Mobili arredi ed oggetti d'Arte

Mobili arredi ed oggetti d'Arte
11 OTTOBRE 2011
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11 OTTOBRE 2011

Mobili arredi ed oggetti d'Arte

Asta, 0104
Firenze, Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo Albizi, 26
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121 - 150  di 332
Scuola romana, sec. XVIII VERGINE DEL ROSARIO TRA SANTA CATERINA E SAN DOMENICO olio su metallo, cm 24,5x20,5
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Scuola romana, sec. XVIII VERGINE DEL ROSARIO TRA SANTA CATERINA E SAN DOMENICO olio su metallo, cm 24,5x20,5

Scuola romana, sec. XVIII VERGINE DEL ROSARIO TRA SANTA CATERINA E SAN DOMENICO olio su metallo, cm 24,5x20,5
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Seguace di Federico Barocci, fine sec. XVII NOLI ME TANGERE olio su rame, cm 25,5x19,5
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Seguace di Federico Barocci, fine sec. XVII NOLI ME TANGERE olio su rame, cm 25,5x19,5

Seguace di Federico Barocci, fine sec. XVII NOLI ME TANGERE olio su rame, cm 25,5x19,5
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Scuola romana, sec. XVII IMMACOLATA CONCEZIONE TRA ANGELI E DUE SANTI olio su tela centinata, cm 81x128 studio preparatorio per una lunetta sul retro: etichetta con iscrizione Boutourline e bollo in ceralacca
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Scuola romana, sec. XVII IMMACOLATA CONCEZIONE TRA ANGELI E DUE SANTI olio su tela centinata, cm 81x128 studio preparatorio per una lunetta sul retro: etichetta con iscrizione Boutourline e bollo in ceralacca

Scuola romana, sec. XVII IMMACOLATA CONCEZIONE TRA ANGELI E DUE SANTI olio su tela centinata, cm 81x128 studio preparatorio per una lunetta sul retro: etichetta con iscrizione Boutourline e bollo in ceralacca
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Cerchia di Mario Nuzzi detto Mario dei Fiori, sec. XVII COMPOSIZIONI FLOREALI ENTRO VASO SBALZATO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 74,5x59 ciascuno (2) sul retro: etichette con iscrizione Nora Antinori/ Eredità Corsini
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Cerchia di Mario Nuzzi detto Mario dei Fiori, sec. XVII COMPOSIZIONI FLOREALI ENTRO VASO SBALZATO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 74,5x59 ciascuno (2) sul retro: etichette con iscrizione Nora Antinori/ Eredità Corsini

Cerchia di Mario Nuzzi detto Mario dei Fiori, sec. XVII COMPOSIZIONI FLOREALI ENTRO VASO SBALZATO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 74,5x59 ciascuno (2) sul retro: etichette con iscrizione Nora Antinori/ Eredità Corsini
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Bartolomeo Bimbi (Settignano 1648 Firenze 1730) NATURA MORTA CON MELE, SUSINE, CILIEGIE, PESCHE, CEDRI, CARCIOFI E UN VOLATILE SU FONDO DI PAESAGGIO olio su tela, cm 76,5x100,5 Lopera è corredata da parere scritto di Alberto Cottino, Torino, 20 luglio 2011 Sotto un cielo ancora luminoso, solcato da lievi nuvole rischiarate dagli ultimi bagliori del crepuscolo, un uccello vola radente su numerosi frutti (susine, nespole, mele tagliate e intere, cedri grandi e piccoli, pesche, noci, ciliegie), disposti a piccoli gruppi sul terreno reso con un sapiente controluce su cui risaltano i caldi colori della frutta. Il pittore si sofferma con meticolosa attenzione, quasi illusionistica, sulla buccia screziata delle susine, gonfie di polpa succosa, su quella spessa, carnosa e aggrumata dei cedri in primo piano, resi con vibranti coaguli di materia pittorica, e così vicini che sembra quasi di poterli facilmente afferrare, così come su quella setosa e vellutata delle pesche, su cui si posa morbida e carezzevole lultima luce del meriggio ormai quasi trascorso, che crea anche improvvisi lampi sui bordi delle foglie e sul carciofo. Lattenta analisi del pittore giunge anche a sottolineare l ingrigire della polpa della mela tagliata a causa dellesposizione prolungata allaria aperta. E un dipinto di qualità altissima, silente e contemplativo, stillante di naturalismo intenso e affettuoso che oscilla tra laccurata osservazione botanica e il senso tutto barocco per la decorazione. Tali caratteristiche tipologiche, stilistiche e qualitative permettono di ascrivere, a mio parere, lopera al pittore fiorentino Bartolomeo Bimbi, al cui catalogo dunque costituisce unimportante e particolarmente rappresentativa acquisizione. Lopera qui studiata ben si apparenta ad una serie di tele di varie misure eseguite per il Gran Principe Ferdinando de Medici raffiguranti sottoboschi o giardini con frutta e uccelli, databili probabilmente agli ultimi anni del Seicento oggi conservati presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano (se ne vedano lanalisi e lillustrazione in R. Spinelli, in Villa Medicea di Poggio a Caiano. Museo della Natura Morta. Catalogo dei dipinti, a cura di S. Casciu, Firenze 2009, schede nn. 13-14 pp. 62-67), che presentano composizioni vicinissime sia nel taglio che negli orientamenti formali. Semmai il quadro qui studiato risulta ancora più affascinante rispetto a quelli in quanto la tonalità più chiara del cielo attenua i contrasti luminosi, permettendo una migliore lettura dei singoli frutti e del contesto ambientale e ammorbidendo lintera composizione. In questi ultimi ritornano le medesime impaginazioni e soluzioni formali qui visibili, con uccelli svolazzanti sui frutti sparsi a terra in piccoli gruppi, che mostrano le stesse caratteristiche morfologiche, tra cui spiccano i tipici cedri bitorzoluti. Questi facevano parte delle meraviglie dei giardini medicei, e Bimbi li riproduce anche in immense e memorabili tele (le celebri spalliere, che comprendevano tutte le specie di agrumi visibili nelle ville toscane, conservate anchesse a Poggio a Caiano ma in origine ubicate nel casino della Topaia), che dobbiamo considerare tra i capolavori assoluti della natura morta europea. Come giustamente osserva Spinelli (ibid., p.110), linteresse della famiglia granducale per questo tipo di coltivazioni non era certo nuovo, e aveva trovato nel corso del Seicento fonti i ispirazione e di sviluppo grazie alle pubblicazioni del ferrari, agli scritti del Redi, archiatra di Cosimo III, del Micheli, botanico di corte ( alla passione i Cosimo Guiducci segretario granducale- che avevano portato, in concerto con labilità dei Giardinieri medicei, la scienza citografica toscana a livelli incomparabili nellItalia del tempo. Così è anche per le susine, immortalate in ogni possibile variante in una grande tela destinata anchessa alla Topaia e oggi nel nuovo Museo della Natura Morta (R. Spinelli, ibid., n. 19, pp 76-77), perfettamente confrontabili, dal punto di vista pittorico, con quelle qui riprodotte. Per lo schiarimento della gamma cromatica rispetto alle tele per Ferdinando de Medici citate in precedenza, ritengo che lopera possa datarsi ad un momento successivo della maturità del pittore, probabilmente intorno al primo decennio del Settecento.
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Bartolomeo Bimbi (Settignano 1648 Firenze 1730) NATURA MORTA CON MELE, SUSINE, CILIEGIE, PESCHE, CEDRI, CARCIOFI E UN VOLATILE SU FONDO DI PAESAGGIO olio su tela, cm 76,5x100,5 Lopera è corredata da parere scritto di Alberto Cottino, Torino, 20 luglio 2011 Sotto un cielo ancora luminoso, solcato da lievi nuvole rischiarate dagli ultimi bagliori del crepuscolo, un uccello vola radente su numerosi frutti (susine, nespole, mele tagliate e intere, cedri grandi e piccoli, pesche, noci, ciliegie), disposti a piccoli gruppi sul terreno reso con un sapiente controluce su cui risaltano i caldi colori della frutta. Il pittore si sofferma con meticolosa attenzione, quasi illusionistica, sulla buccia screziata delle susine, gonfie di polpa succosa, su quella spessa, carnosa e aggrumata dei cedri in primo piano, resi con vibranti coaguli di materia pittorica, e così vicini che sembra quasi di poterli facilmente afferrare, così come su quella setosa e vellutata delle pesche, su cui si posa morbida e carezzevole lultima luce del meriggio ormai quasi trascorso, che crea anche improvvisi lampi sui bordi delle foglie e sul carciofo. Lattenta analisi del pittore giunge anche a sottolineare l ingrigire della polpa della mela tagliata a causa dellesposizione prolungata allaria aperta. E un dipinto di qualità altissima, silente e contemplativo, stillante di naturalismo intenso e affettuoso che oscilla tra laccurata osservazione botanica e il senso tutto barocco per la decorazione. Tali caratteristiche tipologiche, stilistiche e qualitative permettono di ascrivere, a mio parere, lopera al pittore fiorentino Bartolomeo Bimbi, al cui catalogo dunque costituisce unimportante e particolarmente rappresentativa acquisizione. Lopera qui studiata ben si apparenta ad una serie di tele di varie misure eseguite per il Gran Principe Ferdinando de Medici raffiguranti sottoboschi o giardini con frutta e uccelli, databili probabilmente agli ultimi anni del Seicento oggi conservati presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano (se ne vedano lanalisi e lillustrazione in R. Spinelli, in Villa Medicea di Poggio a Caiano. Museo della Natura Morta. Catalogo dei dipinti, a cura di S. Casciu, Firenze 2009, schede nn. 13-14 pp. 62-67), che presentano composizioni vicinissime sia nel taglio che negli orientamenti formali. Semmai il quadro qui studiato risulta ancora più affascinante rispetto a quelli in quanto la tonalità più chiara del cielo attenua i contrasti luminosi, permettendo una migliore lettura dei singoli frutti e del contesto ambientale e ammorbidendo lintera composizione. In questi ultimi ritornano le medesime impaginazioni e soluzioni formali qui visibili, con uccelli svolazzanti sui frutti sparsi a terra in piccoli gruppi, che mostrano le stesse caratteristiche morfologiche, tra cui spiccano i tipici cedri bitorzoluti. Questi facevano parte delle meraviglie dei giardini medicei, e Bimbi li riproduce anche in immense e memorabili tele (le celebri spalliere, che comprendevano tutte le specie di agrumi visibili nelle ville toscane, conservate anchesse a Poggio a Caiano ma in origine ubicate nel casino della Topaia), che dobbiamo considerare tra i capolavori assoluti della natura morta europea. Come giustamente osserva Spinelli (ibid., p.110), linteresse della famiglia granducale per questo tipo di coltivazioni non era certo nuovo, e aveva trovato nel corso del Seicento fonti i ispirazione e di sviluppo grazie alle pubblicazioni del ferrari, agli scritti del Redi, archiatra di Cosimo III, del Micheli, botanico di corte ( alla passione i Cosimo Guiducci segretario granducale- che avevano portato, in concerto con labilità dei Giardinieri medicei, la scienza citografica toscana a livelli incomparabili nellItalia del tempo. Così è anche per le susine, immortalate in ogni possibile variante in una grande tela destinata anchessa alla Topaia e oggi nel nuovo Museo della Natura Morta (R. Spinelli, ibid., n. 19, pp 76-77), perfettamente confrontabili, dal punto di vista pittorico, con quelle qui riprodotte. Per lo schiarimento della gamma cromatica rispetto alle tele per Ferdinando de Medici citate in precedenza, ritengo che lopera possa datarsi ad un momento successivo della maturità del pittore, probabilmente intorno al primo decennio del Settecento.

Bartolomeo Bimbi (Settignano 1648 Firenze 1730) NATURA MORTA CON MELE, SUSINE, CILIEGIE, PESCHE, CEDRI, CARCIOFI E UN VOLATILE SU FONDO DI PAESAGGIO olio su tela, cm 76,5x100,5 Lopera è corredata da parere scritto di Alberto Cottino, Torino, 20 luglio 2011 Sotto un cielo ancora luminoso, solcato da lievi nuvole rischiarate dagli ultimi bagliori del crepuscolo, un uccello vola radente su numerosi frutti (susine, nespole, mele tagliate e intere, cedri grandi e piccoli, pesche, noci, ciliegie), disposti a piccoli gruppi sul terreno reso con un sapiente controluce su cui risaltano i caldi colori della frutta. Il pittore si sofferma con meticolosa attenzione, quasi illusionistica, sulla buccia screziata delle susine, gonfie di polpa succosa, su quella spessa, carnosa e aggrumata dei cedri in primo piano, resi con vibranti coaguli di materia pittorica, e così vicini che sembra quasi di poterli facilmente afferrare, così come su quella setosa e vellutata delle pesche, su cui si posa morbida e carezzevole lultima luce del meriggio ormai quasi trascorso, che crea anche improvvisi lampi sui bordi delle foglie e sul carciofo. Lattenta analisi del pittore giunge anche a sottolineare l ingrigire della polpa della mela tagliata a causa dellesposizione prolungata allaria aperta. E un dipinto di qualità altissima, silente e contemplativo, stillante di naturalismo intenso e affettuoso che oscilla tra laccurata osservazione botanica e il senso tutto barocco per la decorazione. Tali caratteristiche tipologiche, stilistiche e qualitative permettono di ascrivere, a mio parere, lopera al pittore fiorentino Bartolomeo Bimbi, al cui catalogo dunque costituisce unimportante e particolarmente rappresentativa acquisizione. Lopera qui studiata ben si apparenta ad una serie di tele di varie misure eseguite per il Gran Principe Ferdinando de Medici raffiguranti sottoboschi o giardini con frutta e uccelli, databili probabilmente agli ultimi anni del Seicento oggi conservati presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano (se ne vedano lanalisi e lillustrazione in R. Spinelli, in Villa Medicea di Poggio a Caiano. Museo della Natura Morta. Catalogo dei dipinti, a cura di S. Casciu, Firenze 2009, schede nn. 13-14 pp. 62-67), che presentano composizioni vicinissime sia nel taglio che negli orientamenti formali. Semmai il quadro qui studiato risulta ancora più affascinante rispetto a quelli in quanto la tonalità più chiara del cielo attenua i contrasti luminosi, permettendo una migliore lettura dei singoli frutti e del contesto ambientale e ammorbidendo lintera composizione. In questi ultimi ritornano le medesime impaginazioni e soluzioni formali qui visibili, con uccelli svolazzanti sui frutti sparsi a terra in piccoli gruppi, che mostrano le stesse caratteristiche morfologiche, tra cui spiccano i tipici cedri bitorzoluti. Questi facevano parte delle meraviglie dei giardini medicei, e Bimbi li riproduce anche in immense e memorabili tele (le celebri spalliere, che comprendevano tutte le specie di agrumi visibili nelle ville toscane, conservate anchesse a Poggio a Caiano ma in origine ubicate nel casino della Topaia), che dobbiamo considerare tra i capolavori assoluti della natura morta europea. Come giustamente osserva Spinelli (ibid., p.110), linteresse della famiglia granducale per questo tipo di coltivazioni non era certo nuovo, e aveva trovato nel corso del Seicento fonti i ispirazione e di sviluppo grazie alle pubblicazioni del ferrari, agli scritti del Redi, archiatra di Cosimo III, del Micheli, botanico di corte ( alla passione i Cosimo Guiducci segretario granducale- che avevano portato, in concerto con labilità dei Giardinieri medicei, la scienza citografica toscana a livelli incomparabili nellItalia del tempo. Così è anche per le susine, immortalate in ogni possibile variante in una grande tela destinata anchessa alla Topaia e oggi nel nuovo Museo della Natura Morta (R. Spinelli, ibid., n. 19, pp 76-77), perfettamente confrontabili, dal punto di vista pittorico, con quelle qui riprodotte. Per lo schiarimento della gamma cromatica rispetto alle tele per Ferdinando de Medici citate in precedenza, ritengo che lopera possa datarsi ad un momento successivo della maturità del pittore, probabilmente intorno al primo decennio del Settecento.
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Cerchia di Antonio Amorosi, sec. XVIII CONTADINELLO CON PIATTO DI VIVANDE CONTADINELLA CON CAGNOLINO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 42x39 ciascuno, senza cornici (2)
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Cerchia di Antonio Amorosi, sec. XVIII CONTADINELLO CON PIATTO DI VIVANDE CONTADINELLA CON CAGNOLINO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 42x39 ciascuno, senza cornici (2)

Cerchia di Antonio Amorosi, sec. XVIII CONTADINELLO CON PIATTO DI VIVANDE CONTADINELLA CON CAGNOLINO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 42x39 ciascuno, senza cornici (2)
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Cerchia di Antonio Amorosi, fine sec. XVII-inizi sec. XVIII SCENA AGRESTE CON FIGURE DI POPOLANI E CONTADINE DURANTE LA VENDEMMIA olio su tela, cm 40x26,5 al recto: reca in basso a destra lemblema di casa Colonna e numero dinventario; sul retro: etichetta con iscrizione Di Eleonora Antinori Corsini eredità Barberini
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Cerchia di Antonio Amorosi, fine sec. XVII-inizi sec. XVIII SCENA AGRESTE CON FIGURE DI POPOLANI E CONTADINE DURANTE LA VENDEMMIA olio su tela, cm 40x26,5 al recto: reca in basso a destra lemblema di casa Colonna e numero dinventario; sul retro: etichetta con iscrizione Di Eleonora Antinori Corsini eredità Barberini

Cerchia di Antonio Amorosi, fine sec. XVII-inizi sec. XVIII SCENA AGRESTE CON FIGURE DI POPOLANI E CONTADINE DURANTE LA VENDEMMIA olio su tela, cm 40x26,5 al recto: reca in basso a destra lemblema di casa Colonna e numero dinventario; sul retro: etichetta con iscrizione Di Eleonora Antinori Corsini eredità Barberini
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Seguace di Jacques Courtois detto Borgognone, sec. XVII SCENA DI BATTAGLIA PRESSO UN PONTE olio su tela, cm 77,5x85,5 sul retro: etichetta con iscrizione Corsini Roma / Numero 113.. ed altra etichetta Nora Antinori / Eredità Corsini
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Seguace di Jacques Courtois detto Borgognone, sec. XVII SCENA DI BATTAGLIA PRESSO UN PONTE olio su tela, cm 77,5x85,5 sul retro: etichetta con iscrizione Corsini Roma / Numero 113.. ed altra etichetta Nora Antinori / Eredità Corsini

Seguace di Jacques Courtois detto Borgognone, sec. XVII SCENA DI BATTAGLIA PRESSO UN PONTE olio su tela, cm 77,5x85,5 sul retro: etichetta con iscrizione Corsini Roma / Numero 113.. ed altra etichetta Nora Antinori / Eredità Corsini
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Cerchia di Ilario Spolverini, sec. XVIII SCENA DI BATTAGLIA FRA CRISTIANI E TURCHI PRESSO BORGO CON TORRE DIROCCATA olio su tela, cm 48x65
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Cerchia di Ilario Spolverini, sec. XVIII SCENA DI BATTAGLIA FRA CRISTIANI E TURCHI PRESSO BORGO CON TORRE DIROCCATA olio su tela, cm 48x65

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Cerchia di Jacob de Heusch, sec. XVIII VEDUTA MARINA CON FIGURE olio su tela, cm 55,5x70,5 sul retro: etichetta con iscrizione Proviene da casa Bouturline e bollo in ceralacca di Casa Boutourline
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Cerchia di Jacob de Heusch, sec. XVIII VEDUTA MARINA CON FIGURE olio su tela, cm 55,5x70,5 sul retro: etichetta con iscrizione Proviene da casa Bouturline e bollo in ceralacca di Casa Boutourline

Cerchia di Jacob de Heusch, sec. XVIII VEDUTA MARINA CON FIGURE olio su tela, cm 55,5x70,5 sul retro: etichetta con iscrizione Proviene da casa Bouturline e bollo in ceralacca di Casa Boutourline
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Scuola veneta, sec. XVIII PAESAGGIO CON FIGURE E ARMENTI olio su tela, cm 88x116
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Scuola veneta, sec. XVIII PAESAGGIO CON FIGURE E ARMENTI olio su tela, cm 88x116

Scuola veneta, sec. XVIII PAESAGGIO CON FIGURE E ARMENTI olio su tela, cm 88x116
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Scuola romana, sec. XVIII PAESAGGIO FLUVIALE CON PASTORE, ARMENTI E BORGO RUSTICO olio su tela, cm 48x65,5 sul retro: bollo in ceralacca di Casa Boutourline
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Scuola romana, sec. XVIII PAESAGGIO FLUVIALE CON PASTORE, ARMENTI E BORGO RUSTICO olio su tela, cm 48x65,5 sul retro: bollo in ceralacca di Casa Boutourline

Scuola romana, sec. XVIII PAESAGGIO FLUVIALE CON PASTORE, ARMENTI E BORGO RUSTICO olio su tela, cm 48x65,5 sul retro: bollo in ceralacca di Casa Boutourline
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Attribuito a Gaspard Dughet (Roma 16151675) PAESAGGIO CLASSICHEGGIANTE CON LAGHETTO, FIGURE, ALBERI E ARCHITETTURE SULLO SFONDO olio su tela, cm 50x68 sul retro: etichetta con iscrizione: Poussin Villa Chigi allAriccia ed altra etichetta Nora Antinori/ Eredità Corsini
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Attribuito a Gaspard Dughet (Roma 16151675) PAESAGGIO CLASSICHEGGIANTE CON LAGHETTO, FIGURE, ALBERI E ARCHITETTURE SULLO SFONDO olio su tela, cm 50x68 sul retro: etichetta con iscrizione: Poussin Villa Chigi allAriccia ed altra etichetta Nora Antinori/ Eredità Corsini

Attribuito a Gaspard Dughet (Roma 16151675) PAESAGGIO CLASSICHEGGIANTE CON LAGHETTO, FIGURE, ALBERI E ARCHITETTURE SULLO SFONDO olio su tela, cm 50x68 sul retro: etichetta con iscrizione: Poussin Villa Chigi allAriccia ed altra etichetta Nora Antinori/ Eredità Corsini
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Scuola francese, fine sec. XVIII RITRATTI DI GENTILDONNE sei dipinti ad olio su tela ovale, cm 42x30,5 ciascuno (6) sul retro: nella tela di rintelo iscrizioni relative ai nomi delle effigiate
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Scuola francese, fine sec. XVIII RITRATTI DI GENTILDONNE sei dipinti ad olio su tela ovale, cm 42x30,5 ciascuno (6) sul retro: nella tela di rintelo iscrizioni relative ai nomi delle effigiate

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Seguace di Claude Joseph Vernet, inizi sec. XIX VEDUTA MARINA CON PESCATORI VEDUTA MARINA CON VELIERO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 48,5x64,5 ciascuno (2) sul retro: bolli in ceralacca di Casa Boutourline
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Seguace di Claude Joseph Vernet, inizi sec. XIX VEDUTA MARINA CON PESCATORI VEDUTA MARINA CON VELIERO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 48,5x64,5 ciascuno (2) sul retro: bolli in ceralacca di Casa Boutourline

Seguace di Claude Joseph Vernet, inizi sec. XIX VEDUTA MARINA CON PESCATORI VEDUTA MARINA CON VELIERO coppia di dipinti ad olio su tela, cm 48,5x64,5 ciascuno (2) sul retro: bolli in ceralacca di Casa Boutourline
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Seguace di Giacomo Guardi VEDUTE DI VENEZIA; ISOLA DI SAN LAZZARO DELLA POLVERE; SANTI GIOVANNI E PAOLO; ISOLA DI SAN LAZZARO DEGLI ARMENI; SAN MATTIA DI MURANO; ISOLA DELLA BEATA VERGINE DEI ROSARI; SANTA MARTA; PORTO DI GHIOSA; TORCELLO otto tempere su carta, cm 11,5x18 ciascuna sul retro: bolli in ceralacca di Casa Boutourline ed iscrizioni relative ai luoghi raffigurati (8)
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Seguace di Giacomo Guardi VEDUTE DI VENEZIA; ISOLA DI SAN LAZZARO DELLA POLVERE; SANTI GIOVANNI E PAOLO; ISOLA DI SAN LAZZARO DEGLI ARMENI; SAN MATTIA DI MURANO; ISOLA DELLA BEATA VERGINE DEI ROSARI; SANTA MARTA; PORTO DI GHIOSA; TORCELLO otto tempere su carta, cm 11,5x18 ciascuna sul retro: bolli in ceralacca di Casa Boutourline ed iscrizioni relative ai luoghi raffigurati (8)

Seguace di Giacomo Guardi VEDUTE DI VENEZIA; ISOLA DI SAN LAZZARO DELLA POLVERE; SANTI GIOVANNI E PAOLO; ISOLA DI SAN LAZZARO DEGLI ARMENI; SAN MATTIA DI MURANO; ISOLA DELLA BEATA VERGINE DEI ROSARI; SANTA MARTA; PORTO DI GHIOSA; TORCELLO otto tempere su carta, cm 11,5x18 ciascuna sul retro: bolli in ceralacca di Casa Boutourline ed iscrizioni relative ai luoghi raffigurati (8)
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Scuola italiana, sec. XIX CONTADINELLA CON CESTA DI FRUTTA COLTA DAL TEMPORALE olio su tela, cm 72x59
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Scuola italiana, sec. XIX CONTADINELLA CON CESTA DI FRUTTA COLTA DAL TEMPORALE olio su tela, cm 72x59

Scuola italiana, sec. XIX CONTADINELLA CON CESTA DI FRUTTA COLTA DAL TEMPORALE olio su tela, cm 72x59
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Scuola italiana, prima metà sec. XIX MADONNA CON BAMBINO SU FONDO DI PAESAGGIO olio su tavoletta, cm 28,3x23 siglato in basso a sinistra S.V. inv. 1832 sul retro: iscrizione Ventura
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Scuola italiana, prima metà sec. XIX MADONNA CON BAMBINO SU FONDO DI PAESAGGIO olio su tavoletta, cm 28,3x23 siglato in basso a sinistra S.V. inv. 1832 sul retro: iscrizione Ventura

Scuola italiana, prima metà sec. XIX MADONNA CON BAMBINO SU FONDO DI PAESAGGIO olio su tavoletta, cm 28,3x23 siglato in basso a sinistra S.V. inv. 1832 sul retro: iscrizione Ventura
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Scuola italiana, sec. XIX RITRATTO DI GENTILUOMO CON BARBA E BAFFI olio su tela ovale, cm 68x50, firmato T.Mazzoni e datato 1879
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Scuola italiana, sec. XIX RITRATTO DI GENTILUOMO CON BARBA E BAFFI olio su tela ovale, cm 68x50, firmato T.Mazzoni e datato 1879

Scuola italiana, sec. XIX RITRATTO DI GENTILUOMO CON BARBA E BAFFI olio su tela ovale, cm 68x50, firmato T.Mazzoni e datato 1879
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Scuola veneta, 1800 circa PAESAGGIO CAMPESTRE CON RUSCELLO E FIGURE olio su tela, cm 65x96
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Scuola veneta, 1800 circa PAESAGGIO CAMPESTRE CON RUSCELLO E FIGURE olio su tela, cm 65x96

Scuola veneta, 1800 circa PAESAGGIO CAMPESTRE CON RUSCELLO E FIGURE olio su tela, cm 65x96
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Miniatura, sec. XIX, ad olio su avorio di forma ovale raffigurante la Marchesa de Pompadour, entro cornice in bronzo dorato, cm 11x9 e coppia di miniature, sec. XIX, ad olio su avorio di forma quadrata, rispettivamente raffiguranti scena mitologica e scena di corte, entro cornici in bronzo dorato cm 9x8 (3)
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Miniatura, sec. XIX, ad olio su avorio di forma ovale raffigurante la Marchesa de Pompadour, entro cornice in bronzo dorato, cm 11x9 e coppia di miniature, sec. XIX, ad olio su avorio di forma quadrata, rispettivamente raffiguranti scena mitologica e scena di corte, entro cornici in bronzo dorato cm 9x8 (3)

Miniatura, sec. XIX, ad olio su avorio di forma ovale raffigurante la Marchesa de Pompadour, entro cornice in bronzo dorato, cm 11x9 e coppia di miniature, sec. XIX, ad olio su avorio di forma quadrata, rispettivamente raffiguranti scena mitologica e scena di corte, entro cornici in bronzo dorato cm 9x8 (3)
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Tre miniature, sec. XIX, ad olio su avorio di forma ovale due delle quali raffiguranti ritratti di dame ed altra gentildonna con bambino, firmate, entro cornici in metallo, cm 10x8; cm 8,5x6,5; 8,5x6
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Tre miniature, sec. XIX, ad olio su avorio di forma ovale due delle quali raffiguranti ritratti di dame ed altra gentildonna con bambino, firmate, entro cornici in metallo, cm 10x8; cm 8,5x6,5; 8,5x6

Tre miniature, sec. XIX, ad olio su avorio di forma ovale due delle quali raffiguranti ritratti di dame ed altra gentildonna con bambino, firmate, entro cornici in metallo, cm 10x8; cm 8,5x6,5; 8,5x6
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Cinque miniature, sec. XIX, ad olio su avorio raffiguranti ritratti femminili entro cornici listrate in avorio inciso, cm 17x13; cm 13x11; cm 13x10; 9,5x8,5
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Cinque miniature, sec. XIX, ad olio su avorio raffiguranti ritratti femminili entro cornici listrate in avorio inciso, cm 17x13; cm 13x11; cm 13x10; 9,5x8,5

Cinque miniature, sec. XIX, ad olio su avorio raffiguranti ritratti femminili entro cornici listrate in avorio inciso, cm 17x13; cm 13x11; cm 13x10; 9,5x8,5
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Cammeo, sec. XIX, di forma ovale in conchiglia intagliata a raffigurare Zeus ed Atena con aquila ad ali spiegate, cm 10,3x8
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Cammeo, sec. XIX, di forma ovale in conchiglia intagliata a raffigurare Zeus ed Atena con aquila ad ali spiegate, cm 10,3x8

Cammeo, sec. XIX, di forma ovale in conchiglia intagliata a raffigurare Zeus ed Atena con aquila ad ali spiegate, cm 10,3x8
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Quattro bomboniere, sec. XIX, di cui tre in porcellana ed altra in metallo smaltato, coperchi decorati da paesaggi, figure, scene di genere e mazzi di fiori, montature in metallo dorato e brunito
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Quattro bomboniere, sec. XIX, di cui tre in porcellana ed altra in metallo smaltato, coperchi decorati da paesaggi, figure, scene di genere e mazzi di fiori, montature in metallo dorato e brunito

Quattro bomboniere, sec. XIX, di cui tre in porcellana ed altra in metallo smaltato, coperchi decorati da paesaggi, figure, scene di genere e mazzi di fiori, montature in metallo dorato e brunito
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Due placchette, sec. XIX, in metallo smaltato con decorazione a scene mitologiche, cm 8x7
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Due placchette, sec. XIX, in metallo smaltato con decorazione a scene mitologiche, cm 8x7

Due placchette, sec. XIX, in metallo smaltato con decorazione a scene mitologiche, cm 8x7
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Due placchette, inizi sec. XIX, di forma rettangolare in avorio intagliato una con figura di condottiero medioevale e laltra con figura di cavaliere napoleonico, cm 13x7, in unica cornice in legno ebanizzato e listrata in finta tartaruga
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Due placchette, inizi sec. XIX, di forma rettangolare in avorio intagliato una con figura di condottiero medioevale e laltra con figura di cavaliere napoleonico, cm 13x7, in unica cornice in legno ebanizzato e listrata in finta tartaruga

Due placchette, inizi sec. XIX, di forma rettangolare in avorio intagliato una con figura di condottiero medioevale e laltra con figura di cavaliere napoleonico, cm 13x7, in unica cornice in legno ebanizzato e listrata in finta tartaruga
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Bomboniera a goccia, sec. XVIII, in metallo smaltato, coperchio decorato a paesaggio fluviale con figure in policromia, bordi ornati da mazzetti di fiori, cm 14,5x12,5x5
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Bomboniera a goccia, sec. XVIII, in metallo smaltato, coperchio decorato a paesaggio fluviale con figure in policromia, bordi ornati da mazzetti di fiori, cm 14,5x12,5x5

Bomboniera a goccia, sec. XVIII, in metallo smaltato, coperchio decorato a paesaggio fluviale con figure in policromia, bordi ornati da mazzetti di fiori, cm 14,5x12,5x5
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Bonheur de jour, Francia, seconda metà sec. XVIII, in palissandro e bois de rose decorati a marqueterie, piano scrittoio a ribalta centrato da pappagallo entro riserve curvilinee, scarabattolo interno con cassetti, vani a giorno e segreti, due cassetti nella fascia, pendaglina sagomata, alte gambe sinuose con scarpette in bronzo dorato, cm 67x43x91
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Bonheur de jour, Francia, seconda metà sec. XVIII, in palissandro e bois de rose decorati a marqueterie, piano scrittoio a ribalta centrato da pappagallo entro riserve curvilinee, scarabattolo interno con cassetti, vani a giorno e segreti, due cassetti nella fascia, pendaglina sagomata, alte gambe sinuose con scarpette in bronzo dorato, cm 67x43x91

Bonheur de jour, Francia, seconda metà sec. XVIII, in palissandro e bois de rose decorati a marqueterie, piano scrittoio a ribalta centrato da pappagallo entro riserve curvilinee, scarabattolo interno con cassetti, vani a giorno e segreti, due cassetti nella fascia, pendaglina sagomata, alte gambe sinuose con scarpette in bronzo dorato, cm 67x43x91
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Cassettone, Genova, terzo quarto sec. XVIII, in bois de violette, piano sagomato in breccia di marmo rossa, fronte e fianchi a doppia mossa, due cassetti appaiati nella fascia e due sottostanti centrati da grande quadrifoglio intarsiato che si ripete anche sul fianco, pendaglina sagomata, gambe mosse con scarpette in bronzo dorato, cm 122x57x87 Cfr.: per un esemplare simile conservato a Genova al Museo G. Luxoro vedi E. Baccheschi, Mobili genovesi, Milano, 1962, p. 57 A. Gonzà Il mobile in Liguria, Genova, 1996, p. 246, n. 285 L. Canonero, Barocchetto genovese, Milano, 1962. tav. CX
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Cassettone, Genova, terzo quarto sec. XVIII, in bois de violette, piano sagomato in breccia di marmo rossa, fronte e fianchi a doppia mossa, due cassetti appaiati nella fascia e due sottostanti centrati da grande quadrifoglio intarsiato che si ripete anche sul fianco, pendaglina sagomata, gambe mosse con scarpette in bronzo dorato, cm 122x57x87 Cfr.: per un esemplare simile conservato a Genova al Museo G. Luxoro vedi E. Baccheschi, Mobili genovesi, Milano, 1962, p. 57 A. Gonzà Il mobile in Liguria, Genova, 1996, p. 246, n. 285 L. Canonero, Barocchetto genovese, Milano, 1962. tav. CX

Cassettone, Genova, terzo quarto sec. XVIII, in bois de violette, piano sagomato in breccia di marmo rossa, fronte e fianchi a doppia mossa, due cassetti appaiati nella fascia e due sottostanti centrati da grande quadrifoglio intarsiato che si ripete anche sul fianco, pendaglina sagomata, gambe mosse con scarpette in bronzo dorato, cm 122x57x87 Cfr.: per un esemplare simile conservato a Genova al Museo G. Luxoro vedi E. Baccheschi, Mobili genovesi, Milano, 1962, p. 57 A. Gonzà Il mobile in Liguria, Genova, 1996, p. 246, n. 285 L. Canonero, Barocchetto genovese, Milano, 1962. tav. CX
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