Importanti Dipinti Antichi

17 NOVEMBRE 2015
Asta, 0073
216

Jacques Courtois

Stima
€ 8.000 / 12.000
Aggiudicazione  Registrazione

Jacques Courtois

(Saint-Hyppolite 1621-Roma 1675)

IL PASSAGGIO DEL MAR ROSSO

olio su tela, cm 128x174

 

Provenienza

collezione Gerini, Firenze;

Finarte, Roma, asta 663 del 22 novembre 1988, n. 185;

Christie’s,  Milano, asta del 26 maggio 2009, n. 16;

collezione privata, Roma

 

Bibliografia

Raccolta di ottanta stampe rappresentante i quadri più scelti de’ Signori Marchesi Gerini, 1759. II edizione, Firenze 1786, I, tav. XXXVIII; Catalogo e stima de’ quadri e bronzi esistenti nella Galleria del Sig. Marchese Giovanni Gerini a Firenze, Firenze 1825, n. 33; L. Trezzani, Quadri romani in una raccolta fiorentina: dipinti inediti dalla collezione Gerini, in “Paragone” LIV, 2003, n. s. 47/48, pp. 162-64 e p. 167, nota 19; fig. 22.

 

Inciso da Giuseppe Zocchi per il catalogo illustrato della collezione Gerini, il dipinto compare per la prima volta nell’inventario che nel 1733, alla morte del marchese Carlo Francesco, ne descrive il palazzo gentilizio in via del Cocomero (oggi via Ricasoli) e la consistenza della raccolta. Lo riconosciamo infatti nella “prima camera passata la Galleria” dove al n. 336 è descritto “un quadro del Borgognone entrovi la sommersione dell’esercito di Faraone con cornice intagliata e dorata alto br. 3 largo br. 3 e 15, sc. 130” (M. Ingendaay, La collezione Gerini a Firenze: documenti inediti relativi a quadri, disegni e incisioni, in “Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz”, 51, 2007, p. 473; M.T. Di Dedda, Volterrano, Rosa, Mehus, Dolci, Borgognone e la quadreria del Marchese Carlo Gerini (1616-1673): documenti e dipinti inediti, in “Storia dell’Arte” 19, 2008, p. 66, n. 336).

E’ possibile tuttavia che il dipinto, riconosciuto al Courtois in occasione del passaggio in asta nel 1988 e successivamente pubblicato da Ludovica Trezzani, possa identificarsi con quello ricordato da Filippo Baldinucci nella sua biografia dell’artista come eseguito per il cardinale Carlo de’ Medici e descritto appunto come “il passaggio del popolo Ebreo nel Mar Rosso colla Sommersione del Faraone” (Notizie de’ Professori del Disegno…(1681-1728), Firenze 1974, V, p. 215).

Numerosi e ben più importanti furono in effetti i dipinti donati dal cardinale Carlo de’ Medici al suo Gentiluomo di Camera e Cavallerizzo Maggiore, il marchese Carlo Gerini (1616-1673): tra questi opere di Pietro da Cortona, Ciro Ferri, Giovanni Bilivert e Giorgio Vasari, come risulta da documenti pubblicati da Elena Fumagalli e Martina Ingenday, mentre non vi è traccia riguardante un simile passaggio per la tela qui presentata.

Non è dubbio però che anche il nostro dipinto, se diverso da quello ricordato da Filippo Baldinucci nelle collezioni medicee, vada collocato in immediata contiguità (come scrive il biografo fiorentino) con le pitture murali eseguite da Giacomo Courtois fra il 1658 e il 1659 sulle pareti dell’oratorio della Congregazione Prima Primaria presso il Collegio Romano, dove il pittore era entrato come novizio nel dicembre del 1657. Trova infatti confronto con una delle lunette dedicate alle eroine del Vecchio Testamento, in questo caso a Maria, sorella di Mosè. Non conosciamo invece la tela di uguale soggetto eseguita per l’ambasciatore veneziano Niccolò Sagredo nel 1656. Il tema del passaggio del Mar Rosso sarà ripreso anche da Guglielmo Courtois in un dipinto già presso Wildenstein a New York.