Disegni e stampe dal XVI al XX secolo - Libri e Autografi

Scuola italiana del XVII secolo

CORO DI ANGELI

Matita rossa e tracce di matita di grafite su carta vergellata. mm

192x425.

Bibliografia:

T. Borenius / R. Wittkower, Catalogue of the collection of drawings by the old

masters formed by Sir Robert Mond, Londra 1937, n.113.

Provenienza:

Jonathan Richardson Jr., Londra

Sir Robert Ludwig Mond, Londra (Lugt, 2813a. Timbro al verso)

Marco Chiarini, Firenze

Di Liagno, Teodoro Filippo detto

Filippo Napoletano

(Roma 1589 - 1629)

FIGURA MASCHILE AMMANTATA

Matita rossa su carta vergellata. mm191x113.

Iscritto al recto a penna in antica grafia “del Callotti” e numero

inventariale “119”.

Già in collezione Vallardi con l’attribuzione a Jacques Callot, derivata

dall’antica iscrizione, il foglio fu già attribuito a Filippo Napoletano

da Catherine Monbeig Goguel prima di essere inserito da Marco

Chiarini nel catalogo ragionato dell’opera dell’artista romano.

Bibliografia:

M. Chiarini, Teodoro Filippo di Liagno detto Filippo Napoletano 1589 – 1629.

Vita e opere, Firenze 2007.

Provenienza:

Giuseppe Vallardi, Milano (Lugt, 1223. Timbro al recto)

Marco Chiarini, Firenze

De Vecchi, Giovanni

(Sansepolcro (?) 1536 ca. – Roma 1614)

LA DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO

Penna e inchiostro bruno e acquerello rosso, quadrettato a matita

nera e riquadrato a inchiostro bruno, su carta vergellata con

filigrana “Stella a sei punte entro un cerchio singolo sormontato da

croce” (cfr. Woodward, 148). mm 200x147.

Julien Stock e Philip Pouncey furono i primi ad attribuire questo

raro e illustre foglio a Giovanni De Vecchi e lo stesso Pouncey ad

individuarlo come preparatorio per la pala d’altare della Cappella

Tani nella Chiesa di Santa Prassede a Roma, oggi collocato nella

sagrestia. Nonostante la presenza della quadrettatura, prologo

alla trasposizione pittorica, il disegno offre un registro compositivo

molto diverso dall’opera finale; mentre il corpo di Cristo quasi

stirato verso il secondo piano e la figura della Maddalena ai suoi

piedi trovano un preciso riferimento nella pittura, molto diversa

è la regia dei numerosi personaggi che sorreggono il corpo o

assistono coralmente all’evento, tanto da configurare il disegno

come una prima idea. Altri studi per la stessa pala sono conservati

presso la Biblioteca Nacional di Madrid (inv. 7639) e alla Escola

Superior de Belas-Artes di Oporto (Inv.6).

Bibliografia:

N. Turner, The study of italian drawings. The contribution of Philip Pouncey,

Londra 1994, n.130.

N. Knorn-Ezernieks, Giovanni dè Vecchi. Seine stellung in der römischen

malerei um 1600, Hildesheim/Zurigo/New York 2013, n.63.

Esposizioni:

Italian Sixteenth Century Drawings from British Private Collections, Scottish

Art Council, Edimburgo 1969, n.90.

Provenienza:

Re Filippo V di Spagna

Philip Pouncey, Londra

Marco Chiarini, Firenze

Gherardini, Alessandro

(Firenze 1655 – Livorno 1723)

CUPIDO E FLORA

Penna e inchiostro bruno quadrettato a matita di grafite e

riquadrato a penna. mm 140x204.

Al verso del supporto di cartoncino Ex-Libris M.C.Donnini.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenz

Gherardini, Alessandro

(Firenze 1655 – Livorno 1723)

PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO

Penna e inchiostro bruno, matita nera e acquerello grigio,

riquadrato a inchiostro bruno, su carta vergellata. mm 209x226.

Studio con varianti per una delle tre lunette affrescate nell’ultima

cappella di destra della Chiesa di San Frediano a Firenze. Il foglio,

già attribuito a Gherardini da Pouncey, è databile anteriormente al

1698, esattamente negli anni della committenza per la decorazione

degli appartamenti del piano nobile del Palazzo di Filippo Corsini

al Parione.

Bibliografia:

M. Chiarini, Disegni di Alessandro Gherardini, in: “Antichità viva” Vol. XXXIII.

Firenze Anno 1994, pp. 73–81, Fig.4.

Provenienza:

Kate Ganz, Londra

Philip Pouncey, Londra

Marco Chiarini, Firenze

Scuola toscana del XVII secolo

PAESAGGIO FLUVIALE

Al verso: Tre studi di vasche e vaso.

Penna e inchiostro bruno e acquerello bruno su carta vergellata.

mm 165x225.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenze

Scuola toscana del XVII secolo

PAESAGGIO FLUVIALE

Al verso: Studi di vasi.

Penna e inchiostro bruno e acquerello bruno su carta vergellata.

mm 170x223.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenze

Gellée, Claude detto Claude Lorrain

(Chamagne 1600 – Roma 1682)

PESCHERECCI E UNA BARCA ALLA FONDA

Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. mm 100x130.

Al recto numero inventariale “68” apposto a penna in antica grafia.

Applicato a supporto di cartoncino con filetti in oro, riquadratura a

penna nera e cartiglio con il nome dell’artista.

Bibliografia:

M. Chiarini, Barche a riva, in: AA.VV., Liber Veritatis. Mélanges en l’honneur du

professeur Marcel G. Roethlisberger, Milano 2007, pp. 67/71, Tav. 4 p. 70.

Provenienza:

Galerie de La Scala, Parigi

Marco Chiarini, Firenze

Manetti, Rutilio

(Siena 1571 – 1639)

MADONNA E SANTI

Olio su carta. mm 145x180.

Attribuzione di Marco Chiarini.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenze

Nazari, Bartolomeo

(Clusone 1693 – Milano 1758)

RITRATTO DI ANTONIO SORMANI

Gessetto nero, penna e inchiostro bruno e rialzi a matita bianca su

carta vergellata azzurrina.

mm 181x133.

Al recto, nell’angolo inferiore destro, timbro di collezione non

identificabile.

Per un confronto si veda il “Ritratto di Giovanni Paolo Rovillio”

proveniente da una serie di nove ritratti di collezione Scholz,

contenuti in un album recante l’iscrizione di proprietà: “Familia

Agudia e Sormani”. I ritratti, oggi presso il Metropolitan Museum

di New York, furono attribuiti a Nazari dallo stesso Scholz nel 1947.

Bibliografia di riferimento:

J. Bean, F. Stampfle, Drawings from New York Collections III. The eighteen

century in Italy, New York 1971, n. 169.

Provenienza:

Philip Pouncey, Londra

Marco Chiarini, Firenze

Scuola emiliana del XVII secolo

PAESAGGIO BOSCHIVO

Penna e inchiostro bruno e tracce di matita nera su carta vergellata.

mm 225x340.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenze

[attribuito a] Petrazzi, Astolfo

(Siena 1583 – 1665)

SCENA BIBLICA

Penna, inchiostro e acquerello bruno e rialzi a tempera bianca su

carta vergellata. mm 260x350.

L’ipotesi attributiva a Petrazzi è di Marco Chiarini.

Provenienza:

Philip Pouncey, Londra

Marco Chiarini, Firenze

Salvestrini, Bartolomeo

(Firenze 1599 – 1633)

IL RITROVAMENTO DI MOSÈ

Matita rossa su carta vergellata. mm 170x104.

Iscizione inventariale al recto in antica grafia: ”A 297”.

Attribuzione di Marco Chiarini.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenze

Scuola fiorentina del XVII secolo

FIGURA MASCHILE AMMANTATA

Gessetto nero e rialzi a matita bianca su carta vergellata grigioverde.

mm 292x195.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenze

Scuola toscana prima metà del XVII

secolo

SCENA DI BATTAGLIA

Penna e inchiostro bruno, matita rossa e tracce di tempera bianca

su carta vegellata. mm 264x261

Mongramma “SF” apposto a penna in antica grafia e data “3 Marzo

1647”.

Il soggetto replica, nello stesso verso, il dettaglio del bulino “David

uccide Golia” di Antonio Tempesta, contenuto in una suite di 25

stampe dedicate a Cosimo II de Medici e datata 1613 (TIB 35/17,

251).

Provenienza:

Philip Pouncey, Londra

Marco Chiarini, Firenze

[attribuito a] Lilio, Andrea

(Ancona 1555 – Ascoli Piceno 1610)

RITRATTO DI VESCOVO (GIULIO DE MEDICI ?)

Gessetto nero su carta vergellata grigio-verde. mm 125x130.

Un’iscrizione al verso identifica il personaggio in Giulio de Medici

Arcivescovo di Firenze futuro Papa Clemente VII.

Provenienza:

L. Lucas, Londra (Lugt, 1733a. Timbro al recto)

P. Pouncey, Londra

M. Chiarini, Firenze

[attribuito a] Van Swanevelt, Herman

(Woerden 1603 – Parigi 1655)

PAESAGGIO CON ALBERI E ROCCE

Acquerello bruno e grigio e tracce di matita nera su carta vergellata.

mm 255x320.

Provenienza:

Giancarlo Baroni, Firenze

Marco Chiarini, Firenze

Pippi, Giulio detto Giulio Romano

(Roma 1499 – Mantova 1546)

FREGIO CON LEONE

Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. mm 70x188.

Provenienza:

Peter Lely. Londra (Lugt, 2092. Timbro al recto)

Sir Charles Greville. Londra (Lugt, 549. Timbro al recto)

Philip Pouncey, Londra

Marco Chiarini, Firenze

[copia da] Pippi, Giulio

detto Giulio Romano

(Roma 1499 – Mantova 1546)

FREGIO CON LEONE

Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. mm 57x190.

Copia del disegno descritto al numero precedente; stando al

supporto di cartoncino su cui è montato, esso proviene dalla stessa

collezione. Probabilmente un copista del XVII secolo, potrebbe

trattarsi, secondo Marco Chiarini, di una replica attribuibile a Peter

Lely.

Van Bloemen, Jan Frans

(Anversa 1662 – Roma 1749)

TEMPIO DELLA SIBILLA A TIVOLI

Acquerello grigio su carta vergellata. mm 345x230.

Provenienza:

Sir Bruce Stirling Ingram, Chesham (Lugt, 1405°. Timbro apposto due

volte sul supporto)

Marco Chiarini, Firenze

Scuola francese del XIX secolo

CAMPANILE DI GIOTTO

Matita di grafite e acquerello grigio e rosso su carta avorio con

filigrana “Whatman 1847”. mm 431x165.

Firma a matita non decifrabile datata “Florence 1854”. Iscritto a

penna: “Campanile de Sainte Marie des fleurs à Florence. Echelle

de 0,005 pour mètre”.

Provenienza:

Marco Chiarini, Firenze

Corot, Jean Baptiste Camille

(Parigi 1796 – Ville d’Avray 1875)

ENVIRONS DE ROME. 1866

Acquaforte. mm 320x240. Foglio: mm 455x312.

Melot, 5.

Seconda tavola incisa da Corot per la Sociétè des Aquafortistes

(marzo 1866) alla quale collaborò con tre incisioni fra il 1863 ed il

1866. III stato su 3 dopo la cancellazione del titolo.

Bellissima impressione stampata in nero-bruno su Japon. Grandi

margini intonsi, tracce marginali di polvere, ottima conservazione.

Ensor, James

(Ostenda 1860 – 1949)

UN PÊCHEUR D’OSTENDE. 1900

Acquaforte e puntasecca. mm 136x99.

Elesh, 123. Tavernier, 118.

Firmata a matita e datata “1900” e firmata sulla lastra. II stato su 2.

Bellissima impressione stampata con leggero plate-tone su Japon.

Al recto in basso a destra timbro a secco della Libreria Prandi di

Reggio Emilia. Grandi margini, ottima conservazione.

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

PIO BOVE

Acquaforte su zinco. mm 175x329. Foglio: mm 355x520.

Bonagura, 96. Baboni, CXXXI. Timpanaro, 56.

Reca firma a matita. Firmata in controparte sulla lastra.

Stato unico. Lastra conservata presso il Gabinetto Disegni e

Stampe degli Uffizi (Inv 129M).

Ottima impressione in tiratura coeva stampata con inchiostrazione

brillante ed evidente rilievo su carta avorio ruvida. Grandi margini,

leggera e diffusa brunitura, lievi e sporadiche tracce di foxing, per il

resto ottima conservazione.

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

CONTADINO SUL CIUCO

Acquaforte su zinco. mm 165x270. Foglio: mm 324x550.

Bonagura, 126. Baboni, CXIX. Timpanaro, 79.

Firmata sulla lastra in basso a sinistra. Stato unico.

Lastra conservata presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi

(Inv 117M).

Ottima impressione in tiratura coeva stampata con segno nitido

e brillante e decisa velatura su carta avorio liscia. Grandi margini,

ottima conservazione.

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

ANTICA VIA LAMARMORA

Acquaforte. mm 294x232. Foglio: mm 210x245.

Bonagura, 134. Baboni, XCV.

Firmata sulla lastra in basso a destra. Realizzata dopo il 1900 è

una delle più suggestive interpretazioni incise del tema fiorentino.

Stato unico. Lastra conservata presso il Gabinetto Disegni e

Stampe degli Uffizi (Inv 93M).

Ottima impressione in tiratura coeva stampata con tonalità

uniforme e ricca e brillante inchiostrazione su carta avorio

liscia. Margini di 2/9 mm oltre l’impronta della lastra, foglio

presumibilmente utilizzato come incarto protettivo della lastra,

ottima conservazione.

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

BOVI AL CARRO (MAREMMA)

Acquaforte su zinco. mm 240x405. Foglio: mm 392x549.

Bonagura, 71. Baboni, CLXVI. Timpanaro, 34.

Firmata sulla lastra in basso a destra. Nel 1990 la stampa

valse a Fattori la medaglia d’oro di prima classe per l’incisione

all’esposizione universale d Parigi. II stato su 2 (non censito dai

repertori) dopo la riduzione della lastra. Lastra conservata presso

il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv 164M).

Ottima impressione in tiratura coeva stampata con segno brillante,

deciso contrasto e delicata tonalità su carta avorio liscia. Grandi

margini, ottima conservazione.

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

VEDETTA

Acquaforte su zinco. mm 200x179.

Foglio: mm 462x359.

Bonagura, 75. Baboni, CXLIV.

Firmata a matita dedicata: “Al Prof. Cesare

Ambrosetto dedico questa acquaforte del mio

maestro con molta riconoscenza e amicizia

Giovanni Malesci”.

Lastra conservata presso il Gabinetto Disegni e

Stampe degli Uffizi (Inv 142M).

Ottima impressione stampata con segno

nitido e brillante e decisa velatura su carta

con filigrana “Corona merlata Umbria Italia” e

comntromarca “PM Fabriano”. In basso a destra

timbro a secco della collezione Malesci. Grandi

margini, lievissima ossidazione diffusa al recto e

marcata al verso, ottima conservazione.

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

ACCAMPAMENTO

Acquaforte e puntasecca su zinco. mm 188x284.

Foglio: mm 465x587.

Bonagura, 136. Baboni, CLVI. Timpanaro, 100.

Databile fra le opere tarde dell’artista. Lastra conservata presso il

Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv 154M).

Ottima impressione in tiratura coeva stampata con segno

fresco e brillante su carta avorio liscia. Grandi margini, ottima

conservazione.

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

CARICA DI CAVALLERIA. 1883/84

Acquaforte su rame. mm 359x562. Foglio: mm 502x760.

Bonagura, 22. Baboni, CLXXVIII. Timpanaro, 11.

Realizzata per la Società di Incoraggiamento delle Belle Arti di

Firenze sul tema della Carica del 1872, questa è l’unica stampa

di Fattori della quale sono note le vicende di stampa; le prime

prove di stampa furono realizzate già nel 1884 da tale Frassinetti

stampatore a Firenze. Nel 1889 viene eseguita la tiratura ufficiale

dal tipografo Gastaldi di Torino a 50 esemplari.

Il presente è un raro esemplare nel I stato su 2 prima del testo

apposto nella parte inferiore della lastra a caratteri tipografici;

probabilmente una delle rare prove del 1884. In basso al centro

il timbro a secco della Società di Incoraggiamento. La collocazione

della lastra è ignota.

Ottima prova in tiratura coeva impressa con tonalità su fondino

applicato a carta calcografica bianca pesante (come per le prove

di tiratura). Grandi margini, lievi e marginali fioriture, ottima

conservazione.