Arte Orientale e Reperti Archeologici

15 GIUGNO 2011

Arte Orientale e Reperti Archeologici

Asta, 0106
Firenze, Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo Albizi, 26
 
 
 

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151 - 180  di 218
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Cratere a campana apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio; modellato a tornio veloce labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso lalto; piede ad echino, con risega presso la faccia superiore Decorazione accessoria: piccola fascia risparmiata allinterno della vasca e allattacco col labbro; sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le due scene figurate meandro ad onda destrorso, inquadrato fra due sottili fasce risparmiate; sotto le anse palmetta aperta a ventaglio tra girali, allattacco delle anse trattini radiali,; le parti risparmiate sono colorite in arancio. La parte terminale esterna del piede è risparmiata Decorazione: lato A) scena dionisiaca: giovane donna gradiente a sinistra e con stephane radiata nei capelli; indossa collana, orecchini e armille ai polsi, calzari e un ampio chitone plissettato annodato in vita, sui capelli porta il kekryphalos da cui fuoriesce un ciuffo. La fanciulla sostiene una grande cista con la mano sinistra e un grappolo duva nella destra. Di fronte a lei, un giovane nudo, seduto sulla clamide con tenia fra i capelli, un lungo tirso nella mano sinistra e dei nastri ricamati nellaltra mano Lato B) scena di conversazione tra due efebi dai capelli ricciuti affrontati ed ammantati in un lungo himation da cui fuoriesce solo un braccio che si appoggia ad un lungo bastone; fra le due figure una tavoletta scrittoria con uno stilo Stato di conservazione: integro Produzione: ceramica apula a figure rosse Dimensioni: alt. cm 29; diam. bocca cm 30,5 Datazione: seconda metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, placeCityOxford 1982

Cratere a campana apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio; modellato a tornio veloce labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso lalto; piede ad echino, con risega presso la faccia superiore Decorazione accessoria: piccola fascia risparmiata allinterno della vasca e allattacco col labbro; sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le due scene figurate meandro ad onda destrorso, inquadrato fra due sottili fasce risparmiate; sotto le anse palmetta aperta a ventaglio tra girali, allattacco delle anse trattini radiali,; le parti risparmiate sono colorite in arancio. La parte terminale esterna del piede è risparmiata Decorazione: lato A) scena dionisiaca: giovane donna gradiente a sinistra e con stephane radiata nei capelli; indossa collana, orecchini e armille ai polsi, calzari e un ampio chitone plissettato annodato in vita, sui capelli porta il kekryphalos da cui fuoriesce un ciuffo. La fanciulla sostiene una grande cista con la mano sinistra e un grappolo duva nella destra. Di fronte a lei, un giovane nudo, seduto sulla clamide con tenia fra i capelli, un lungo tirso nella mano sinistra e dei nastri ricamati nellaltra mano Lato B) scena di conversazione tra due efebi dai capelli ricciuti affrontati ed ammantati in un lungo himation da cui fuoriesce solo un braccio che si appoggia ad un lungo bastone; fra le due figure una tavoletta scrittoria con uno stilo Stato di conservazione: integro Produzione: ceramica apula a figure rosse Dimensioni: alt. cm 29; diam. bocca cm 30,5 Datazione: seconda metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, placeCityOxford 1982
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Grande cratere a campana apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, suddipinture in bianco, coloritura arancio; modellato a tornio veloce Labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso lalto; piede ad echino, con risega presso la faccia superiore Decorazione accessoria: piccola fascia risparmiata allinterno della vasca e allattacco col labbro; sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le due scene figurate meandro interrotto da motivo a scacchiera inquadrato fra due sottili fasce risparmiate; allattacco delle anse falsa baccellatura; sotto le anse grande palmetta aperta a ventaglio, fra girali e volute vegetali; le parti risparmiate sono colorite in arancio Decorazione: lato A) scena di gineceo, un erote androgino, nudo e alato, gradiente verso destra con i capelli avvolti nel sakkos da cui fuoriesce un ciuffo vaporoso; il giovane indossa orecchini, collane di perle al collo, a bandoliera sul torace e sulla coscia, armille ai polsi e alle caviglie e sandali; tiene nella mano destra una situla e nella sinistra un cembalo ed una tenia. Di fronte a lui una giovane donna in movimento verso destra e retrospiciente con una grande cista ed una palla legata da nastri nella mano sinistra ed una fiaccola nella destra, anchessa riccamente adorna di armille, collane e fibule. Nel campo motivi vegetali stilizzati mostrano che la scena si svolge allaperto. Lato B) scena di conversazione tra due efebi dai capelli ricciuti affrontati ed ammantati in un lungo himation che lascia scoperta la metà del torace, entrambi appoggiati ad un bastone; fra le due figure unara decorata da nastri; nel campo una tavoletta scrittoria con lo stilo; e due coppie di halteres Stato di conservazione: integro Produzione: ceramica apula a figure rosse Dimensioni: alt. cm 32; diam. bocca cm 31 Datazione: seconda metà IV sec. a.C. Provenienza: Rodolfo Subert, Milano, Galleria Vittorio Emanuele, n. 76-78, Vendita del 26 Marzo 1923 Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, placeCityOxford 1982

Grande cratere a campana apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, suddipinture in bianco, coloritura arancio; modellato a tornio veloce Labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso lalto; piede ad echino, con risega presso la faccia superiore Decorazione accessoria: piccola fascia risparmiata allinterno della vasca e allattacco col labbro; sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le due scene figurate meandro interrotto da motivo a scacchiera inquadrato fra due sottili fasce risparmiate; allattacco delle anse falsa baccellatura; sotto le anse grande palmetta aperta a ventaglio, fra girali e volute vegetali; le parti risparmiate sono colorite in arancio Decorazione: lato A) scena di gineceo, un erote androgino, nudo e alato, gradiente verso destra con i capelli avvolti nel sakkos da cui fuoriesce un ciuffo vaporoso; il giovane indossa orecchini, collane di perle al collo, a bandoliera sul torace e sulla coscia, armille ai polsi e alle caviglie e sandali; tiene nella mano destra una situla e nella sinistra un cembalo ed una tenia. Di fronte a lui una giovane donna in movimento verso destra e retrospiciente con una grande cista ed una palla legata da nastri nella mano sinistra ed una fiaccola nella destra, anchessa riccamente adorna di armille, collane e fibule. Nel campo motivi vegetali stilizzati mostrano che la scena si svolge allaperto. Lato B) scena di conversazione tra due efebi dai capelli ricciuti affrontati ed ammantati in un lungo himation che lascia scoperta la metà del torace, entrambi appoggiati ad un bastone; fra le due figure unara decorata da nastri; nel campo una tavoletta scrittoria con lo stilo; e due coppie di halteres Stato di conservazione: integro Produzione: ceramica apula a figure rosse Dimensioni: alt. cm 32; diam. bocca cm 31 Datazione: seconda metà IV sec. a.C. Provenienza: Rodolfo Subert, Milano, Galleria Vittorio Emanuele, n. 76-78, Vendita del 26 Marzo 1923 Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, placeCityOxford 1982
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Hydria lucana a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, coloritura arancio, modellata a tornio veloce Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede campanulato, ansa posteriore a bastoncello, impostata dallorlo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso lalto ed impostate obliquamente sul ventre Decorazione accessoria: labbro verniciato; orlo decorato con chima ionico di ovoli e puntini; sul collo ramo di olivo orizzontale; sotto la scena figurata meandro continuo sinistrorso; spazio fra le anse risparmiato e colorito in arancio; piede esternamente verniciato, risparmiato sul bordo e sotto Decorazione: scena di offerta: una giovane donna gradiente a destra in atto di offrirecuna phiale che tiene nella mano destra ad un giovane seduto di fronte a lei, mentre nella sinistra impugna unoinochoe. La giovane ha una fascia che le ferma i capelli ricciuti; indossa collana, fibule e armille e porta un lungo chitone plissettato annodato in vita. Il pittore rende il movimento della giovane mostrando le pieghe aperte della veste. Di fronte a lei un giovane a torso nudo con lhymathion panneggiato sulle gambe e seduto su un tronco tagliato e solleva la mano sinistra per ricevere lofferta. La figura è resa con estrema attenzione alle caratteristiche anatomiche che sono delineate a pennellate sottili. Nel campo in alto pende una tenia ricamata. Produzione: ceramica lucana a figure rosse; vicino al pittore di Roccanova Stato di conservazione: integra Dimensioni: alt. cm 29 Datazione: metà IV sec. a.C. Provenienza: Rodolfo Subert, Milano, Galleria Vittorio Emanuele, n. 76-78, Vendita del 26 Marzo 1923 Cfr.: A. D. Trendall, Red figures Vases of South Italy and StateSicily, placeCityLondon 1989, p. 55-63, nn. 93-94

Hydria lucana a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, coloritura arancio, modellata a tornio veloce Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede campanulato, ansa posteriore a bastoncello, impostata dallorlo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso lalto ed impostate obliquamente sul ventre Decorazione accessoria: labbro verniciato; orlo decorato con chima ionico di ovoli e puntini; sul collo ramo di olivo orizzontale; sotto la scena figurata meandro continuo sinistrorso; spazio fra le anse risparmiato e colorito in arancio; piede esternamente verniciato, risparmiato sul bordo e sotto Decorazione: scena di offerta: una giovane donna gradiente a destra in atto di offrirecuna phiale che tiene nella mano destra ad un giovane seduto di fronte a lei, mentre nella sinistra impugna unoinochoe. La giovane ha una fascia che le ferma i capelli ricciuti; indossa collana, fibule e armille e porta un lungo chitone plissettato annodato in vita. Il pittore rende il movimento della giovane mostrando le pieghe aperte della veste. Di fronte a lei un giovane a torso nudo con lhymathion panneggiato sulle gambe e seduto su un tronco tagliato e solleva la mano sinistra per ricevere lofferta. La figura è resa con estrema attenzione alle caratteristiche anatomiche che sono delineate a pennellate sottili. Nel campo in alto pende una tenia ricamata. Produzione: ceramica lucana a figure rosse; vicino al pittore di Roccanova Stato di conservazione: integra Dimensioni: alt. cm 29 Datazione: metà IV sec. a.C. Provenienza: Rodolfo Subert, Milano, Galleria Vittorio Emanuele, n. 76-78, Vendita del 26 Marzo 1923 Cfr.: A. D. Trendall, Red figures Vases of South Italy and StateSicily, placeCityLondon 1989, p. 55-63, nn. 93-94
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Grande anfora apula a figure rosse Materia e tecnica: argilla camoscio, vernice nera, suddipinture in bianco, giallo e paonazzo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce Alto bocchello troncoconico rovescio, collo troncoconico a profilo concavo con anello plastico, spalla obliqua, corpo ovoide con estremità inferiore allungata, anse a nastro impostate dalla metà del collo alla spalla, piede ad echino Decorazione accessoria: le parti risparmiate sono colorite in arancio; sul labbro dalla parte esterna tralcio dolivo orizzontale in bianco, sotto il bocchello lato A) tre palmette aperte a ventaglio, profilo femminile volto a destra con kekriphalos ricamato, orecchini e collana, kyma ionico, fascia con antefisse decorate a palmetta e tralcio floreale centrato da rosetta lato B) tralcio orizzontale in nero, falsa baccellatura, kyma ionico, tralcio dedera, tralcio dolivo orizzontale; allattaccature delle anse falsa baccellatura; sotto grande palmetta doppia aperta a ventaglio fra due coppie di girali ed infiorescenze; sotto alle scene figurate meandro ad onda destrorso Decorazione: lato A) grande naò con colonne ioniche, timpano triangolare e antefisse dipinte in rosso, alto stilobate decorato da girali; allinterno interamente colorito in bianco, con i dettagli delineati in rosso, si trova un giovane uomo nudo, seduto e volto a destra che sostiene un elmo nella destra; ai lati del naos due ancelle abbigliate con ricchi chitoni plissettati; nel campo tenie e rosette Lato B) nello spazio delimitato dalle volute vegetali, campeggia una grande stele a cippo su alto basamento, decorata con palmette, volute vegetali e una tenia annodata; ai lati due fanciulle riccamente abbigliate con capelli raccolti da un kekriphalos ricamato, orecchini circolari, collana e armille che sostengono rispettivamente uno specchio ed una cista in una mano ed un cembalo nellaltra; nel campo riempitivi vegetali Produzione: ceramica apula a figure rosse Stato di conservazione: integralmente ricomposta da frammenti con ritocchi pittorici Dimensioni: alt. cm 63,2; diam. orlo cm 21 Datazione: fine IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982

Grande anfora apula a figure rosse Materia e tecnica: argilla camoscio, vernice nera, suddipinture in bianco, giallo e paonazzo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce Alto bocchello troncoconico rovescio, collo troncoconico a profilo concavo con anello plastico, spalla obliqua, corpo ovoide con estremità inferiore allungata, anse a nastro impostate dalla metà del collo alla spalla, piede ad echino Decorazione accessoria: le parti risparmiate sono colorite in arancio; sul labbro dalla parte esterna tralcio dolivo orizzontale in bianco, sotto il bocchello lato A) tre palmette aperte a ventaglio, profilo femminile volto a destra con kekriphalos ricamato, orecchini e collana, kyma ionico, fascia con antefisse decorate a palmetta e tralcio floreale centrato da rosetta lato B) tralcio orizzontale in nero, falsa baccellatura, kyma ionico, tralcio dedera, tralcio dolivo orizzontale; allattaccature delle anse falsa baccellatura; sotto grande palmetta doppia aperta a ventaglio fra due coppie di girali ed infiorescenze; sotto alle scene figurate meandro ad onda destrorso Decorazione: lato A) grande naò con colonne ioniche, timpano triangolare e antefisse dipinte in rosso, alto stilobate decorato da girali; allinterno interamente colorito in bianco, con i dettagli delineati in rosso, si trova un giovane uomo nudo, seduto e volto a destra che sostiene un elmo nella destra; ai lati del naos due ancelle abbigliate con ricchi chitoni plissettati; nel campo tenie e rosette Lato B) nello spazio delimitato dalle volute vegetali, campeggia una grande stele a cippo su alto basamento, decorata con palmette, volute vegetali e una tenia annodata; ai lati due fanciulle riccamente abbigliate con capelli raccolti da un kekriphalos ricamato, orecchini circolari, collana e armille che sostengono rispettivamente uno specchio ed una cista in una mano ed un cembalo nellaltra; nel campo riempitivi vegetali Produzione: ceramica apula a figure rosse Stato di conservazione: integralmente ricomposta da frammenti con ritocchi pittorici Dimensioni: alt. cm 63,2; diam. orlo cm 21 Datazione: fine IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982
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Grande cratere a volute apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e giallo, modellato a tornio veloce e a matrice Orlo a tesa, con labbro ripiegato e concavo, distinto dal collo mediante una risega, collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalle da un anello plastico, spalla appiattita, corpo ovoide, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; volute racchiudenti due teste femminili frontali in parte suddipinte in bianco; ai lati delle anse teste plastiche di cigno; piede campanulato da echino e scanalato al taglio Decorazione accessoria: interno della bocca verniciato, sul labbro motivo a raggiera, sotto al labbro foglie di edera cuoriformi con infiorescenze; sul collo ramo di ulivo orizzontale; sulla spalla linguette, al di sotto delle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a scacchiera; sotto alle anse due palmette sovrapposte aperte a ventaglio fra girali e volute Decorazione: lato A) sul collo un guerriero proteso verso destra, con elmo crestato in atto di coprirsi con un grande scudo circolare ed impugnare la lancia con la sinistra in lotta con un serpente maculato che si avvolge intorno ad un tronco secco. La scena raffigura, forse, Cadmo in lotta col serpente. Sul ventre si svolge una scena particolarmente complessa raffigurata allinterno di una sorta di grotta; al centro si trova un personaggio maschile barbato vestito allorientale con scarpe e pantaloni inginocchiato verso destra che viene afferrato da un guerriero nudo con la clamide annodata intorno al collo ed armato di una corta spada nella mano destra. Il giovane sembra in atto di uccidere luomo inginocchiato e rivolge lo sguardo ad un altro giovane che sembra appoggiarsi alla roccia per assistere alla scena. Sulla destra un altro giovane uomo nudo con la clamide che gli svolazza dietro le spalle e tiene con entrambe le mani una lunga lancia, rivolgendosi ad una donna con i capelli corti scompigliati in fuga verso sinistra. Dalla parete della grotta pende una pelle di pantera. La scena raffigura probabilmente il supplizio di Dirce: allinterno di una grotta Anione e Zeto stanno per uccidere Lico, marito di Dirce, assiste alla scena la loro madre Antiope nipote di Lico, che era stata trattata come una prigioniera da Dirce; la corta chioma della donna potrebbe costituire lallusione allo stato di sudditanza che verrà riscattata dai due figli mediante luccisione di Lico, prima e di Dirce, poi. Nella figura che dallesterno della grotta osserva il supplizio va identificato Ermes che interviene come deus ex machina, infatti la scena raffigurata sembra essere tratta dallAntiope di Euripide ambientata nella grotta di Eleuthera in Attica Lato B) sul collo una Nereide seduta sulla schiena di un grande ippocampo con la testa rivolta verso destra. Sul ventre si trova un piccolo tempietto ionico con timpano decorato da antefisse e acroteri; al suo interno si trova Persefone stante e rivolta a sinistra, che tiene con ambedue le mani una rande fiaccola a croce; alla sua sinistra è raffigurato Ade seduto su un klismos, che regge nella mano sinistra un lungo scettro oggi quasi completamente evanide. Il dio raffigurato rivolto verso la consorte, a torso nudo con la clamide panneggiata sulle gambe, ai lati del tempietto due figure maschili, a sinistra appoggiato ad un tronco un uomo barbato appoggiato ad un tronco. Dalla parte opposta un giovane che sembra quasi uscire dallinfiorescenza, vestito con una lunga tunica plissettata con collana e armille. La scena raffigura il mondo infero con i suoi sovrani Produzione: ceramica apula a figure rosse, vicino al pittore di Dirce Stato di conservazione: integralmente ricomposto da frammenti con piccole integrazioni Dimensioni: alt. cm 63, diam. bocca cm 27,5 Datazione: seconda metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, Red-figured Vases of South Italy and StateSicily, placeCityLondon 1989, pp. 54, fig. 61

Grande cratere a volute apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e giallo, modellato a tornio veloce e a matrice Orlo a tesa, con labbro ripiegato e concavo, distinto dal collo mediante una risega, collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalle da un anello plastico, spalla appiattita, corpo ovoide, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; volute racchiudenti due teste femminili frontali in parte suddipinte in bianco; ai lati delle anse teste plastiche di cigno; piede campanulato da echino e scanalato al taglio Decorazione accessoria: interno della bocca verniciato, sul labbro motivo a raggiera, sotto al labbro foglie di edera cuoriformi con infiorescenze; sul collo ramo di ulivo orizzontale; sulla spalla linguette, al di sotto delle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a scacchiera; sotto alle anse due palmette sovrapposte aperte a ventaglio fra girali e volute Decorazione: lato A) sul collo un guerriero proteso verso destra, con elmo crestato in atto di coprirsi con un grande scudo circolare ed impugnare la lancia con la sinistra in lotta con un serpente maculato che si avvolge intorno ad un tronco secco. La scena raffigura, forse, Cadmo in lotta col serpente. Sul ventre si svolge una scena particolarmente complessa raffigurata allinterno di una sorta di grotta; al centro si trova un personaggio maschile barbato vestito allorientale con scarpe e pantaloni inginocchiato verso destra che viene afferrato da un guerriero nudo con la clamide annodata intorno al collo ed armato di una corta spada nella mano destra. Il giovane sembra in atto di uccidere luomo inginocchiato e rivolge lo sguardo ad un altro giovane che sembra appoggiarsi alla roccia per assistere alla scena. Sulla destra un altro giovane uomo nudo con la clamide che gli svolazza dietro le spalle e tiene con entrambe le mani una lunga lancia, rivolgendosi ad una donna con i capelli corti scompigliati in fuga verso sinistra. Dalla parete della grotta pende una pelle di pantera. La scena raffigura probabilmente il supplizio di Dirce: allinterno di una grotta Anione e Zeto stanno per uccidere Lico, marito di Dirce, assiste alla scena la loro madre Antiope nipote di Lico, che era stata trattata come una prigioniera da Dirce; la corta chioma della donna potrebbe costituire lallusione allo stato di sudditanza che verrà riscattata dai due figli mediante luccisione di Lico, prima e di Dirce, poi. Nella figura che dallesterno della grotta osserva il supplizio va identificato Ermes che interviene come deus ex machina, infatti la scena raffigurata sembra essere tratta dallAntiope di Euripide ambientata nella grotta di Eleuthera in Attica Lato B) sul collo una Nereide seduta sulla schiena di un grande ippocampo con la testa rivolta verso destra. Sul ventre si trova un piccolo tempietto ionico con timpano decorato da antefisse e acroteri; al suo interno si trova Persefone stante e rivolta a sinistra, che tiene con ambedue le mani una rande fiaccola a croce; alla sua sinistra è raffigurato Ade seduto su un klismos, che regge nella mano sinistra un lungo scettro oggi quasi completamente evanide. Il dio raffigurato rivolto verso la consorte, a torso nudo con la clamide panneggiata sulle gambe, ai lati del tempietto due figure maschili, a sinistra appoggiato ad un tronco un uomo barbato appoggiato ad un tronco. Dalla parte opposta un giovane che sembra quasi uscire dallinfiorescenza, vestito con una lunga tunica plissettata con collana e armille. La scena raffigura il mondo infero con i suoi sovrani Produzione: ceramica apula a figure rosse, vicino al pittore di Dirce Stato di conservazione: integralmente ricomposto da frammenti con piccole integrazioni Dimensioni: alt. cm 63, diam. bocca cm 27,5 Datazione: seconda metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, Red-figured Vases of South Italy and StateSicily, placeCityLondon 1989, pp. 54, fig. 61
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Anfora attica a collo distinto Materia e tecnica: argilla figulina arancio; vernice nera lucente; suddipinture in bianco e paonazzo; dettagli resi a graffito Neck-amphora con bocca ad echino rovescio, distinto, collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalla da un collarino in rilievo, spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede ad echino, anse a nastro costolate impostate verticalmente sul collo e sulla spalla Decorazione accessoria: orlo, anse e piede esternamente verniciati, sul collo catena di palmette a cinque lobi contrapposte e concatenate, alternate con fiori di loto stilizzati, concatenati e contrapposti; sulla spalla allattacco col collo linguette radiali stilizzate, sotto la scena figurata filetto a vernice che rende il piano di appoggio delle scene, quindi motivo a meandro continuo sinistrorso e catena di boccioli di fiori di loto ascendenti, allattacco col piede motivo a raggiera. Sotto le anse intreccio di quattro viticci, ciascuno desinente in due doppie spirali divergenti, da cui sorgono palmette a cinque foglie, al centro dellintreccio fiore di loto volto verso il basso e due orizzontali più piccoli Decorazione: lato A) Eracle gradiente a destra con leonté sulla testa, spada nella mano sinistra, faretra che gli pende dalle spalle in atto di afferrare con la destra per una zampa un cinghiale dentro un pithos. Leroe è chiaramente identificato dalliscrizione Herakles kalò ed è vivacemente disegnato con particolare attenzione alla muscolatura e alla pelle del leone la cui criniera e pelame sono resi mediante piccole incisioni; nel campo rami con foglie stilizzate ridotte a puntini lato B) due cavalieri volti a sinistra armati di doppia lancia, fra le zampe dei cavalli un cane retrospicente in bianco; i due giovani portano una tenia nei capelli ed indossano corti chitoni ricamati. Iscritta Ogthagora kalò. Il pittore esegue magistralmente le figure dei due animali apparentemente prestando maggior attenzione ad essi rispetto alle figure umane Produzione: ceramica attica a figure nere, cerchia del Pittore di Antimenes Stato di conservazione: ricomposta ed integrata, scheggiature ed abrasioni Dimensioni: alt. cm 26,5; diam. bocca cm 10,6 Datazione: 530-500 a.C. Cfr.: J. Boardman Vasi Ateniesi a figure nere Milano 1992, pp 115-116, nn 186-194 Dichiarata di eccezionale interesse archeologico con D. M. del 27 gennaio 2010

Anfora attica a collo distinto Materia e tecnica: argilla figulina arancio; vernice nera lucente; suddipinture in bianco e paonazzo; dettagli resi a graffito Neck-amphora con bocca ad echino rovescio, distinto, collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalla da un collarino in rilievo, spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede ad echino, anse a nastro costolate impostate verticalmente sul collo e sulla spalla Decorazione accessoria: orlo, anse e piede esternamente verniciati, sul collo catena di palmette a cinque lobi contrapposte e concatenate, alternate con fiori di loto stilizzati, concatenati e contrapposti; sulla spalla allattacco col collo linguette radiali stilizzate, sotto la scena figurata filetto a vernice che rende il piano di appoggio delle scene, quindi motivo a meandro continuo sinistrorso e catena di boccioli di fiori di loto ascendenti, allattacco col piede motivo a raggiera. Sotto le anse intreccio di quattro viticci, ciascuno desinente in due doppie spirali divergenti, da cui sorgono palmette a cinque foglie, al centro dellintreccio fiore di loto volto verso il basso e due orizzontali più piccoli Decorazione: lato A) Eracle gradiente a destra con leonté sulla testa, spada nella mano sinistra, faretra che gli pende dalle spalle in atto di afferrare con la destra per una zampa un cinghiale dentro un pithos. Leroe è chiaramente identificato dalliscrizione Herakles kalò ed è vivacemente disegnato con particolare attenzione alla muscolatura e alla pelle del leone la cui criniera e pelame sono resi mediante piccole incisioni; nel campo rami con foglie stilizzate ridotte a puntini lato B) due cavalieri volti a sinistra armati di doppia lancia, fra le zampe dei cavalli un cane retrospicente in bianco; i due giovani portano una tenia nei capelli ed indossano corti chitoni ricamati. Iscritta Ogthagora kalò. Il pittore esegue magistralmente le figure dei due animali apparentemente prestando maggior attenzione ad essi rispetto alle figure umane Produzione: ceramica attica a figure nere, cerchia del Pittore di Antimenes Stato di conservazione: ricomposta ed integrata, scheggiature ed abrasioni Dimensioni: alt. cm 26,5; diam. bocca cm 10,6 Datazione: 530-500 a.C. Cfr.: J. Boardman Vasi Ateniesi a figure nere Milano 1992, pp 115-116, nn 186-194 Dichiarata di eccezionale interesse archeologico con D. M. del 27 gennaio 2010
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Collezione di centonove (109) reperti dichiarati di eccezionale interesse archeologico con D.M. 10/04/1999 La Collezione, formatasi seguendo il gusto personale del proprietario, comprende centonove reperti. Interessante è la presenza di un cospicuo numero di vasi attici sia a figure nere che rosse che comprende due anfore a collo distinto, una bella kylix di grandi dimensioni ed una lip-cup del gruppo dei Piccoli Maestri con un satiro ed una menade in corsa; segue per importanza il nucleo degli oggetti etruschi che partendo da una rara olla villanoviana di produzione vulcente si concentra particolarmente nel ricco campionario di buccheri di ottima qualità Infine anche la Magna Grecia è discretamente rappresentata con produzioni di ceramica di Gnathia e frammenti di piccole terracotte votive. Chiude la collezione un piccolo gruppo di bronzi con una raffinata fibula a disco villanoviana e uno specchio decorato con i Dioscuri affrontati.  15.000/18.000 Ceramica Villanoviana Grande olla costolata biansata Materia e tecnica: impasto bruno, ingubbiato rossiccio e lucidato a stecca, modellata a tornio lento Olla con ampio orlo a tesa, collo cilindrico distinto, corpo ovoide, piede a tromba; anse a bastoncello impostate obliquamente sulla massima espansione del corpo Decorazione: sul labbro serie di solcature parallele, alla base del collo anello plastico, ventre decorato da una serie di costolature arcuate e centrato da unapofisi cornuta, dalla cui base si diparte unulteriore costolatura, piede a tromba Produzione: Etruria, probabilmente Vulci Stato di conservazione: labbro scheggiato, integrazioni sul piede Dimensioni: alt. cm. 39,5 diam. bocca cm. 21,2 Datazione: prima metà VII sec. a. C. Due kantharoi carenati Materia e tecnica: impasto nero lucidato a stecca, decorazione ad impressione, modellati a tornio lento Orlo leggermente estroflesso, collo cilindrico distinto, corpo carenato, fondo piatto, anse a nastro sormontanti, impostate dallorlo alla carena Decorazione: motivo a falsa cordicella alla base del collo e sulle anse, due protuberanze verticali sulla carena separate da una bugna con falsa cordicella Produzione: Etruria, Bisenzio Stato di conservazione: scheggiati e in parte integrati Dimensioni: alt. cm. 7,1, cm 6; diam. bocca cm. 9,5, cm 12,2 Datazione: fine VIII, inizi VII sec. a. C. Ciotola su alto piede Materia e tecnica: impasto bruno lucidato a stecca, modellata a tornio lento Labbro rientrante, vasca carenata, piede a tromba, ansa a bastoncello impostata orizzontalmente sulla carena Produzione: Etruria centro-meridionale Stato di conservazione: scheggiature, piede ricomposto Dimensioni: alt. cm. 14; diam. bocca cm 22,8 Datazione: fine VIII, inizi VII sec. a. C. Quattoridici fuseruole Materia e tecnica: impasto bruno modellate a mano Fuseruole di forma conica o biconica decorate ad impressione con motivi geometrici Produzione: Etruria centro-meridionale Stato di conservazione: scheggiature, piede ricomposto Dimensioni: alt. da cm 3,8 a cm 2,2 Datazione: VII-VI sec. a. C. Buccheri Quindici vasi in bucchero Materia e tecnica: bucchero nero lucidato a stecca, decorazione ad incisione, modellati a tornio veloce Unolpe, con collo a profilo concavo, corpo ovoide e piede ad anello; cinque oinochoai a bocca trilobata, collo cilindrico svasato in alto, corpo ovoide e globulare, basso piede troncoconico, ansa a nastro impostata sul labbro e sulla spalla; quattro kantharoi con alto labbro verticale, anse a nastro e piede a tromba; quattro kyathoi con labbro distinto, vasca troncoconica o a profilo convesso, pide a tromba, anse a nastro ed una decorazione plastica di ansa modellata a paperella Decorazione: ad incisione, falsa cordicella e ventaglietti Produzione: Etruria centro-meridionale Stato di conservazione: ricomposti da frammenti Dimensioni: alt. da cm 29,7 a cm 4 Datazione: metà VII- metà VI sec. a.C. Raro braciere ceretano Materia e tecnica: impasto rossiccio, ingubbiatura rossa, decorato a stampo e modellato a tornio lento Labbro a tesa, vasca troncoconica,fondo piatto, alto piede troncoconico, sulla parete interna e sul labbro un fregio a cilindretto con bordo di ovoli con ippocampo e tritone affrontati, cerva, leone e sfinge Produzione: Etruria, Cerveteri

Collezione di centonove (109) reperti dichiarati di eccezionale interesse archeologico con D.M. 10/04/1999 La Collezione, formatasi seguendo il gusto personale del proprietario, comprende centonove reperti. Interessante è la presenza di un cospicuo numero di vasi attici sia a figure nere che rosse che comprende due anfore a collo distinto, una bella kylix di grandi dimensioni ed una lip-cup del gruppo dei Piccoli Maestri con un satiro ed una menade in corsa; segue per importanza il nucleo degli oggetti etruschi che partendo da una rara olla villanoviana di produzione vulcente si concentra particolarmente nel ricco campionario di buccheri di ottima qualità Infine anche la Magna Grecia è discretamente rappresentata con produzioni di ceramica di Gnathia e frammenti di piccole terracotte votive. Chiude la collezione un piccolo gruppo di bronzi con una raffinata fibula a disco villanoviana e uno specchio decorato con i Dioscuri affrontati.  15.000/18.000 Ceramica Villanoviana Grande olla costolata biansata Materia e tecnica: impasto bruno, ingubbiato rossiccio e lucidato a stecca, modellata a tornio lento Olla con ampio orlo a tesa, collo cilindrico distinto, corpo ovoide, piede a tromba; anse a bastoncello impostate obliquamente sulla massima espansione del corpo Decorazione: sul labbro serie di solcature parallele, alla base del collo anello plastico, ventre decorato da una serie di costolature arcuate e centrato da unapofisi cornuta, dalla cui base si diparte unulteriore costolatura, piede a tromba Produzione: Etruria, probabilmente Vulci Stato di conservazione: labbro scheggiato, integrazioni sul piede Dimensioni: alt. cm. 39,5 diam. bocca cm. 21,2 Datazione: prima metà VII sec. a. C. Due kantharoi carenati Materia e tecnica: impasto nero lucidato a stecca, decorazione ad impressione, modellati a tornio lento Orlo leggermente estroflesso, collo cilindrico distinto, corpo carenato, fondo piatto, anse a nastro sormontanti, impostate dallorlo alla carena Decorazione: motivo a falsa cordicella alla base del collo e sulle anse, due protuberanze verticali sulla carena separate da una bugna con falsa cordicella Produzione: Etruria, Bisenzio Stato di conservazione: scheggiati e in parte integrati Dimensioni: alt. cm. 7,1, cm 6; diam. bocca cm. 9,5, cm 12,2 Datazione: fine VIII, inizi VII sec. a. C. Ciotola su alto piede Materia e tecnica: impasto bruno lucidato a stecca, modellata a tornio lento Labbro rientrante, vasca carenata, piede a tromba, ansa a bastoncello impostata orizzontalmente sulla carena Produzione: Etruria centro-meridionale Stato di conservazione: scheggiature, piede ricomposto Dimensioni: alt. cm. 14; diam. bocca cm 22,8 Datazione: fine VIII, inizi VII sec. a. C. Quattoridici fuseruole Materia e tecnica: impasto bruno modellate a mano Fuseruole di forma conica o biconica decorate ad impressione con motivi geometrici Produzione: Etruria centro-meridionale Stato di conservazione: scheggiature, piede ricomposto Dimensioni: alt. da cm 3,8 a cm 2,2 Datazione: VII-VI sec. a. C. Buccheri Quindici vasi in bucchero Materia e tecnica: bucchero nero lucidato a stecca, decorazione ad incisione, modellati a tornio veloce Unolpe, con collo a profilo concavo, corpo ovoide e piede ad anello; cinque oinochoai a bocca trilobata, collo cilindrico svasato in alto, corpo ovoide e globulare, basso piede troncoconico, ansa a nastro impostata sul labbro e sulla spalla; quattro kantharoi con alto labbro verticale, anse a nastro e piede a tromba; quattro kyathoi con labbro distinto, vasca troncoconica o a profilo convesso, pide a tromba, anse a nastro ed una decorazione plastica di ansa modellata a paperella Decorazione: ad incisione, falsa cordicella e ventaglietti Produzione: Etruria centro-meridionale Stato di conservazione: ricomposti da frammenti Dimensioni: alt. da cm 29,7 a cm 4 Datazione: metà VII- metà VI sec. a.C. Raro braciere ceretano Materia e tecnica: impasto rossiccio, ingubbiatura rossa, decorato a stampo e modellato a tornio lento Labbro a tesa, vasca troncoconica,fondo piatto, alto piede troncoconico, sulla parete interna e sul labbro un fregio a cilindretto con bordo di ovoli con ippocampo e tritone affrontati, cerva, leone e sfinge Produzione: Etruria, Cerveteri
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