Disegni e stampe dal XVI al XX secolo - Libri e Autografi

23 GIUGNO 2016

Disegni e stampe dal XVI al XX secolo - Libri e Autografi

Asta, 0177
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
Lotti 1-142 ore 10.30
Lotti 143-335 ore 15.30
Esposizione
FIRENZE
18-21 Giugno 2016
orario 10 – 13 / 14 – 19 
Palazzo Ramirez-Montalvo 
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   100 € - 30000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 335
335

SANSON, Nicolas. Atlas Nouveau, Contenant Toutes les parties

du Monde, où Sont exactement Remarqués les Empires, Monarchies,

Royaumes, Estats, Républiques & Peuples qui sy trouvent à

present. […] A Paris, Chez Hubert Jaillot, 1696 (alcune mappe

datate 1692).

Folio atlantico (636 x 510 mm). Frontespizio con titolo contenuto

in cornice architettonica figurata e colorata a mano, “Table des

Cartes” in ampia cornice figurata allegorica colorata a mano, 102

carte geografiche, di cui 80 a doppia pagina e 22 a piena pagina,

tutte con contorni colorati a mano, 20 tavole calcografiche di testo.

Legatura originale rimontata preservando sia i piatti decorati da

losanga con astrolabio impressa in oro al centro e da filetti dorati

con fregi accantonati, sia il dorso con 8 scomparti decorati in oro

(mancanze); borchie ai piatti. Varie mappe iniziali sono brunite, un

po’ gualcite e hanno i margini rinforzati al verso; strappo al Mappamondo;

altri occasionali restauri e bruniture; piccola gora marginale;

un paio di tavole con margini corti.

Nicolas Sanson (1600-1667) celebre cartografo francese,

avviò la sua attività nel 1638, divenendo ben presto geografo

del re. Gli succedettero i figli Adrien e Guillaume, e il genero

Pierre Duval, che continuarono a pubblicare mappe con il nome

di Sanson. Alla fine del XVII secolo, le tavole calcografiche di Sanson

vennero acquistate da un altro influente cartografo francese,

Hubert Jaillot, che si unì agli eredi di Sanson nella produzione del

presente atlante, la cui prima edizione comparve nel 1681 (ma con

un numero assai inferiore di mappe). Bellissime carte geografiche

incise con gran dettaglio, tutte con titolo entro cartiglio figurato; la

mappa del corso del Danubio è la più ampia (infatti è ripiegata) e

reca in calce paesaggi incisi.

SI AGGIUNGE: grande leggio ottocentesco da centro in stile rinascimentale,

in noce intagliato, altezza: 185 cm; leggio: 76 x 70 x

70 cm.

Stima   € 5.000 / 6.000
Aggiudicazione  Registrazione
334

Charte von Teutschland in 204 Blättern – Charte topographique

et militaire de l’Allemagne en 204 feuilles. Weimar Geographisches

Inst., 1807-1814.

In folio atlantico oblungo (585 x 462 mm). Un bifolio con frontespizio

e prospetto, montato su brachetta, seguito da [2] mappe

generali della Germania (una con contorni all’acquarello) e da

204 carte incise (la n. 10, doppia, è il frontespizio in tedesco Topographisch-

militarische Charte von Teutschland in 204 Sectionen,

seguito da quello in francese; le mappe 42/43, 77/78 e 91/92 si

trovano sulla stessa carta, le 64 e la 104 occupano mezza pagina),

seguite da “Ubersichts Tableau des Supplements, 1814” applicato

mezzo vitello con angoli e piatti marmorizzati, dorso riccamente

decorato in oro (difetti alla cerniera anteriore e abrasioni).

Celebre atlante di “uno dei migliori geografi dell’Europa”,

importante soprattutto perché illustra l’assetto geo-politico

dell’Europa stabilito dal Congresso di Vienna e mostra quali fossero

i territori allora mappati di America, Africa e Oceania. Completano

l’opera nove mappe dell’antica Francia, Spagna, Italia, Grecia,

Impero Cartaginese ed Egitto, Asia.

€ 1.400/1.600

su carta bianca, e dal Supplement del 1814, che è costituito da [48]

carte incise, incluso il frontespizio. Sono allegati vari fogli sciolti con

prospetti e un opuscolo in 8vo di 20 pagine dedicato all’opera. Le

mappe sono stampate su carta azzurrina ma molte sono ingiallite.

Bellissima e solida legatura coeva in mezza pelle con angoli, piatti

marmorizzati, dorso splendidamente decorato in oro.

Eccezionale serie di dettagliate mappe topografiche incise

in rame, relative ai territori della Confederazione Germanica,

in una scala di circa 1:180.000.

Stima   € 900 / 1.200
Aggiudicazione  Registrazione
332

(Mantova – Illustrati 700) VISI, Giovanni Battista. Notizie storiche

della città e dello stato di Mantova scritte da Giovanni Battista

Visi mantovano. Tomo primo [-secondo]. In Mantova, per l’erede

di Alberto Pazzoni, regio-ducale stampatore, 1781-1782.

2 volumi in 4to grande (318 x 228 mm). viii 380 pp. e una mappa

calcografica del territorio di Mantova incisa da Brighenti. viii 402 [2]

pp. e una tavola calcografica che ritrae Matilde di Canossa a cavallo

con il monastero di San Benedetto Po sullo sfondo. Ciascun frontespizio

reca vignetta calcografica con busto di Virgilio, allegoria

del fiume e veduta di Mantova, sottoscritta “Joanni Bottavi delin. –

Jacobus Frey inc. 1781”. Primo frontespizio un po’ ingiallito, pallida

gora marginale ad alcuni fascicoli del primo volume, un paio di fori

al frontespizio del secondo volume, per il resto copia ottima, stampata

su carta forte, in mezza pelle coeva con piatti marmorizzati e

dorso liscio con titoli e decorazioni in oro, tagli spruzzati d’azzurro.

PRIMA EDIZIONE. Bella copia di questa ricercata storia

municipale che ripercorre le vicende di Mantova “Dalla fondazione

fino all’anno di Cristo 989” (tomo I) e “Dall’anno di Cristo 990 sino

all’anno 1183” (tomo II).

SI AGGIUNGE:

(Mantova) AMADEI, Federico. Difesa dell’antica umana tradizione

in Mantova, contro i critici, che contendono a questa città la

reliquia del sangue laterale del Redentore; e l’altra di S. Longino

ivi decapitato nella contrada di Capadocia con alcune storiche

notizie spettanti a Mantova. In Mantova, per l’erede d’Alberto

Pazzoni, regio-ducale stampatore, 1748.

In 8vo (185 x 121 mm). 99 [1] pp. Vignetta xilografica al frontespizio,

iniziali e fregi xilografici. Brossura coeva in carta spruzzata di

rosso.

Raro opuscolo. Contiene anche, con proprio occhietto,

Difesa delle opere stampate dal celebre filosofo Pietro Pomponazzi,

cittadino mantovano, contro i suoi detrattori, lettera dello stesso autore

datata 1747.

SI AGGIUNGE:

(Guastalla) AFFÒ, Ireneo. Istoria della città, e ducato di Guastalla

scritta dal padre Ireneo Affò minor osservante prefetto della

R. biblioteca di Parma. Tomo primo [-quarto]. Guastalla, nella

regio-ducal stamperia di Salvatore Costa e compagno, 1785-

1787.

4 volumi in 4to (235 x 175 mm). [xvi] 388 [4] pp. vi [ii] 371 [5] pp.

(assente la carta bianca *4). vii [1] 377 [3] pp. viii 123 [1] cciciv [2]

pp. Ritratto calcografico dell’autore inciso da Giacomo Leonardis in

antiporta, 2 tavole ripiegate (una genealogica e “Pianta di Guastalla

fatta da Domenico Giunti al tempo di don Ferrante I Gonzaga”)

nel secondo volume, una tavola genealogica ripiegata nel quarto

volume (assente la pianta della “Ducal città di Guastalla”). Mezza

pergamena coeva, dorso con tasselli dorati (abrasioni), piatti rivestiti

in carta bianca, tagli spruzzati di rosso.

Alla fine del quarto volume segue, con proprio frontespizio,

Statuta illustrissimæ communitatis Guastallæ ex mss. codicibus

diligentissime collatis nunc primum in lucem edita. Vastallæ, Ex

Regio-Ducali Typographia Salvatoris Costa, & Socii, 1787.

(7 volumi)

Stima   € 650 / 850
Aggiudicazione  Registrazione
331

(Edizioni cinquecentesche di classici)

VIRGILIO. L’Eneide di Virgilio del commendatore Annibal Caro.

Di nuovo ricoretta, & ristampata. In Mantova, per Francesco

Osanna, 1586.

In 12mo (127 x 70 mm). [viii] 472 [4] pp. Ultime 3 carte bianche

(assente la terza). Ritratto di Virgilio al frontespizio, iniziali e fregi

xilografici, testo in corsivo. Legatura posteriore in pergamena flessibile,

titoli manoscritti al dorso. Ex libris di Alessandro Magnaguti.

Pallida gora alle prime carte, per il resto buona copia.

SI AGGIUNGE:

DIODORO SICULO. Delle antique historie fabulose novamente

fatto volgare, & con somma diligentia stampato. In Venetia, per

Gabriel Giolito di Ferrarii, 1542.

In 8vo piccolo (148 x 102 mm). 120 carte. Frontespizio entro cornice

architettonica xilografica, iniziali figurate, testo in corsivo. Pergamena

flessibile coeva con titolo anticamente manoscritto al dorso

(difetto al piatto posteriore, piccolo timbro alla base del frontespizio,

una macchiolina d’inchiostro).

Grazioso esemplare di questa fedele ristampa della

giuntina del 1526.

SI AGGIUNGE:

GUEVARA, Antonio. Vita di M. Aurelio imperadore, con le alte &

profonde sue sentenze, notabili documenti, ammirabili essempli,

& lodevole norma di vivere. Novamente tradotta di spagnuolo in

lingua toscana per Mambrino Roseo da Fabriano. (In Vineggia,

per Alouise de Tortis), 1543.

In 8vo piccolo (150 x 103 mm). 131 [1] carte (ultima bianca). Frontespizio

entro bella cornice xilografica, iniziali e fregi xilografici, testo

in corsivo, gore estese. Ex libris di Alessandro Magnaguti. Pergamena

flessibile di primo Novecento con titolo elegantemente

calligrafato in inchiostro rosso al dorso.

SI AGGIUNGE:

SVETONIO. Le vite de dodici Cesari tradotte in lingua toscana

per M. Paolo del Rosso cittadino fiorentino. In Vinegia, appresso

Hieronymo Calepino, 1550.

In 8vo piccolo (155 x 100 mm). 264 carte. Marca al frontespizio, iniziali

e fregi xilografici, testo in corsivo. Piena pergamena antica con

titolo manoscritto al dorso, sguardie posteriori. Ex libris figurato di

primo ‘900. Pagine occasionalmente ingiallite.

(4 volumi)

Stima   € 450 / 650
Aggiudicazione  Registrazione
330

VASARI, Giorgio. Le vite de più eccellenti architetti, pittori, et

scultori italiani, da Cimabue insino a’ tempi nostri: descritte in

lingua toscana, da Giorgio Vasari pittore aretino. Con una sua

utile & necessaria introduzzione a le arti loro. In Firenze, (appresso

Lorenzo Torrentino), 1550.

Tre parti in 2 volumi in 4to (196 x 130 mm). 552 [ii] 555-992 [44]

pp. La prima e la terza parte dell’opera hanno frontespizi architettonici

incisi in legno, che includono lo stemma dei Medici e una

vedutina di Firenze. Grande marca tipografica ovale del Torrentino

al recto dell’ultima carta del secondo volume. Iniziali xilografiche.

Legatura di primo Novecento in piena pergamena, elegantemente

realizzata in stile antico; dorso a nervi con titoli in fine grafia

cancelleresca, piccolo ex libris dorato al centro dei piatti anteriori,

iniziali “A.M.” dorate al piede dei dorsi. Frontespizi un po’ polverosi,

minime tracce del tempo, per il resto copia ottima stampata su

carta forte e freschissima.

PRIMA EDIZIONE, PRIMA TIRATURA di questo testo

fondamentale, unanimemente considerato il primo esempio di

storiografia artistica moderna, nonché la fonte, spesso unica, di

notizie biografiche di artisti italiani attivi tra il XIII e il XVI secolo, e di

informazioni su opere d’arte andate disperse o distrutte. Gli architetti,

pittori e scultori di cui Vasari narra la vita e descrive le opere

sono 133, ma molti altri sono comunque accennati, come si evince

dalla “Tavola di molti artefici nominati et non interamente descritti

in questa opera”. La stampa del 1550 ebbe due tirature, la prima

con una frase interpolata a p. 57 (cfr. Simonetti, La vita delle “Vite”

vasariane, 2005, p. 70), come nel presente esemplare. “[…] a vital

contribution to our understanding of the character and psychology

of the great artists of the Renaissance, a term (rinascita), which

he was the first writer to use” (PMM 88).

(2 volumi)

 

Stima   € 8.500 / 11.500
Aggiudicazione  Registrazione
329

(Astrologia) VIRDUNG VON HASSFURT, Johann. De cognoscendis,

et medendis morbis ex corporum coelestium positione libri IIII.

Cum argumentis, & expositionibus Ioannis Paulli Gallucij Saloensis.

Venetijs, ex officina Damiani Zenarij, 1584.

In 4to (210 x1 157 mm). [xii] 228 carte. Marca al frontespizio, numerose

incisioni di oggetto astrologico nel testo, iniziali e fregi xilografici.

Volvelle alla carta 29v composta da 3 elementi (due rotelle

e una lancetta), affiancata da residuo di carta con un doppione

della rotella più grande, di cui si aggiunge sciolto in fine un terzo

doppione assieme ad altre due rotelle sciolte. Pergamena flessibile

coeva con titolo anticamente manoscritto al dorso. Piccolo foro

marginale a due carte, per il resto esemplare freschissimo.

PRIMA E UNICA EDIZIONE. Splendida copia di questo

trattato di Virdung, che appartiene all’area dell’astrologia medicale,

ovvero quella branca dell’astrologia che ritiene possibile diagnosticare

e curare malattie con il supporto degli astri perché ad ogni

parte del corpo corrisponderebbe un segno zodiacale. Il volume,

curato da Giovanni Paolo Gallucci, cui è talvolta attribuito, contiene

anche la Iatromathematica ascritta a Ermete Trismegisto, i Prognostica

di Imbrasio di Efeso, testi di Marsilio Ficino e dello stesso

Gallucci. “Opera di significativa importanza, edita con grande cura

e scritta con ogni possibile chiarezza. Il conseguimento di quest’ultimo

risultato è ulteriormente confermato dall’Introductio, che, al di

là della sua forse inopportuna collocazione nelle ultime 6 carte, ha

proprio lo scopo di spiegare la “grammatica” di base dell’astrologia,

con tavole, schemi e terminologia per quanto possibile semplificata.”

(cfr. Cantamessa 8447).

Stima   € 1.300 / 1.500
Aggiudicazione  Registrazione
328

(Scienze Naturali – Medicina – Illustrati 700) VALLISNERI, Antonio.

Considerazioni, ed esperienze intorno al creduto cervello di

bue impietrito, vivente ancor l’animale presentato dal sig. Verney

all’Accademia real di Parigi fatte da Antonio Vallisnieri e da

lui scritte all’illustrissimo abate Antonio Conti. In Padoa, nella

stamperia del Seminario appresso Giovanni Manfrè, 1710.

In 4to, in 2 parti. [xvi] 51 [1] pp. 10 tavole. [xii] 60 pp. 4 tavole

ripiegate.

[con:]

VALLISNERI, Antonio. Opere diverse del sig. Antonio Vallisnieri

cioe: 1. Istoria del camaleonte affricano, e di varj animali d’Italia.

2. Lezione accademica intorno all’origine delle fontane. 3. Raccolta

di varj trattati accresciuti con annotazioni, e con giunte. In

Venezia, appresso Gio. Gabbriello Ertz, 1715.

2 volumi in 4to contenenti 3 parti. [xii] 200 pp. 5, VIII tavole, alcune

ripiegate. Ritratto calcografico dell’A. inciso da Antonio Luciani a c.

π2v. [viii] 87 [1] pp. [1] tavola ripiegata. [iv] 261 [3] pp. XVI tavole, di

cui 15 ripiegate. In tutto 31 tavole calcografiche.

[con:]

VALLISNERI, Antonio. Esperienze, ed osservazioni intorno all’origine,

sviluppi, e costumi di varj insetti, con altre spettanti alla

naturale, e medica storia. Seconda edizione. In Padova, nella

stamperia del Seminario appresso Gio. Manfre, 1726.

In 4to in 2 parti. ([viii] 232 pp. VII, III, II tavole di cui 9 ripiegate; [xvi]

184 [4] 128 pp.) In tutto 12 tavole. Fioriture ai margini dei primi

quattro quaderni, 4 carte molto brunite.

[con:]

VALLISNERI, Antonio. Nuove osservazioni, ed esperienze intorno

all’ovaja scoperta ne’ vermi tondi dell’uomo, e de’ vitelli, con varie

lettere spettanti alla storia medica, e naturale, fatte da Antonio

Vallisnieri. Seconda edizione con la giunta di nuove osservazioni

intorno ad altri insetti. In Padova, nella stamperia del Seminario

appresso Gio. Manfrè, 1726.

In 4to. [xvi] 184 [4] 128 pp. 3 tavole. Fioriture al frontespizio e alle

carte successive, altre occasionali fioriture ai margini, 4 carte brunite.

In tutto 5 volumi in 4to (223 x 160 mm), rilegati uniformemente in

piena pergamena marezzata, dorsi lisci con tassello e decorazioni

dorate, tagli spruzzati di rosso.

EDIZIONE ORIGINALE delle Considerazioni, ed esperienze

intorno al creduto cervello di bue impietrito dell’Istoria del camaleonte,

della Lezione accademica, e della Raccolta di varj trattati. La

prima opera, che apre per il medico e naturalista Antonio Vallisneri

un periodo di intensa attività editoriale e di successo scientifico,

confuta una memoria nella quale l’anatomista francese Joseph-

Guichard Duverney sosteneva che la morte di un bue fosse

stata causata dalla pietrificazione del cervello dell’animale. L’Istoria

del camaleonte affricano illustra le ricerche condotte per anni da

Vallisneri sull’anatomia e sul comportamento dei camaleonti. La

Lezione accademica tratta le sorgenti perenni attribuendone l’origine

non alle acque del mare, come si era fatto in passato, ma alle

acque piovane; la Raccolta di varj trattati affronta invece argomenti

di vario tipo dai vermi che affliggono cavalli e buoi, alle descrizioni

del pungiglione dello scorpione, dell’aloe americana (illustrata in

una bella tavola), di mostri, piante favolose, ecc. Le Esperienze, pubblicate

per la prima volta nel 1713, raccolgono studi di carattere

entomologico, mentre le Nuove osservazioni contengono approfondimenti

sugli apparati riproduttori dei vermi intestinali e su altri

temi. Vallisneri fu anche fondatore, con Scipione Maffei e Apostolo

Zeno, del “Giornale de’ letterati d’Italia”, e membro della prestigiosa

Royal Society di Londra. Sulla scia del celebre biologo Francesco

Redi, fu un fervido sostenitore dell’approccio sperimentale, nonché

promotore della lingua italiana in un’epoca in cui la scienza era

ancora intrisa di teorie medioevali scritte principalmente in latino.

Occasionali bruniture a due volumi ma per il resto bellissimo insieme

in legatura coeva.

Gamba 2482.

Stima   € 1.000 / 1.500
Aggiudicazione  Registrazione
325

(Numismatica) STRADA, Jacopo. Epitome Thesauri antiquitatum.

Lugduni, apud Iacobum de Strada, et Thomam Guerinum,

1553.

In 4to (245 x 165 mm). [lxxxviii] 339 [5] pp., ultima bianca. Marca al

frontespizio, grande stemma del dedicatario Jean Jacques Fugger

al verso, iniziali xilografiche, numerosissime medaglie che riproducono

ritratti in bianco su fondo nero. Legatura settecentesca in

vitello marezzato, tassello con titoli in oro al dorso, altri scomparti

decorati da flueron dorato, sguardie marmorizzate, tagli rossi.

Grande ex libris calcografico (inciso nel 1752 da W. H. Toms su

disegno di G. Haines) al contropiatto anteriore, alle armi Sir Charles

Frederick. Frontespizio un po’ polveroso, un forellino di tarlo

attraverso le prime carte, legatura con abrasioni, cuffia e cerniera

anteriore difettose, per il resto buona copia.

Edizione originale di questa importante opera di numismatica

che raffigura centinaia di medaglie con imperatori ed

imperatici dall’epoca classica ai tempi di Carlo V, descritte con

competenza dal letterato, antiquario e collezionista Jacopo Strada.

Copia appartenuta a Sir Charles Frederick (1709-1785), membro

del parlamento inglese. Medaglie in fresca impressione.

SI AGGIUNGE:

(Numismatica) ERIZZO, Sebastiano. Discorso Sopra le medaglie

de gli antichi. […] Di nuovo in questa quarta editione dall’istesso

authore reuisto, & ampliato. In Vinegia, appresso Gio. Varisco &

Paganino Paganini, [ca. 1585].

In 4to (213 x 155 mm). [xvi] 282 [2] 572 pp. Frontespizio entro

bordura architettonica xilografica, iniziali e fregi xilografici, testo

della prima parte in corsivo, seconda parte illustrata da numerosissime

riproduzioni di medaglie. Legatura ottocentesca in mezzo

marocchino verde scuto, piatti marmorizzati, dorso a nervi con titoli

e filetti dorati, tagli spruzzati di rosso. Ex libri del conte Paolo

Vimercati-Sozzi. Qualche fascicolo leggermente brunito, qualche

abrasione alla legatura, per il resto buona copia.

Quarta edizione, ampliata rispetto alla prima del 1559.

Gamba 1380: “Quarta edizione… è più copiosa d’ogni altra, poiché

ne respettivi Discorsi che contiene sono giunte che nelle antecedenti

non si leggono. […] Questo libro è il primo che faccia epoca

nella scienza numismatica, la cui materia venne dall’Erizzo trattata

più amplamente di quello che fatto avesse prima di lui Enea Vico.”

(2 volumi)

Stima   € 550 / 750
323

(Illustrati 500 – Architettura – Verona) SARAINA, Torello. De origine

et amplitudine civitatis Veronae. Eiusdem De viris illustribus

antiquis Veronensibus. De his, qui potiti fuerunt dominio ciuitatis

Veronae. De monumentis antiquis urbis, & agri Veronensis. De

interpretatione litterarum antiquarum. Index praeterea huius

operis in calce additus est. Veronae, ex officina Antonii Putelleti,

1540.

In folio (313 x 220 mm). 66 [4] carte. Frontespizio con marca tipografica,

ritratto di Giovan Francesco Caroto al verso, una grande

tavola xilografica più volte ripiegata e 29 grandi xilografie a doppia

e piena pagina, di cui 4 ripiegate. Altra marca tipografica in fine.

La collazione dell’opera, che risulta completa, è come segue: A-B4

C4 (due carte giunte e ripiegate) D-E2 [F]2 G4 H-L2 2L2 3L2 (due carte

giunte e ripiegate) 4L2 (due carte giunte e ripiegate) M6 N-T4.

Frontespizio un po’ ingiallito ai bordi, minimo strappo alla piegatura

centrale della tavola con il teatro romano, per il resto perfetto.

Legatura di primo Novecento in piena pergamena, dorso a nervi

con titolo calligrafico. Etichetta della libreria Rappaport di Roma ed

ex libris di Girolamo D’Adda Salvaterra.

Splendida copia, completa e fresca, con incisioni nitidissime.

Prima edizione di questa opera dedicata alle antichità e

all’architettura di Verona, magnificamente illustrata da grandi xilografie

realizzate dal pittore veronese Giovan Francesco Caroto,

che raffigurano il teatro romano (tavola più volte ripiegata e spesso

assente) e altri monumenti, oltre a numerosi dettagli architettonici

e ad una mappa di Verona su due pagine. Girolamo D’Adda

Salvaterra (1815-1881) fu un erudito bibliofilo e collezionista che

“riunì con intelligenza d’amore e sicura competenza manoscritti,

codici miniati, incunaboli, prime edizioni introvabili e talora uniche

che imposero la sua fra le biblioteche private milanesi di maggior

rilievo” (Treccani).

Sander 6738. Mortimer Italian 462.

Stima   € 1.600 / 2.200
Aggiudicazione  Registrazione
320

(Lotto di libri cinquecenteschi a carattere storico)

POSSEVINO, Antonio. Commentarii di Moscovia, et della pace

seguita fra lei, e’l regno di Polonia. Colla restitutione della Livonia.

[…] Aggiuntevi, oltre la correttione, varie cose, & lettere di

più eminenti principi, & dell’auttore, pertinenti alla religione, &

alla notitia di Gottia, di Svetia, di Livonia, & di Transilvania. Co’l

sommario de’ capi delle materie, che vi si trattano. Oltre la tavola

copiosa aggiunta al fine dell’opera. In Mantova, per Francesco

Osanna, 1596.

In 4to (220 x 160 mm). [xii] 292 [16] pp. Marca al frontespizio, iniziali

e fregi xilografici, testo in corsivo. Pergamena moderna con

dorature in stile antico. Limitate gore marginali al frontespizio, due

carte con angoli risarciti e piccola perdita di testo, bruniture e gore.

In barbe.

Celebre opera del Possevino sulla Russia, pubblicata

per la prima volta in latino nel 1586 e basata sui viaggi dell’autore

nell’Europa dell’est come legato pontificio di papa Gregorio XIII.

SI AGGIUNGE:

DOLCE, Lodovico. Vita di Carlo quinto. In Vinegia, appresso Gabriel

Giolito de’ Ferrarii, 1567.

In 4to in 2 parti (216 x 153 mm). [xxviii] 186 [8] 187-315 [1] pp.

Bel frontespizio calcografico architettonico con ritratto di Carlo V,

secondo frontespizio con marca tipografica, iniziali e fregi xilografici,

testo in corsivo. Pallida gora marginale e macchia al margine

inferiore di alcune pagine, fascicolo L rilegato in posizione sbagliata.

Mezza pelle settecentesca con piatti marmorizzati (minime

abrasioni).

Biografia encomiastica dell’imperatore Carlo V, pubblicata

per la prima volta nel 1561 e qui accresciuta dalla parte con

proprio frontespizio con data 1567 e intitolata Immortalità dell’inuìvittissimo

et gloriosiss. imperator Carlo quinto, dedicatagli in lingua

latina dal signor Anatholio Desbarres, e nuovamente tradotta nella

volgar lingua da m. Lodovico Dolce. Scritta quasi in concomitanza

con la seguente opera.

SI AGGIUNGE:

ULLOA, Alfonso de. Vita dell’invittissimo, e sacratissimo imperator

Carlo V. […] Nella quale vengono comprese le cose più notabili

occorse al suo tempo; cominciando dall’anno MD. insino al MDLX.

In Venetia, appresso Vincenzo Valgrisio, 1566.

In 4to (212 x 156 mm). 344 [10] carte. Marca tipografica al frontespizio,

iniziali e fregi xilografici, testo in corsivo. Piena pergamena

posteriore. Ex libris di primo novecento al contropiatto anteriore.

Qualche occasionale macchietta marginale, per il resto buona copia

croccante.

SI AGGIUNGE:

CATENA, Girolamo. Vita del gloriosissimo papa Pio quinto. […]

Con una raccolta di lettere di Pio V. a diversi principi, & le risposte,

con altri particolari. Et i nomi delle galee, et de capitani, cosi

christiani, come turchi, che si trovarono alla battaglia navale. In

Mantova, per Francesco Osanna, 1587.

In 4to (214 x 150 mm). [xvi] 246 [2] pp. Antiporta calcografica con

ritratto di Pio V circondato da figure allegoriche e vignette, inclusa

tre in calce che raffigurano episodi della battaglia di Lepanto,

stemma di Sisito V al frontespizio, iniziali e fregi xilografici, marca al

colophon. Cartonato rustico antico con titolo manoscritto al dorso.

Antiporta in fresca tiratura ma un po’ gualcita e sciolta, macchia

orizzontale al margine superiore delle prime due carte, per il resto

buona copia.

Biografia di San Pio V, nato Michele Ghislieri (1504-

1572), la cui figura è legata alla famosa Battaglia di Lepanto e alla

costituzione della Lega Santa che permise la vittoria del 7 ottobre

1571. Interessante anche la lista di nomi di navi galere e dei loro

capitani presenti alla battaglia, posta in fine all’opera.

(4 volumi)

Stima   € 550 / 650
Aggiudicazione  Registrazione
318

(Illustrati 500) PETRARCA, Francesco. Il Petrarcha con l’espositione

d’Alessandro Vellutello di novo ristampato con le figure a

i Triomphi, et con più cose utili in varii luoghi aggiunte. In Vinegia,

appresso Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1552 (al

colophon: 1550).

In 4to (222 x 152 mm). [8] 216 carte. Frontespizio architettonico,

mappa della Valchiusa, ritratto del Petrarca con Laura, 6 vignette

xilografiche in apertura ai Trionfi, belle iniziali figurate grandi e piccole,

marca tipografica in fine. Testo in corsivo circondato dal commento

in carattere tondo dal corpo più piccolo. Piena pergamena

settecentesca, dorso liscio con doppio tassello rosso e nero, filetti

e piccoli fleuron dorati, contropiatti rivestiti di carta marmorizzata,

tagli azzurri. Un centimetro di margine inferiore del frontespizio

anticamente risarcito, margine esterno del frontespizio rinforzato

al verso, qualche carta leggermente ingiallita, un angolo restaurato

ed altre minime tracce del tempo, sonetti relativi alla cattività

avignonese (“empia babilonia”) anticamente censurati ma perfettamente

leggibili, per il resto copia molto buona.

Bella e rinomata edizione giolitiana delle Rime e dei

Trionfi del Petrarca con il commento del Vellutello, pubblicata per

la prima volta nel 1544.

SI AGGIUNGE:

PETRARCA, Francesco. Il Petrarca. In Lione, per Giovan di Tournes,

1545.

In 16mo (118 x 71 mm). 400 [16] pp. Ritratto del Petrarca al frontespizio.

Testo in corsivo. Pieno vitello settecentesco, piatti riquadrati

da filetto a secco, dorso liscio con tassello dorato e con piccoli fiori

dorati, tagli rossi, contropiatti marmorizzati. Qualche forellino alle

prime due carte, un bifolio leggermente macchiato e due carte con

margine esterno corto, antiche manine a segnare passi, per il resto

buona copia.

Grazioso esemplare di questa bella edizioncina.SI AGGIUNGE:

(Illustrati 700) PETRARCA, Francesco. Rime di mess. Francesco

Petrarca. In Venezia, appresso il Remondini, 1751.

In 12mo (152 x 85 mm). [viii] xliii [1] 369 [3] pp. Antiporta e frontespizio

calcografici. Cartonato rustico coevo con titolo manoscritto

al dorso, in barbe. Ex libris di Giovanni Battista Magnaguti. Esemplare

ottimo.

SI AGGIUNGE:

(Illustrati 700) PETRARCA, Francesco. Francesco Petrarca. Tomo

primo [-secondo]. Venezia, presso Antonio Zatta, e figli, 1784.

In 8vo piccolo (172 x107 mm). 366 [2] pp. e 328 pp. e Frontespizio

inciso con ritratto del Petrarca in tondo. 36 testatine calcografiche

finemente incise da Cristoforo dell’Acqua e da Daniotto. Timbro

“Carlo Albertini 1822” ai frontespizi e ricorrenti note manoscritte in

bella grafia, di cui una datata 1822. Legatura di primo Ottocento in

mezzo vitello marezzato con angoli, piatto marmorizzati, dorsi lisci

con doppio tassello arancione e fleuron dorati, segnacoli, in barbe.

Bella copia in barbe, con graziosa legatura di poco posteriore,

di questa nota edizione appartenente al Parnaso Italiano

dello Zatta e figurata da finissime incisioni.

(4 volumi)

Stima   € 650 / 750
Aggiudicazione  Registrazione
313
Stima   € 650 / 850
Aggiudicazione  Registrazione
310

(Legatura papale – Clemente XII – Chirurgia) MARINI, Girolamo.

Pratica delle principali, e più difficili operazioni di chirurgia, che

riguardano il professore litotomo, ed oculista, divisa in quattordici

capitoli. In Roma, per Antonio de’ Rossi, 1723.

In 8vo piccolo (162 x 107 mm). [24] 246 [2] pp. Una tavola calcografica

ripiegata. Legatura coeva in pieno marocchino rosso scuro,

grandi armi di papa Clemente XII (Lorenzo Corsini, 1730-1740)

impresse in oro al centro dei piatti e riquadrate da triplo filetto

dorato con grandi decorazioni accantonate, dorso riccamente decorato

in oro, contropiatti marmorizzati, tagli dorati. Occasionali

fioriture, fori marginali ad un paio di carte (senza perdita di testo),

tavola gualcita e con strappi, minime tracce d’uso alla legatura.

Girolamo Marini fu litotomo ed oculista preciano che

operava presso l’ospedale del Santo Spirito in Saxia di Roma. Nel

presente trattato parla di occhi e vista, anatomia della vescica e

membro virile, “dell’orinar sottile, biforcato, e a trivello, a goccie

[sic] e sparpagliato, detto volgarmente Carnosità”, dei calcoli renali,

di pietre nella vescica e del modo “di cavarla” a fanciulli e donne, e

infine di ernia carnosa, ernia acquosa e labbra leporine. La Scuola

chirurgica preciana fiorì in Val Castoriana dalla fine del Medioevo,

attorno al centro culturale e religioso dell’abbazia benedettina di

sant’Eutizio. La sua caratteristica distintiva fu quella di essere una

scuola empirica, ovvero non sviluppatasi nell’ambito di un’università

ma a partire da osservazioni di tipo empirico. Raggiunse l’apice

della propria fama nel Cinquecento.

Stima   € 650 / 750
Aggiudicazione  Registrazione
306

(Savoia – Araldica – Illustrati 800) LITTA, Pompeo. I Duchi di Savoia.

Milano, presso l’autore, (1839-1846).

In folio (464 x 340 mm). Occhiello, frontespizio e [107] tavole a

doppia pagina tutte montate su brachette e così suddivise: XXIV

tavole genealogiche (la prima con stemma colorato), seguite da

54 tavole calcografiche a doppia pagina (di cui 19 con coloritura

totale o parziale, 9 delle quali sono paesaggi all’acquatinta) e da 29

carte topografiche a doppia pagina con parti e/o confini e stemmi

colorati a mano (una brunita). Piena pergamena coeva, dorso suddiviso

in sei comparti riccamente decorati in oro, di cui quattro con

tasselli in marocchino. Occasionali fioriture, per lo più alle veline e

marginali.

SI AGGIUNGE: CODA, Costantino. Litta. Famiglie celebri italiane.

Dispensa 184. Duchi di Savoia (parte XIX). Torino, Basadonna,

1883. In folio in brossura editoriale contenente una tavola di testo

e 9 mezze tavole con ritratti (completo come da elenco). Brossura

sciupata, fioriture.

SI AGGIUNGE: VERONA, Agostino. (Iconografia Sabauda). Illustrazioni

storiche ed artistiche della Real Casa di Savoia con ritratti

disegnati da valenti artisti. Torino, Fratelli Romano, 1871.

In 4to, 168 pagine e 42 tavole litografiche di ritratti a piena pagina

protetti da veline, tela rossa editoriale decorata in oro. Fioriture.

SI AGGIUNGE: GABOTTO DI SAN GIOVANNI, Erwig. Motti delle

Famiglie Nobili Piemontesi. Asti, Tip. Brignolo, 1917. In 4to

piccolo, 114 pp., brossura editoriale. SI AGGIUNGE: (CAVRIANI,

Antonio). Motti gentilizj. Mantova, Aldo Manuzio, 1913. In 8vo

piccolo. 87 [3] pp. Brossura editoriale.

I Duchi di Savoia del Litta, usciti in XVIII dispense tra il

1839 e il 1846 (cui qui si aggiunge la parte XIX in dispensa sciolta),

sono un’opera rara a trovarsi completa e molto ricercata. Il presente

esemplare contiene ben 107 tavole a doppia pagina (ovvero 214

carte), incluse 9 splendide vedute all’acquatinta e numerosi ritratti

colorati a mano.

(4 volumi e 1 dispensa)

Stima   € 2.200 / 3.000
1 - 30  di 335