Importanti Dipinti Antichi

19 APRILE 2016
Asta, 0170
4

Giovanni Martinelli

Stima
€ 7.000 / 10.000
Aggiudicazione  Registrazione

Giovanni Martinelli                                                       

(Montevarchi, Arezzo 1600-1604 - Firenze, 1659)                           

SANTA MARGHERITA                                                           

olio su tela cm 58x46                                                     

                                                                          

Opera corredata da parere scritto di Francesca Baldassari, Firenze 26 maggio 2010

              

 

Nell’inedita tela qui proposta è raffigurata a mezzo busto Santa Margherita di Antiochia, la figlia di un sacerdote pagano che rinnegò la fede del padre per abbracciare quella cristiana.

Gli attributi che vediamo nel dipinto, la croce e il drago, sono quelli tipici per la santa; infatti secondo la tradizione il demonio le apparve sotto forma di drago. Dopo essere stata inghiottita Margherita riuscì a liberarsi dall’infernale creatura squartandogli il ventre con una croce.

Con lo sguardo misterioso e quasi allucinato per aver compiuto questa salvifica impresa Margherita si rivolge sicura verso lo spettatore, offrendo così la protezione che le viene attribuita dalla devozione popolare verso le donne che devono partorire.

I caratteri stilistici dell’opera inducono ad identificarne l’autore in Giovanni Martinelli, figura di spicco nel panorama della pittura fiorentina del Seicento.

Martinelli si formò a Firenze presso la bottega di Jacopo Ligozzi per poi completare la sua formazione a Roma tra il 1621 e il 1625 dove studiò sia le opere dei colleghi fiorentini che lo avevano preceduto che la corrente post-caravaggesca di impronta naturalistica. Rientrato a Firenze dipinse importanti pale d’altare in provincia (del 1632 sono il Sant’Antonio da Padova e il Miracolo della Mula nella chiesa di San Francesco a Pescia) e, in particolar modo, si specializzò nella pittura di mezze figure religiose e profane, a cui si aggiunge la Santa Margherita qui presentata.

La Baldassari propone per l’opera una datazione intorno al quarto decennio del Seicento, e indica tra i confronti più stringenti le Allegorie della Saggezza Divina e della Salvezza dell'Anima della Fondazione Cavallini Sgarbi di Ferrara (si veda in F. Baldassari, Giovanni Martinelli da Montevarchi pittore in Firenze, Firenze, 2011, pp.62-63, figg. 20-21).