Dipinti Antichi

22 APRILE 2013
Asta, 0070
15

Andrea della Robbia

Stima
€ 20.000 / 30.000
Aggiudicazione  Registrazione
Andrea della Robbia
(Firenze 1435-1525)
ANGELO IN PREGHIERA (MEZZA FIGURA); 1515 circa
rilievo scontornato in terracotta invetriata, cm 47x28,5
 
Provenienza: eredi Carlo De Carlo, Firenze;
Casa d’aste Semenzato, Firenze, 18-19 ottobre 2000, lotto 117;
collezione privata, Firenze
 
La scultura è corredata da parere scritto di Giancarlo Gentilini, Firenze 18 marzo 2013
 
“I capelli scarmigliati dal vento e l’intensa espressione patetica del volto, corrucciato da una commossa mestizia, caratterizzano questa toccante immagine di un angelo adolescente, che indossa ampie ed austere vesti da diacono, raffigurato in adorazione con le mani giunte in preghiera. Il rilievo è attentamente scontornato lungo i profili del busto prima dell’invetriatura e della seconda cottura, secondo una tecnica peculiare della produzione robbiana, finalizzata a realizzare opere di formato monumentale attraverso un sapiente puzzle di elementi (..). E’ dunque probabile che questo busto angelico fosse in origine integrato da altri pezzi che ne completavano la figura (..), ed incastonato in una più ampia composizione, insieme ad altre simili presenze angeliche: forse una grandiosa ancona che, per l’espressione dolente del volto, possiamo immaginare raffigurasse la Crocifissione di Cristo (…), oppure la Pietà con Gesù adagiato sulle ginocchia di Maria (…) o anche un’affollata Sepoltura e Lamentazione (..).
A questo proposito è opportuno osservare che nelle prestigiose raccolte del Victoria and Albert Museum di Londra si conserva un rilievo angelico (inv. 89-1891) affine nella sua declinazione iconografica, stilistica e nel formato (..) acquistato ad una vendita londinese di Christie’s (13 febbraio 1891): opera da ricondurre con buona probabilità ad una medesima composizione smembrata, cui potrebbero appartenere anche alcune altre mezze figure di angeli dolenti (Gloucester, Municipal School of Arts and Crafts; collezione privata).
Il rilievo londinese è già stato attribuito concordemente dalla critica più autorevole ad Andrea della Robbia, con una probabile datazione intorno al 1510 (Marquand 1922, p. 209, n. 362; Pope-Hennessy 1964, p. 229, n. 223). Paternità e cronologia che per l’opera inedita che qui si presenta appaiono pienamente confermate dall’elevata qualità della sensibile modellazione, dal nitore e dalla stesura uniforme dello smalto, e da peculiarità formali, come la singolare vivacità espressiva della testa, l’ampiezza del panneggio cadenzato in corpose pieghe geometrizzate, ed il modo di contrassegnare gli occhi con pungenti tocchi di manganese, che ritroviamo nei migliori lavori autografi della maturità del maestro, fra il primo e il secondo decennio del Cinquecento, come l’altare in Santa Maria delle Grazie a Montepulciano, databile per ragioni storiche tra il 1514 e il 1517.
Fra le opere concordemente riferite ad Andrea, una mezza figura angelica quasi identica, anche nei delicati tratti del volto e nei lisci capelli arruffati, si ritrova tra i frammenti di una grande, importante composizione smembrata, databile sul 1510/1515, conservati a Sant’Angelo in Vado (cfr. Marquand 1922, pp. 151-154, n. 95, fig. 121), e piuttosto simile è anche uno dei quattro angeli in volo oggi al Musée du Louvre, provenienti da una Resurrezione eseguita da Andrea della Robbia nel 1517-1518 per la cappella della Compagnia di San Frediano nell’omonima chiesa fiorentina (cfr. Bormand 2006, pp. 112-116, inv. Campana 61): ma l’espressione più lieta di queste figure non favorisce l’ipotesi di ricondurre il nostro angelo e il suo compagno londinese alla medesima impresa. (…)
 
Bibliografia di riferimento: A. Marquand, Andrea della Robbia and his Atelier, Princeton 1922; J. Pope-Hennessy, Catalogue of Italian Sculpture in the Victoria and Albert Museum, London 1964; G. Gentilini, I Della Robbia. La scultura invetriata nel Rinascimento, Firenze 1992; C. Del Bravo, Andrea della Robbia, da giovane e da vecchio, in “Artista”, 1995, pp. 58-71; M. Bormand, in Le sculptures européennes du musée du Louvre, a cura di G. Bresc-Bautier, Paris 2006.