Dipinti Antichi

15 OTTOBRE 2013

Dipinti Antichi

Asta, 0058

Firenze
Palazzo Ramirez- Montalvo
Borgo degli Albizi, 26


Esposizione

FIRENZE
da sabato 5 a lunedì 14 ottobre 2013
orario 10.00 - 13.00 / 14.00 - 19.00
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   500 € - 60000 €

Tutte le categorie

31 - 60  di 181
49
Pittore emiliano, fine sec. XVII
BACCANALE DI PUTTI
olio su tela, cm 124x152,5
sul retro della tela e del telaio due bolli in ceralacca
 
Il grande dipinto raffigurante Baccanale di putti mostra evidenti affinità con la scuola bolognese, in particolare con gli esempi pittorici di Carlo Cignani (Bologna 1628-Forlì 1719) sia dal punto di vista compositivo, stilistico e nella scelta del soggetto trattato. La disposizione piramidale dei putti raffigurati nel nostro dipinto ricorre spesso nelle opere del pittore bolognese come ad esempio ne' Il Trionfo d'Amore (collezioni del Principato di Liechtenstein, Vaduz) dove ritorna altresì simile la raffigurazione dei putti paffuti, presenti anche in altre opere di Cignani come il San Giovannino (Alte Pinakothek, Monaco di Baviera) e il Bacco ed Erigone fanciulli (Musei civici, Pesaro). Ulteriori affinità sono ravvisabili nella particolare resa di contrasti tra luci e ombre che mettono in risalto gli incarnati, lasciando spesso in ombra lo sfondo, e nell'uso di simili fredde cromie.
La grande tela è impreziosita da un'importante cornice del secolo XIX (il cui controtelaio risulta eseguito con materiale antico) riccamente scolpita sulla fascia con un festone di foglie sul quale si avvolgono volute di pampini e grappoli d’uva, sul bordo interno a motivo di nastro ritorto. L’esecuzione della cornice e la doratura sono da riferirsi a Gaetano Terrieri, doratore e verniciatore in Livorno, come si evince dall’etichetta sul retro del telaio.
 
Stima    18.000 / 25.000
Aggiudicazione  Registrazione
55
Giovanni Bilivert
(Firenze 1585-1644)
SANTA CATERINA DA SIENA ORANTE
olio su tela, cm 125,5x98,5
sul margine superiore antico ampliamento della tela
 
Corredato da parere scritto di Alessandro Agresti, Roma 14 gennaio 2013. Attribuzione confermata oralmente da Roberto Contini.
 
Questa Santa Caterina da Siena orante, come sottolineato da Alessandro Agresti, rappresenta un importante aggiunta al catalogo di Giovanni Bilivert e costituisce una tipica immagine devozionale concepita per sollecitare il raccoglimento e la preghiera dei fedeli secondo i dettami della controriforma. Testimonianza del successo incontrato da questa composizione in cui la Santa viene rappresentata in assoluta semplicità in adorazione del crocifisso in un’atmosfera di raccoglimento penitenziale, sono le altre versioni del medesimo soggetto quali: quella già Antinori, passata nel 1947 ad un’asta della Christie’s di Londra, quella già in Palazzo Ricasoli-Fridolfi (S. Bellesi, Catalogo dei pittori fiorentini del ‘600 e ‘800. Biografie e opere, II, Firenze 2009, p. 59, fig. 109) e quella conservata presso il Museo del cenacolo di Andrea del Sarto. La nostra tela presenta un’antica giuntura lungo il margine superiore, realizzata probabilmente per riadattarla ad un’altra cornice settecentesca e lievi differenze con le altre versioni in particolare nello svolgersi della veste e del velo. Lo studioso, sulla base dell’esecuzione nel 1625 della Santa Caterina già Antinori, propone una datazione anche per la nostra opera attorno a questa data.
 
Stima    5.000 / 7.000
31 - 60  di 181