Arredi, oggetti d'arte e dipinti antichi

Arredi, oggetti d'arte e dipinti antichi
20 OTTOBRE 2010
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20 OTTOBRE 2010

Arredi, oggetti d'arte e dipinti antichi

Asta, 0122
Firenze, Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo Albizi, 26
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Credenzino,Italia centrale, prima metà sec. XVIII, in noce a patina scura, piano rettangolare con becco di civetta, due sportelli con formelle sagomate, base modanata piedi a mensola, cm 128x42x09, presenta restauri e modifiche
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Credenzino,Italia centrale, prima metà sec. XVIII, in noce a patina scura, piano rettangolare con becco di civetta, due sportelli con formelle sagomate, base modanata piedi a mensola, cm 128x42x09, presenta restauri e modifiche

Credenzino,Italia centrale, prima metà sec. XVIII, in noce a patina scura, piano rettangolare con becco di civetta, due sportelli con formelle sagomate, base modanata piedi a mensola, cm 128x42x09, presenta restauri e modifiche
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Grande stemma nobiliare, sec. XVIII, in legno sagomato e dipinto a tempera su tela sagomata, cm 153x128
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Grande stemma nobiliare, sec. XVIII, in legno sagomato e dipinto a tempera su tela sagomata, cm 153x128

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Scuola italiana sec. XIX ROVINE CON FIGURE tempera su carta riportata su tela, cm 198x115 senza cornice
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Scuola italiana sec. XIX ROVINE CON FIGURE tempera su carta riportata su tela, cm 198x115 senza cornice

Scuola italiana sec. XIX ROVINE CON FIGURE tempera su carta riportata su tela, cm 198x115 senza cornice
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Credenzino, metà sec. XVIII, in noce a patina scura, piano rettangolare con becco di civetta, due sportelli decorati da formelle lobate fra lesene stilizzzate, base modanata piedi a mensola, cm 122x29x117, presenta modifiche
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Credenzino, metà sec. XVIII, in noce a patina scura, piano rettangolare con becco di civetta, due sportelli decorati da formelle lobate fra lesene stilizzzate, base modanata piedi a mensola, cm 122x29x117, presenta modifiche

Credenzino, metà sec. XVIII, in noce a patina scura, piano rettangolare con becco di civetta, due sportelli decorati da formelle lobate fra lesene stilizzzate, base modanata piedi a mensola, cm 122x29x117, presenta modifiche
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Otto sedie, in stile emiliano del Settecento, in noce a patina scura, spalliera sagomata, cartella traforata a vaso, gambe rettilinee riunite da traverse ricoperte in cotone rosso (8)
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Otto sedie, in stile emiliano del Settecento, in noce a patina scura, spalliera sagomata, cartella traforata a vaso, gambe rettilinee riunite da traverse ricoperte in cotone rosso (8)

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Grande armadio libreria, Veneto, prima metà sec. XVIII, noce a patina bionda, cappello sagomato, fronte a due sportelli con grata metallica, eleganti fianchi a doppia mossa, base modanata, piedi a cipolla schiacciata, cm 203x53x227
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Grande armadio libreria, Veneto, prima metà sec. XVIII, noce a patina bionda, cappello sagomato, fronte a due sportelli con grata metallica, eleganti fianchi a doppia mossa, base modanata, piedi a cipolla schiacciata, cm 203x53x227

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Scuola Italia centrale, inizi sec. XV SAN LEONARDO scultura in legno policromo, alt. cm 120 cava sul retro mancanze, policromia in parte ripresa in epoca posteriore
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Scuola Italia centrale, inizi sec. XV SAN LEONARDO scultura in legno policromo, alt. cm 120 cava sul retro mancanze, policromia in parte ripresa in epoca posteriore

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Pellegrino di Mariano (Siena, documentato dal 1449-1492) MADONNA COL BAMBINO E DUE ANGELI tempera su tavola centinata fondo oro, cm 78x49,5 lievi danni alla cornice Provenienza: già collezione Riccardo Gualino, Castello di Cereseto; dal 1935 collezione Carlo Maggi, Torino; collezione privata, Firenze Lopera, originariamente collocata nel Castello di Cereseto, compare, con ubicazione ignota, nel catalogo delle Collezioni Gualino (1982) con un riferimento di Guglielmo Pacchioni ad un maestro senese del sec. XV seguace di Benozzo Gozzoli, desunto da un suo inventario degli anni 30. Cesare Brandi nel 1947 aveva segnalato e riferito lopera ad un seguace di Giovanni di Paolo. Luciano Bellosi ha pubblicato il dipinto come Pellegrino di Mariano in un suo articolo su  (2003). Il dipinto è corredato da un parere scritto di Luciano Bellosi, Firenze 6 settembre 2010 Questo delizioso dipinto su tavola, che presenta, a mezza figura, la Madonna col Bambino e due angeli a mani giunte, è forse lopera più gradevole di Pellegrino di Mariano, un artista senese del Quattrocento, documentato dal 1449 al 1492 e operoso come pittore, ma, soprattutto come miniatore. Artisticamente dipende da Giovanni di Paolo, il ben noto pittore tardogotico che fu attivo a lungo nella città di Siena, fino al 1482. Il dipinto, gentile e delicato, che stiamo considerando è molto importante per una particolarità che lo lega ad un altro grande artista senese, Jacopo della Quercia. Esso è infatti ispirato direttamente alla grande Madonna col Bambino in legno scolpita da Jacopo per la chiesa senese di San Martino, dove era collocata originariamente su un complesso altare di cui facevano parte altre quattro bellissime statue in legno, raffiguranti i santi Antonio Abate, Bartolomeo, Giovanni Evangelista e Giovanni Battista. Le cinque magnifiche statue sono tutte a grandezza naturale e a figura intera, mentre Pellegrino di Mariano ha riprodotto la sola Madonna col Bambino a mezza figura; ma la sua derivazione è molto precisa e inequivocabile. In questo modo, Pellegrino diventa un importante testimone non solo della grandezza e della fama di cui godeva al suo tempo Jacopo della Quercia, ma anche dellimportanza che si dava allora alla scultura in legno, più tardi considerata una produzione minore, dopo che Michelangelo nel Cinquecento e i Neoclassici tra la fine del Sette e gli inizi dellOttocento avevano consacrato il marmo come materia privilegiata per la scultura. Io ho pubblicato questo dipinto, con lattribuzione a Pellegrino di Mariano che mi sembra ormai generalmente accettata, conoscendolo soltanto da una fotografia dellIstituto Germanico di Firenze, dove era dichiarata di ubicazione ignota. Ora che lho potuto vedere dal vero, non solo confermo con profonda convinzione la proposta attributiva, ma ammiro il buono stato di conservazione del dipinto, che, con i suoi colori, ci può dare qualche indicazione anche per la cromia originaria della statua quercesca, oggi tutta dorata ma certamente dipinta in origine con vari colori: il blu tradizionale del manto della Madonna, la sua veste rossa, i capelli biondi del Bambino. Gli incarnati sono dipinti con colori naturalistici, sulla base di un uso di antica tradizione. Interessante è il fatto che il Bambino abbia una veste dorata, il che potrebbe indicare che anche nella statua di Jacopo dalla Quercia fosse trattata con la foglia doro, che più tardi, forse nel Cinquecento, è stata usata per tutte e cinque le sculture. Bibl.: C.Brandi, Giovanni di Paolo, Firenze 1947, p.101, fig. 111; G.Castagnoli Dagli ori antichi agli anni Venti. Le collezioni di Riccardo Gualino, Milano 1982, p.49, n.12; L.Bellosi Jacopo della Quercia e la scultura in terracotta in  112, ottobre 2003, pp. 2-17, fig. 3
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Pellegrino di Mariano (Siena, documentato dal 1449-1492) MADONNA COL BAMBINO E DUE ANGELI tempera su tavola centinata fondo oro, cm 78x49,5 lievi danni alla cornice Provenienza: già collezione Riccardo Gualino, Castello di Cereseto; dal 1935 collezione Carlo Maggi, Torino; collezione privata, Firenze Lopera, originariamente collocata nel Castello di Cereseto, compare, con ubicazione ignota, nel catalogo delle Collezioni Gualino (1982) con un riferimento di Guglielmo Pacchioni ad un maestro senese del sec. XV seguace di Benozzo Gozzoli, desunto da un suo inventario degli anni 30. Cesare Brandi nel 1947 aveva segnalato e riferito lopera ad un seguace di Giovanni di Paolo. Luciano Bellosi ha pubblicato il dipinto come Pellegrino di Mariano in un suo articolo su  (2003). Il dipinto è corredato da un parere scritto di Luciano Bellosi, Firenze 6 settembre 2010 Questo delizioso dipinto su tavola, che presenta, a mezza figura, la Madonna col Bambino e due angeli a mani giunte, è forse lopera più gradevole di Pellegrino di Mariano, un artista senese del Quattrocento, documentato dal 1449 al 1492 e operoso come pittore, ma, soprattutto come miniatore. Artisticamente dipende da Giovanni di Paolo, il ben noto pittore tardogotico che fu attivo a lungo nella città di Siena, fino al 1482. Il dipinto, gentile e delicato, che stiamo considerando è molto importante per una particolarità che lo lega ad un altro grande artista senese, Jacopo della Quercia. Esso è infatti ispirato direttamente alla grande Madonna col Bambino in legno scolpita da Jacopo per la chiesa senese di San Martino, dove era collocata originariamente su un complesso altare di cui facevano parte altre quattro bellissime statue in legno, raffiguranti i santi Antonio Abate, Bartolomeo, Giovanni Evangelista e Giovanni Battista. Le cinque magnifiche statue sono tutte a grandezza naturale e a figura intera, mentre Pellegrino di Mariano ha riprodotto la sola Madonna col Bambino a mezza figura; ma la sua derivazione è molto precisa e inequivocabile. In questo modo, Pellegrino diventa un importante testimone non solo della grandezza e della fama di cui godeva al suo tempo Jacopo della Quercia, ma anche dellimportanza che si dava allora alla scultura in legno, più tardi considerata una produzione minore, dopo che Michelangelo nel Cinquecento e i Neoclassici tra la fine del Sette e gli inizi dellOttocento avevano consacrato il marmo come materia privilegiata per la scultura. Io ho pubblicato questo dipinto, con lattribuzione a Pellegrino di Mariano che mi sembra ormai generalmente accettata, conoscendolo soltanto da una fotografia dellIstituto Germanico di Firenze, dove era dichiarata di ubicazione ignota. Ora che lho potuto vedere dal vero, non solo confermo con profonda convinzione la proposta attributiva, ma ammiro il buono stato di conservazione del dipinto, che, con i suoi colori, ci può dare qualche indicazione anche per la cromia originaria della statua quercesca, oggi tutta dorata ma certamente dipinta in origine con vari colori: il blu tradizionale del manto della Madonna, la sua veste rossa, i capelli biondi del Bambino. Gli incarnati sono dipinti con colori naturalistici, sulla base di un uso di antica tradizione. Interessante è il fatto che il Bambino abbia una veste dorata, il che potrebbe indicare che anche nella statua di Jacopo dalla Quercia fosse trattata con la foglia doro, che più tardi, forse nel Cinquecento, è stata usata per tutte e cinque le sculture. Bibl.: C.Brandi, Giovanni di Paolo, Firenze 1947, p.101, fig. 111; G.Castagnoli Dagli ori antichi agli anni Venti. Le collezioni di Riccardo Gualino, Milano 1982, p.49, n.12; L.Bellosi Jacopo della Quercia e la scultura in terracotta in  112, ottobre 2003, pp. 2-17, fig. 3

Pellegrino di Mariano (Siena, documentato dal 1449-1492) MADONNA COL BAMBINO E DUE ANGELI tempera su tavola centinata fondo oro, cm 78x49,5 lievi danni alla cornice Provenienza: già collezione Riccardo Gualino, Castello di Cereseto; dal 1935 collezione Carlo Maggi, Torino; collezione privata, Firenze Lopera, originariamente collocata nel Castello di Cereseto, compare, con ubicazione ignota, nel catalogo delle Collezioni Gualino (1982) con un riferimento di Guglielmo Pacchioni ad un maestro senese del sec. XV seguace di Benozzo Gozzoli, desunto da un suo inventario degli anni 30. Cesare Brandi nel 1947 aveva segnalato e riferito lopera ad un seguace di Giovanni di Paolo. Luciano Bellosi ha pubblicato il dipinto come Pellegrino di Mariano in un suo articolo su  (2003). Il dipinto è corredato da un parere scritto di Luciano Bellosi, Firenze 6 settembre 2010 Questo delizioso dipinto su tavola, che presenta, a mezza figura, la Madonna col Bambino e due angeli a mani giunte, è forse lopera più gradevole di Pellegrino di Mariano, un artista senese del Quattrocento, documentato dal 1449 al 1492 e operoso come pittore, ma, soprattutto come miniatore. Artisticamente dipende da Giovanni di Paolo, il ben noto pittore tardogotico che fu attivo a lungo nella città di Siena, fino al 1482. Il dipinto, gentile e delicato, che stiamo considerando è molto importante per una particolarità che lo lega ad un altro grande artista senese, Jacopo della Quercia. Esso è infatti ispirato direttamente alla grande Madonna col Bambino in legno scolpita da Jacopo per la chiesa senese di San Martino, dove era collocata originariamente su un complesso altare di cui facevano parte altre quattro bellissime statue in legno, raffiguranti i santi Antonio Abate, Bartolomeo, Giovanni Evangelista e Giovanni Battista. Le cinque magnifiche statue sono tutte a grandezza naturale e a figura intera, mentre Pellegrino di Mariano ha riprodotto la sola Madonna col Bambino a mezza figura; ma la sua derivazione è molto precisa e inequivocabile. In questo modo, Pellegrino diventa un importante testimone non solo della grandezza e della fama di cui godeva al suo tempo Jacopo della Quercia, ma anche dellimportanza che si dava allora alla scultura in legno, più tardi considerata una produzione minore, dopo che Michelangelo nel Cinquecento e i Neoclassici tra la fine del Sette e gli inizi dellOttocento avevano consacrato il marmo come materia privilegiata per la scultura. Io ho pubblicato questo dipinto, con lattribuzione a Pellegrino di Mariano che mi sembra ormai generalmente accettata, conoscendolo soltanto da una fotografia dellIstituto Germanico di Firenze, dove era dichiarata di ubicazione ignota. Ora che lho potuto vedere dal vero, non solo confermo con profonda convinzione la proposta attributiva, ma ammiro il buono stato di conservazione del dipinto, che, con i suoi colori, ci può dare qualche indicazione anche per la cromia originaria della statua quercesca, oggi tutta dorata ma certamente dipinta in origine con vari colori: il blu tradizionale del manto della Madonna, la sua veste rossa, i capelli biondi del Bambino. Gli incarnati sono dipinti con colori naturalistici, sulla base di un uso di antica tradizione. Interessante è il fatto che il Bambino abbia una veste dorata, il che potrebbe indicare che anche nella statua di Jacopo dalla Quercia fosse trattata con la foglia doro, che più tardi, forse nel Cinquecento, è stata usata per tutte e cinque le sculture. Bibl.: C.Brandi, Giovanni di Paolo, Firenze 1947, p.101, fig. 111; G.Castagnoli Dagli ori antichi agli anni Venti. Le collezioni di Riccardo Gualino, Milano 1982, p.49, n.12; L.Bellosi Jacopo della Quercia e la scultura in terracotta in  112, ottobre 2003, pp. 2-17, fig. 3
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Scuola fiamminga, inizi sec. XVII FESTA IN GIARDINO olio su tela, cm 106x176, senza cornice
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Scuola fiamminga, inizi sec. XVII FESTA IN GIARDINO olio su tela, cm 106x176, senza cornice

Scuola fiamminga, inizi sec. XVII FESTA IN GIARDINO olio su tela, cm 106x176, senza cornice
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Camino neoclassico, in marmo bianco, fronte centrato da conchiglia e decorato a volute, montanti a lesene scannellate, cm 134x25x121, completo di alari, attrezzi e parafuoco
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Camino neoclassico, in marmo bianco, fronte centrato da conchiglia e decorato a volute, montanti a lesene scannellate, cm 134x25x121, completo di alari, attrezzi e parafuoco

Camino neoclassico, in marmo bianco, fronte centrato da conchiglia e decorato a volute, montanti a lesene scannellate, cm 134x25x121, completo di alari, attrezzi e parafuoco
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Coppia di mensole portaoggetti, seconda metà sec. XIX, in legno intagliato e dorato, piano superiore sagomato e dipinto a finto marmo, su volute fogliacee, scolpite e traforate, cm 26x16x27
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Coppia di mensole portaoggetti, seconda metà sec. XIX, in legno intagliato e dorato, piano superiore sagomato e dipinto a finto marmo, su volute fogliacee, scolpite e traforate, cm 26x16x27

Coppia di mensole portaoggetti, seconda metà sec. XIX, in legno intagliato e dorato, piano superiore sagomato e dipinto a finto marmo, su volute fogliacee, scolpite e traforate, cm 26x16x27
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Tappeto, Nain, Persia, fondo beige con grande medaglione blu al centro, cm 334x224
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Tappeto, Nain, Persia, fondo beige con grande medaglione blu al centro, cm 334x224

Tappeto, Nain, Persia, fondo beige con grande medaglione blu al centro, cm 334x224
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Scrivania, Ferrara fine sec. XIX, in stile Settecento, in noce e radica di noce, intarsiata e filettata a motivi geometrici, sportello a ribalta, scarabattolo interno con cassettini e vani a giorno, fronte mosso ad un cassetto, alte gambe sinuose su piedi a zoccolo equino stilizzato, cm 105x55x103, costruita con materiale antico
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Scrivania, Ferrara fine sec. XIX, in stile Settecento, in noce e radica di noce, intarsiata e filettata a motivi geometrici, sportello a ribalta, scarabattolo interno con cassettini e vani a giorno, fronte mosso ad un cassetto, alte gambe sinuose su piedi a zoccolo equino stilizzato, cm 105x55x103, costruita con materiale antico

Scrivania, Ferrara fine sec. XIX, in stile Settecento, in noce e radica di noce, intarsiata e filettata a motivi geometrici, sportello a ribalta, scarabattolo interno con cassettini e vani a giorno, fronte mosso ad un cassetto, alte gambe sinuose su piedi a zoccolo equino stilizzato, cm 105x55x103, costruita con materiale antico
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Grande tavolo, Veneto, prima metà sec. XVIII, in noce a patina bionda, piano rettangolare con angoli sagomati, due cassetti sui lati corti, gambe mosse su piedi a ricciolo stilizzato, cm 169x93x77, alcuni restauri al piano
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Grande tavolo, Veneto, prima metà sec. XVIII, in noce a patina bionda, piano rettangolare con angoli sagomati, due cassetti sui lati corti, gambe mosse su piedi a ricciolo stilizzato, cm 169x93x77, alcuni restauri al piano

Grande tavolo, Veneto, prima metà sec. XVIII, in noce a patina bionda, piano rettangolare con angoli sagomati, due cassetti sui lati corti, gambe mosse su piedi a ricciolo stilizzato, cm 169x93x77, alcuni restauri al piano
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Coppia di poltroncine da camera, metà sec. XIX, in noce spalliera sagomata, gambe tornite, ricoperte in cotone a righe verde oro (2)
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Coppia di poltroncine da camera, metà sec. XIX, in noce spalliera sagomata, gambe tornite, ricoperte in cotone a righe verde oro (2)

Coppia di poltroncine da camera, metà sec. XIX, in noce spalliera sagomata, gambe tornite, ricoperte in cotone a righe verde oro (2)
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Coppia di lumi da tavolo, ciascuno realizzato con vaso in legno dipinto a finta breccia di marmo verde , corpo decorato da motivo ad ovoli e finale a motivi fogliacei lumeggiati oro, sostegno in metallo dorato, completi di paralume in stoffa, alt. cm 72 (2)
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Coppia di lumi da tavolo, ciascuno realizzato con vaso in legno dipinto a finta breccia di marmo verde , corpo decorato da motivo ad ovoli e finale a motivi fogliacei lumeggiati oro, sostegno in metallo dorato, completi di paralume in stoffa, alt. cm 72 (2)

Coppia di lumi da tavolo, ciascuno realizzato con vaso in legno dipinto a finta breccia di marmo verde , corpo decorato da motivo ad ovoli e finale a motivi fogliacei lumeggiati oro, sostegno in metallo dorato, completi di paralume in stoffa, alt. cm 72 (2)
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Tappeto persiano Kirman, 1930, fondo blu decorato a fitto motivo floreale multicolore, bordura nei toni dellavorio, bordeaux e turchese, cm 334x210
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Tappeto persiano Kirman, 1930, fondo blu decorato a fitto motivo floreale multicolore, bordura nei toni dellavorio, bordeaux e turchese, cm 334x210

Tappeto persiano Kirman, 1930, fondo blu decorato a fitto motivo floreale multicolore, bordura nei toni dellavorio, bordeaux e turchese, cm 334x210
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Console, Italia Centrale, terzo quarto sec. XVIII, in noce intarsiato in radica e olivo e filettato, piano rettangolare, con angoli anteriori arrotondati a becco di civetta, pendaglina sagomata, alte gambe troncopiramidali con collarino rastremato, 33x50x80
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Console, Italia Centrale, terzo quarto sec. XVIII, in noce intarsiato in radica e olivo e filettato, piano rettangolare, con angoli anteriori arrotondati a becco di civetta, pendaglina sagomata, alte gambe troncopiramidali con collarino rastremato, 33x50x80

Console, Italia Centrale, terzo quarto sec. XVIII, in noce intarsiato in radica e olivo e filettato, piano rettangolare, con angoli anteriori arrotondati a becco di civetta, pendaglina sagomata, alte gambe troncopiramidali con collarino rastremato, 33x50x80
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Servito di piatti, manifattura Ginori, fine sec. XIX, in porcellana fondo bianco decorata a roselline, composto di sessantanove pezzi, alcune sbocconcellature, ed una zuppiera, manifattura Richard Ginori, sec. XX, in porcellana decorata in policromia a paesaggio fluviale, presa a frutto, cm 33,5x22 (70). Composizione: 1 zuppiera con coperchio; 1 salsiera;1 vassoietto; 4 vassoi ovali di due misure diverse; 2 alzate; 1 mostardiera con coperchio; 24 piatti piani; 11 scodelle; 12 piattini; 1 caffettiera; 6 tazzine da caffè con 5 piattini
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Servito di piatti, manifattura Ginori, fine sec. XIX, in porcellana fondo bianco decorata a roselline, composto di sessantanove pezzi, alcune sbocconcellature, ed una zuppiera, manifattura Richard Ginori, sec. XX, in porcellana decorata in policromia a paesaggio fluviale, presa a frutto, cm 33,5x22 (70). Composizione: 1 zuppiera con coperchio; 1 salsiera;1 vassoietto; 4 vassoi ovali di due misure diverse; 2 alzate; 1 mostardiera con coperchio; 24 piatti piani; 11 scodelle; 12 piattini; 1 caffettiera; 6 tazzine da caffè con 5 piattini

Servito di piatti, manifattura Ginori, fine sec. XIX, in porcellana fondo bianco decorata a roselline, composto di sessantanove pezzi, alcune sbocconcellature, ed una zuppiera, manifattura Richard Ginori, sec. XX, in porcellana decorata in policromia a paesaggio fluviale, presa a frutto, cm 33,5x22 (70). Composizione: 1 zuppiera con coperchio; 1 salsiera;1 vassoietto; 4 vassoi ovali di due misure diverse; 2 alzate; 1 mostardiera con coperchio; 24 piatti piani; 11 scodelle; 12 piattini; 1 caffettiera; 6 tazzine da caffè con 5 piattini
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Tappeto Keshan, Persia, fondo beige con decori vegetali nei toni del verde, rosa, azzurro e blu, cm 298x204
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Tappeto Keshan, Persia, fondo beige con decori vegetali nei toni del verde, rosa, azzurro e blu, cm 298x204

Tappeto Keshan, Persia, fondo beige con decori vegetali nei toni del verde, rosa, azzurro e blu, cm 298x204
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Centrotavola, manifattura Ginori sec. XX, in porcellana bianca, composto da quattro vaschette portafiori intercalate da quattro statuine ciascuno modellata a putti musicanti su sostegno ovoidale con piedini rocaille e gruppo centrale con tre putti musicanti su analogo sostegno, alt. cm 16 e cm 22 (9)
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Centrotavola, manifattura Ginori sec. XX, in porcellana bianca, composto da quattro vaschette portafiori intercalate da quattro statuine ciascuno modellata a putti musicanti su sostegno ovoidale con piedini rocaille e gruppo centrale con tre putti musicanti su analogo sostegno, alt. cm 16 e cm 22 (9)

Centrotavola, manifattura Ginori sec. XX, in porcellana bianca, composto da quattro vaschette portafiori intercalate da quattro statuine ciascuno modellata a putti musicanti su sostegno ovoidale con piedini rocaille e gruppo centrale con tre putti musicanti su analogo sostegno, alt. cm 16 e cm 22 (9)
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Tappeto Kesham, Persia, 1930 circa, fondo avorio con medaglione blu, cm 213x 142
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Tappeto Kesham, Persia, 1930 circa, fondo avorio con medaglione blu, cm 213x 142

Tappeto Kesham, Persia, 1930 circa, fondo avorio con medaglione blu, cm 213x 142
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Gruppo di soprammobili, manifatture di Capodimonte e Ginori, fine sec. XIX, in porcellana bianca composto di : gruppo mosca cieca modellato a giovane e giovinetta stanti su un prato con balaustro, su base circolare profilata da fascio con foglie dacanto, alt. cm 24; coppia di statuine modellate rispettivamente a giovinetto con tricorno e cesta di frutta e giovinetta con cesto di fiori, su base circolare con decoro rocaille, alt. cm 20; statuina modellata a giovinetta con cappello e cestino, su base circolare, alt. cm 22; statuina modellata a damigella con ventaglio, alt. cm 24,5; ed una conchiglia centrotavola con ramo di corallo, alt. cm 18 (6)
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Gruppo di soprammobili, manifatture di Capodimonte e Ginori, fine sec. XIX, in porcellana bianca composto di : gruppo mosca cieca modellato a giovane e giovinetta stanti su un prato con balaustro, su base circolare profilata da fascio con foglie dacanto, alt. cm 24; coppia di statuine modellate rispettivamente a giovinetto con tricorno e cesta di frutta e giovinetta con cesto di fiori, su base circolare con decoro rocaille, alt. cm 20; statuina modellata a giovinetta con cappello e cestino, su base circolare, alt. cm 22; statuina modellata a damigella con ventaglio, alt. cm 24,5; ed una conchiglia centrotavola con ramo di corallo, alt. cm 18 (6)

Gruppo di soprammobili, manifatture di Capodimonte e Ginori, fine sec. XIX, in porcellana bianca composto di : gruppo mosca cieca modellato a giovane e giovinetta stanti su un prato con balaustro, su base circolare profilata da fascio con foglie dacanto, alt. cm 24; coppia di statuine modellate rispettivamente a giovinetto con tricorno e cesta di frutta e giovinetta con cesto di fiori, su base circolare con decoro rocaille, alt. cm 20; statuina modellata a giovinetta con cappello e cestino, su base circolare, alt. cm 22; statuina modellata a damigella con ventaglio, alt. cm 24,5; ed una conchiglia centrotavola con ramo di corallo, alt. cm 18 (6)
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Vaso, Cina, fine sec. XIX, in porcellana fondo blu decorata a motivo di fiori e di frutti, corpo globulare, completo di base in legno, alt. cm 60
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Vaso, Cina, fine sec. XIX, in porcellana fondo blu decorata a motivo di fiori e di frutti, corpo globulare, completo di base in legno, alt. cm 60

Vaso, Cina, fine sec. XIX, in porcellana fondo blu decorata a motivo di fiori e di frutti, corpo globulare, completo di base in legno, alt. cm 60
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Due tavolini dappoggio, sec. XIX, in noce, piano rettangolare, un cassetto nella fascia, sostegno quadrangolare su base sagomata con quattro piedi a voluta stilizzata, cm 58x39x63; cm 48x37x65
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Due tavolini dappoggio, sec. XIX, in noce, piano rettangolare, un cassetto nella fascia, sostegno quadrangolare su base sagomata con quattro piedi a voluta stilizzata, cm 58x39x63; cm 48x37x65

Due tavolini dappoggio, sec. XIX, in noce, piano rettangolare, un cassetto nella fascia, sostegno quadrangolare su base sagomata con quattro piedi a voluta stilizzata, cm 58x39x63; cm 48x37x65
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Coppia di tavolini dappoggio, in noce a patina scura, piano ovale, un cassetto nella fascia, fusto sfaccettato e base ottagonale ed un altro simile con piano circolare, cm 50x40x66; diam. cm 51 alt. cm 62, costruiti con materiale antico
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Coppia di tavolini dappoggio, in noce a patina scura, piano ovale, un cassetto nella fascia, fusto sfaccettato e base ottagonale ed un altro simile con piano circolare, cm 50x40x66; diam. cm 51 alt. cm 62, costruiti con materiale antico

Coppia di tavolini dappoggio, in noce a patina scura, piano ovale, un cassetto nella fascia, fusto sfaccettato e base ottagonale ed un altro simile con piano circolare, cm 50x40x66; diam. cm 51 alt. cm 62, costruiti con materiale antico
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Vaso, Gambone,1960 circa, di forma cilindrica in ceramica satinata fondo bianco, lieve rastrematura al collo e sottili colature in bruno, firmato alla base, alt. cm 38,5, danni e grande anfora, Gambone, 1960 circa, corpo globulare in ceramica satinata color avorio, ampia ansa a nastro, collo con sottile colatura in bruno, alt. cm 50 (2)
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Vaso, Gambone,1960 circa, di forma cilindrica in ceramica satinata fondo bianco, lieve rastrematura al collo e sottili colature in bruno, firmato alla base, alt. cm 38,5, danni e grande anfora, Gambone, 1960 circa, corpo globulare in ceramica satinata color avorio, ampia ansa a nastro, collo con sottile colatura in bruno, alt. cm 50 (2)

Vaso, Gambone,1960 circa, di forma cilindrica in ceramica satinata fondo bianco, lieve rastrematura al collo e sottili colature in bruno, firmato alla base, alt. cm 38,5, danni e grande anfora, Gambone, 1960 circa, corpo globulare in ceramica satinata color avorio, ampia ansa a nastro, collo con sottile colatura in bruno, alt. cm 50 (2)
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Vaso e flacone con coperchio, Gambone, 1960 circa, in ceramica satinata fondo bianco e grigio effetto graniglia, alt. cm 27 e cm 19, firmati alla base Gambone 69 e Gambone Italy (2)
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Vaso e flacone con coperchio, Gambone, 1960 circa, in ceramica satinata fondo bianco e grigio effetto graniglia, alt. cm 27 e cm 19, firmati alla base Gambone 69 e Gambone Italy (2)

Vaso e flacone con coperchio, Gambone, 1960 circa, in ceramica satinata fondo bianco e grigio effetto graniglia, alt. cm 27 e cm 19, firmati alla base Gambone 69 e Gambone Italy (2)
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Scultura, Gambone,1960 circa, in ceramica satinata, di forma astratta, fondo grigio chiaro a colature nere, completa di base in legno, firmato alla base 67 Gambone, alt. cm 40
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Scultura, Gambone,1960 circa, in ceramica satinata, di forma astratta, fondo grigio chiaro a colature nere, completa di base in legno, firmato alla base 67 Gambone, alt. cm 40

Scultura, Gambone,1960 circa, in ceramica satinata, di forma astratta, fondo grigio chiaro a colature nere, completa di base in legno, firmato alla base 67 Gambone, alt. cm 40
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Tre sculture, A. Londi, (Montelupo F.no 1929-2003), in ceramica effetto bronzo, ciascuna modellata come un passerotto stilizzato, di tre misure digradanti, alt. da cm 11,5 a cm 9,5 (3)
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Tre sculture, A. Londi, (Montelupo F.no 1929-2003), in ceramica effetto bronzo, ciascuna modellata come un passerotto stilizzato, di tre misure digradanti, alt. da cm 11,5 a cm 9,5 (3)

Tre sculture, A. Londi, (Montelupo F.no 1929-2003), in ceramica effetto bronzo, ciascuna modellata come un passerotto stilizzato, di tre misure digradanti, alt. da cm 11,5 a cm 9,5 (3)
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