoltura precisa.

L’interesse di questa piccola collezione, oltre che nel perfetto stato di conservazione dei reperti, risiede proprio nella certezza del luogo di ritrovamento, cosa assai rara nelle collezioni in vendita sul mercato italiano e straniero (23)

 

Lotto dichiarato di eccezionale interesse archeologico con D.C.P.R. 23-12-2015 n. 216

 

 

Sepoltura femminile fine IV secolo a. C.

COPPIA DI OINOCHOAI CON BECCO A CARTOCCIO

Forma Morel 5722 e 5724 b.

Materia e tecnica: argilla camoscio; vernice nera opaca, suddipinture in bianco e arancio, modellate a tornio veloce

Bocca a cartoccio; alto collo cilindroide; spalla arrotondata; corpo ovoide rastremato verso il basso; piede ad anello; ansa a nastro, impostata verticalmente sulla bocca e sulla spalla

Decorazione: sul collo doppia fila di petali che delimitano una linea sottile chiusa davanti da un fiocco; sulla spalla meandro ad onda destrorso e ramo di alloro

Produzione: ceramica etrusco meridionale

Stato di conservazione: integre

Dimensioni: alt. cm. 25,5 e cm 26,2

Datazione: fine IV sec. a. C.

Cfr.: J. P. Morel Ceramique campanienne. Les formes. Roma 1981

 

COPPIA DI SKYPHOI SUDDIPINTI

Forma Morel 4373

Materia e tecnica: ceramica figulina rosata; vernice nera, suddipinture in bianco; modellati a tornio veloce

Orlo arrotondato appena estroflesso; vasca troncoconica; piede ad anello; anse a bastoncello impostate obliquamente sotto l’orlo

Decorazione: su entrambi i lati palmetta aperta stilizzata a dodici petali, inquadrata da tratti obliqui; parte inferiore risparmiata con banda in bruno, esterno del piede verniciato, interno risparmiato.

Produzione: ceramica etrusca meridionale, Gruppo Ferrara T 585

Stato di conservazione: integralmente ricomposti da frammenti

Dimensioni: alt. cm 15; diam. bocca cm. 13

Datazione: fine IV, inizi III sec. a. C.

Cfr.: J. P. Morel Ceramique campanienne. Les formes, Roma 1981

 

All’interno di uno si conserva ancora un uovo, testimonianza delle offerte funebri per il defunto

 

OINOCHOE A FIGURE ROSSE ETRUSCA

Beazley, forma VII

Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice bruna, suddipinture in bianco avorio, modellata a tornio veloce

Collo troncoconico distinto dalla spalla da un collarino in rilievo; corpo ovoide allungato inferiormente, fondo piatto, ansa a nastro impostata verticalmente dall’orlo alla spalla

Decorazione: sul ventre, fra due linee risparmiate, due teste femminili di profilo, dipinte con particolare accuratezza, affrontate con sakkos ricamato a puntini; fra i due volti una rosetta ed una sorta di corona; sotto l’ansa una grande palmetta. Il resto del vaso, l’interno della bocca e l’ansa sono interamente verniciati, la parte inferiore del piede risparmiata

Produzione: Gruppo Torcop, Pittore di Populonia

Stato di conservazione: priva della bocca e di parte del collo

Dimensioni: alt. cm 15,5

Datazione: fine IV sec. a.C.

Cfr.: J.D. Beazley, EtruscanVase-Painting, Oxford 1947; M.A. Del Chiaro, Etruscan Red-Figured Vase-Painting at Caere, Berkeley-Los Angeles-London 1974

 

Questa oinochoe costituisce un ottimo esempio della pittura di genere che viene affrontata dalle botteghe ceretane nell’ultimo quarto del IV sec. a.C., e si contrappone all’altro gruppo di oinochoai caratterizzate da scene complesse nella fascia figurata. Si tratta di una produzione che fu riunita dal Beazley nel cosiddetto Torcop-Group (dalle iniziali di Toronto e Copenaghen, nei cui Musei sono conservati alcuni esemplari), entro la quale è stato possibile distinguere differenti pittori

 

DUE OINOCHOAI APULE A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla nocciola, vernice nera lucente, modellate al tornio veloce

Bocca trilobata pronunciata da due piccole apicature, con labbro estroflesso e orlo a margine assottigliato; basso collo a profilo concavo; spalla a raccordo fluido col corpo di forma ovoide; piede ad anello; ansa verticale a nastro impostata sull’orlo e sulla spalla.

Decorazione: ampia metopa frontale, centrata in una da grande testa di profilo di giovane donna volta a destra, con capelli ricci inquadrata da volute fitomorfe stilizzate, nell’altra un erote androgino e nudo gradiente a sinistra con uno specchio ed un grappolo d’uva nelle mani; la scena è delimitata in alto da un kyma ionico ed ai lati da due alberelli stilizzati

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: integre

Dimensioni: alt. cm 17 e cm 11,5

Datazione: metà IV sec. a. C.

Completano il corredo un guttus a vernice nera con serbatoio lenticolare, presa ad anello e bocchello obliquo, decorato sul serbatoio con il volto di Helios radiato e con folta capigliatura riccioluta, integro ed un balsamario lekythoide in argilla depurata beige, decorato a fasce in bruno e paonazzo

 

Sepoltura metà III secolo a. C.

A questa seconda sepoltura sono ascrivibili una serie di oggetti a vernice nera di produzione volterrana come i due kantharoi ad anse annodate, un piatto da pesce, un piattello, una patera ed un’olpe destinate alle libagioni per il defunto; inoltre una bella situla in impasto con ansa mobile, esatta replica di un esemplare bronzeo ed un’olletta d’impasto, un piattello di Genucilia decorato con meandro ad onda e campito da stella a quattro raggi

 

Materiali sporadici: una bella anforetta d’impasto del VII sec. a. C. integra; un’armilla ed un arco di fibula a sanguisuga, databili al VII-VI sec. a. C., un coperchio dipinto frammentario del IV sec. a. C. ed infine una piccola chiave romana in bronzo.

 

 

Stima   € 4.000 / 6.000
Aggiudicazione  Registrazione
83

UNA COLLEZIONE CAMPANA

La piccola collezione che presentiamo costituita da quarantacinque reperti è un interessante esempio di raccolta privata colta che non si limita solo alle ceramiche campane ed apule ma spazia anche nei mondi confinanti degli etruschi e dei dauni. La produzione magno greca è rappresentata da vari esemplari a figure rosse fra i quali si distinguono un bel cratere a campana ed una pelike, una non comune bail anfora, un gran bel piatto da pesce con la rara raffigurazione di quattro diversi pesci e da diversi esemplari di ceramica a vernice nera che esemplificano le varie forme vascolari.

Le importazioni dalla Grecia sono testimoniate per il periodo più antico da un interessante nucleo di oggetti corinzi molto ben rappresentati da una serie di aryballoi di varie tipologie, elegantemente decorati con teorie di guerrieri o di animali, da una rara lekythos a collo lungo ed anche da un interessante aryballos anulare, da un bello skyphos attico a figure rosse, finemente dipinto e da una kylix ionica, mentre la ceramica comune annovera una rara lagynos in ceramica a pareti sottili con iscrizione sul collo, alcuni vasi da mensa e due grandi anfore da trasporto bizantine, una da garum (la conserva di pesce) ed un’altra da olio.

Alcuni piccoli bronzi fra i quali una bella ascia a margini rialzati completano la collezione

Come in molte collezioni formatesi in antico non manca neppure un curioso falso d’epoca.

 

Collezione dichiarata di eccezionale importanza archeologica con DDR Campania n. 656 del 20 Novembre 2009

 

 

Ceramica d’importazione

 

SKYPHOS ATTICO A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla arancio, vernice nera lucente, modellato a tornio veloce.

Labbro leggermente rientrante con orlo arrotondato, corpo ovoide allungato verso il basso, piede a anello; anse a bastoncello impostate orizzontalmente poco sotto il labbro, decorato su un lato con menade incedente con cerbiatto e lungo tirso, dall’altro con satiro nudo danzante con kylix nella mano sinistra.

Stato di conservazione: ricomposto da frammenti, scheggiature

Dimensioni: alt. cm 9,6; diam. bocca cm 12

Datazione: primo quarto V sec. a. C.

 

COPPA IONICA

Materia e tecnica: argilla beige, ingubbiatura camoscio, vernice bruna, modellata a tornio veloce

Coppa con labbro obliquo, vasca emisferica, piede troncoconico, anse a bastoncello; integra ad eccezione di un’ansa; alt. cm 5, diam. cm 9,8; fine VII- inizi VI sec. a. C.

 

Una lekythos, due alabastra e cinque aryballoi corinzi

Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice bruna con ritocchi a vernice paonazza, dettagli resi a graffito, modellati al tornio veloce

Lekythos a ventre conico, con bocca trilobata, lungo collo, alta ansa a nastro, fondo piatto e corpo decorato con teoria di animali e riempitivi; alabastra con bocchello a disco, piccola ansa a presa inserita sotto al bocchello, corpo ovoide allungato, fondo concavo; decoro a fasce e puntini; aryballoi con bocchello a disco, piccola ansa a nastro inserita sotto al bocchello, corpo globulare, decorati con teoria di guerrieri gradienti a sinistra, coperti dagli scudi circolari, un leone e una pantera, due sfingi alate affrontate ai lati di un cigno, cani in corsa, aryballos globulare decorato con serpente sinuoso (8)

Produzione: ceramica corinzia

Stato di conservazione: integri, incrostati ad eccezione di uno privo del bocchello.

Dimensioni: alt. da cm 17 a cm 5

Datazione: inizi VI sec. a.C.

 

DUE KANTHAROI ETRUSCHI

Materia e tecnica: bucchero nero lucidato a stecca, modellati al tornio veloce, decorazione a incisione, breve labbro svasato impostato sulla vasca mediante una carena decorata a falsa cordicella, piede troncoconico, anse a nastro verticali, ricomposti da frammenti, uno lacunoso; alt. cm 14 e cm 12; ed una piccola brocchetta d’impasto, alt. cm 9; fine VII sec. a.C.

 

Ceramica magno greca a figure rosse

Materia e tecnica: argilla figulina arancio e rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco; modellati a tornio veloce

 

due crateri a campana pestani

Labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso l’alto; piede a echino, con risega presso la faccia superiore.

Decorazione accessoria: sotto il labbro tralcio orizzontale di foglie di olivo; attacco delle anse risparmiato sotto le anse palmetta aperta fra girali e volute; sotto le due scene figurate meandro ad onda sinistrorso

Decorazione: lato A) al centro una giovane donna riccamente abbigliata, gradiente a destra con uno specchio nella destra ed una collana nella sinistra, di fronte a lei un atleta nudo stante di tre quarti e retrospiciente con stephane nei capelli, collana a bandoliera e armille ai polsi con una fiaccola nella sinistra ed una ghirlanda nella destra, dietro alla giovane un altro atleta nella stessa posa con uno strigile ed una ghirlanda; lato B) scena di conversazione con tre efebi ammantati in un lungo himation con bordo ricamato

Stato di conservazione: ricomposto da frammenti, vernice in parte evanide

Dimensioni: alt. cm 31; diam. bocca cm 30,5

Datazione: metà IV sec. a. C.

Altro piccolo cratere decorato con una giovane assisa su un masso su un lato e un efebo ammantato sull’altro, sotto le anse palmette ed infiorescenze, integro, alt. cm. 15

 

bail Anfora

Presa arcuata a tortiglione con anello per la sospensione; labbro estroflesso con orlo svasato, collo cilindrico a profilo concavo distinto da una solcatura, corpo ovoide allungato verso il basso, piede ad echino

Decorazione accessoria:, sul collo falsa baccellatura, ai lati delle scene figurate grandi volute stilizzate, sopra la scena figurata meandro ad onda destrorso, sotto la scena fascia a tratteggio verticale

Decorazione: lato A) figura maschile stante e volta a destra con tenia nei capelli, completamente avvolto in un himation plissettato che lascia scoperta la parte destra del torace, in atto di appoggiarsi ad un bastone; lato B) figura femminile stante e volta a destra con capelli avvolti nel sakkos, orecchini, collana e armille, chitone lungo fermato in vita da una cintura, con una cista nella mano destra

Produzione: ceramica campana a figure rosse

Stato di conservazione: integra

Dimensioni: alt. cm 40,5; diam. bocca 13

Datazione: fine IV sec. a.C.

 

Piatto da pesce campano

Piatto con largo orlo pendulo; vasca troncoconica appiattita, con tondello depresso al centro; breve piede troncoconico, decorato sul bordo con tralcio di olivo, nella vasca con due grandi pesci, una torpedine ed un polpo volti a sinistra e separati da un gambero, una sardina ed un mollusco; tondello al centro decorato con meandro ad onda; ricomposto da tre frammenti, diam. cm 17; metà IV sec. a. C.

 

PELIKE CAMPANA

Orlo estroflesso con labbro arrotondato obliquo; collo cilindrico a profilo concavo; corpo ovoide; anse a nastro impostate verticalmente dal collo alla spalla; piede a disco, decorata su entrambi i lati con una figura di efebo volta a sinistra, avvolto nel mantello che lascia scoperto un braccio e si appoggia ad un bastone, sotto le anse palmette aperte; integra, incrostata, vernice in parte evanide; alt. cm. 17; metà IV sec. a. C.

Fa parte del gruppo anche una piccola lekythos decorata con una palmetta, alt. cm. 9

 

Ceramica a vernice nera

Materia e tecnica: argilla nocciola, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellati a tornio e a stampo

Guttus lenticolare schiacciato con presa ad anello e versatoio a testa di leone, askos in forma di otre, grande olpe e due più piccole, piccolo cratere, due coppette, alt. da cm 22 a cm 2; IV sec. a. C.

 

Completano la collezione un cratere a calice, decorato con un cigno ad ali spiegate, una piccola lekythos a reticolo nello stile di Gnathia, un alabastron in pasta vitrea, un’ascia in bronzo, tre monete romane ed un’armilla in bronzo, una statuetta di offerente in terracotta, due grandi anfore bizantine, una da garum e l’altra da olio, una lucerna frammentaria, ed un gruppetto di oggetti di uso quotidiano fra cui un unguentario, una brocchetta, una lagynos con iscrizione sul collo, un’olla, uno stamnos ed un’olpe, chiude il gruppo un curioso falso d’epoca, una coppa decorata con un guerriero in stile apulo (45)

 

Stima   € 15.000 / 20.000
87
Stima   € 5.000 / 7.000
Aggiudicazione  Registrazione
88

PHIALE APULA A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente con riflessi metallici, suddipinture in bianco e giallo; modellata a tornio veloce

Labbro orizzontale con orlo rilevato, vasca troncoconica, piede ad echino modanato, anse a nastro costolate impostate orizzontalmente sul labbro sormontate da una appendice a bottone che torna anche ai lati

Decorazione: Interno: al centro medaglione delimitato da un grande tralcio di foglie di vite, campito da una grande figura di erote alato, androgino nudo e stante a destra. Il giovane porta un diadema di perle da cui fuoriescono capelli ricci, indossa orecchini, una collana al collo, armille ai polsi e un filo di perle sulla coscia sinistra. Nella mano destra tiene uno specchio e nell’altra una ghirlanda. Nel campo riempitivi fitomorfi.

Esterno: due grandi palmette aperte a ventaglio fra girali vegetali intervallate da una figura femminile seduta a sinistra su una pila di sassi e retrospiciente con lungo chitone plissettato, un flabello nella mano destra ed una cista nella sinistra; la giovane è riccamente abbigliata con diadema di perle, collana, orecchini e calzari. Dalla parte opposta, scena di conversazione tra un erote androgino nudo con ricchi ornamenti di perle che sostiene una phiale nella mano destra e una figura femminile analoga a quella sul lato opposto recante una cista nella mano destra ed uno specchio nell’altra, entrambi seduti su una pila di sassi; nel campo riempitivi ea tenia e a motivi vegetali. All’attacco con il piede meandro ad onda sinistrorso.

Stato di conservazione: integra ad eccezione di un’ansa reintegrata

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Dimensioni: alt. cm 13; diam. cm 32

Datazione: seconda metà del IV sec. a. C.

Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982

 

Stima   € 4.000 / 6.000
89

GRANDE SITULA APULA A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce e a stampo

Labbro a tesa estroflesso con orlo arrotondato, corpo troncoconico, piede ad anello modanato, sul labbro sono impostate due prese plastiche a palmetta aperta

Decorazione accessoria: interno verniciato; sotto il bordo meandro ad onda destrorso che si ripete anche sotto la scena figurata, sotto le anse grandi palmetta aperta a ventaglio fra volute, girali ed infiorescenze

Decorazione: lato A) Hermes nudo con petaso sulla testa, mantello drappeggiato sulle spalle e fermato da una fibula, alti calzari alati, piede destro appoggiato su un masso, in atto di offrire due rosette legate da nastri ad un giovane seduto su un capitello ionico di fronte a lui, che indossa un cappuccio di pelliccia maculata e ricco chitone corto ricamato, calzari e sostiene due lance con la mano sinistra, forse Dioniso nel campo tenie, due patere baccellate, un grappolo d’uva ed elementi fitomorfi; lato B) scena dionisiaca, con un giovane satiro nudo con una tenia annodata tra i capelli, mantello svolazzante al braccio sinistro, un grappolo legato al polso destro ed un bastone nodoso sotto l’ascella, insegue una menade in corsa verso destra e retrospiciente, riccamente vestita con gioielli e chitone plissettato, le cui pieghe si aprono nel movimento e sotto al quale s’intravedono i seni; la fanciulla sostiene una cista nella mano sinistra ed ha un grappolo d’uva legato al polso come il satiro, nel campo tenie e motivi fitomorfi

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: ricomposta da frammenti con piccoli ritocchi

Misure: alt. cm 27,5; diam. cm 22

Datazione: metà IV sec. a.C.

Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982

Stima   € 2.500 / 3.500
Aggiudicazione  Registrazione
90

PELIKE APULA A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla rosata, vernice nera, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce

Orlo estroflesso con labbro arrotondato obliquo; collo cilindrico a profilo concavo; corpo ovoide; anse a nastro costolato impostate verticalmente dal collo alla spalla; piede ad echino modanato

Decorazione accessoria: sul collo ramo di olivo orizzontale e fascia di puntini; sotto alle scene figurate meandro interrotto da un motivo a scacchiera; sotto alle anse palmetta a ventaglio aperto fra girali vegetali, anse verniciate, piede risparmiato all’attacco con il vaso e sul bordo esterno

Decorazione: lato A) scena dionisiaca, una menade gradiente a destra, vestita con un ampio chitone plissettato e fermato in vita da una cintura, sostiene nella mano sinistra una grande phiale da cui pendono due tenie svolazzanti; la segue un giovane satiro nudo col mantello avvolto sul braccio sinistro che sorregge con la destra una situla; nel campo riempitivi vegetali indicano l’ambientazione esterna; lato B) scena di conversazione in palestra fra due giovani avvolti dal mantello da cui fuoriesce solo un braccio che si appoggia ad un bastone; nel campo una coppia di halteres

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: ricomposta da frammenti con integrazioni

Dimensioni: alt. cm 35,4; diam. bocca cm 17,3

Datazione: fine IV sec. a.C.

Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982

 

 

Stima   € 1.200 / 1.500
Aggiudicazione  Registrazione
91

ANFORA APULA A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla arancio; vernice nera; suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce

Alto bocchello troncoconico rovescio, collo troncoconico a profilo concavo con anello plastico, spalla obliqua, corpo ovoide con estremità inferiore allungata, anse a nastro impostate dalla metà del collo alla spalla, piede ad echino

Decorazione accessoria: risparmiate la parte inferiore allungata ed il fondo del piede; colorite in arancio le parti risparmiate; sul labbro dalla parte esterna tralcio d’olivo in bianco, sul collo ramo di olivo orizzontale,; sulla spalla motivo a falsa baccellatura, sotto le anse grande palmetta aperta a ventaglio fra due coppie di girali ed infiorescenze; sotto alle scene figurate meandro sinistrorso

Decorazione: lato A) scena di offerta con giovane donna seduta a sinistra su una pila di sassi con uno specchio nella mano sinistra; la giovane è riccamente abbigliata con un chitone plissettato, fermato sulle spalle da fibule e da una cintura in vita; porta il kekryphalos, una corona ed una collana di perle, armille ai polsi e calzari; di fronte a lei un giovane stante a destra in nudità eroica col mantello drappeggiato sul braccio sinistro che sorregge un lungo tirso da cui pende una tenia ed è in atto di offrire una cista; nel campo una tenia ripiegata; lato B) scena di conversazione in palestra con due efebi affrontati e ammantati in un lungo himation, che lascia solo un braccio scoperto; quello a destra si appoggia ad un bastone; nel campo una coppia di halteres

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: ricomposta da frammenti con integrazioni

Dimensioni: alt. cm 39; diam. bocca cm 12,5

Datazione: fine IV sec. a.C.

Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982

 

Stima   € 1.500 / 2.500
Aggiudicazione  Registrazione
94
Stima   € 900 / 1.200
Aggiudicazione  Registrazione
61 - 90  di 175