Dipinti Antichi e Dipinti dei secc. XIX-XX

18 OTTOBRE 2012
Asta, 0088
23

Maestro di Serumido

Stima
€ 14.000 / 18.000
Maestro di Serumido
(attivo a Firenze, inizi sec. XVI)
SACRA FAMIGLIA CON SAN GIOVANNINO
olio su tavola, cm 86,5x68
cornice dipinta e dorata, intagliata con motivo a tortiglione e dentelli
 
Corredato da attestato di libera circolazione
 
Il dipinto è accompagnato da parere scritto di Carlo Falciani, Firenze, 12 luglio 2012
 
“Il dipinto va riferito con sicurezza alla mano del cosiddetto Maestro di Serumido, così chiamato da Federico Zeri (F. Zeri, Eccentrici fiorentini II, in “Bollettino d’Arte”, XLVII, 1962, pp. 318-326) quando ricostruì il corpus dell’ancora oggi anonimo artista partendo dalle insolite particolarità formali di una pala d’altare con la Madonna in trono e quattro santi della chiesa di Serumido di via Romana a Firenze. Da quel momento all’artista sono stati dedicati vari contributi, tutti riassunti nell’ultimo esaustivo articolo redatto da Serena Padovani nell’occasione del restauro del verso dei Ritratti di Agnolo e Maddalena Doni di Raffaello dove vi sono due Storie del Diluvio attribuite alla mano del Maestro di Serumido (S. Padovani, I ritratti Doni: Raffaello e il suo ‘eccentrico’ amico, il Maestro di Serumido, in “Paragone”, 56, 2005, 61, pp. 3-26, con bibliografia precedente). Il confronto fra il san Pietro della Pala di Serumido e il san Giuseppe di questa tavola evidenzia forti similitudini, sia nella fisionomia che nella pittura, così è quasi sovrapponibile il disegno deformato dei volti del Bambino e del san Giovannino di questa tavola con quello degli angiolini ai piedi della Vergine nella Madonna in trono con due santi della chiesa di San Giusto a Ema.
La deformazione della fronte che diventa bombata e quasi abnorme, così come la forte stempiatura dei capelli, visibile sia nelle figure di anziani che nei putti, sono infatti quasi sigle formali dell’artista e rendono sempre riconoscibili con facilità le sue opere, sempre informate delle più nuove tendenze care alla pittura ‘eccentrica’ in voga a Firenze fin dal primo Cinquecento. Altri confronti, se necessari, possono infine essere svolti accostando il volto della Vergine a quello della Madonna col Bambino, sant’Anna e due santi di San Jacopo alla Cavallina a Barberino di Mugello, oppure con una Madonna col Bambino e san Giovannino di collezione privata (Padovani, op. cit., tavola n. 11). Dove compaiono le medesime squillanti cromie che, nell’opera in esame, sono in parte offuscate da alcune abrasioni”.