Reperti Archeologici

17 DICEMBRE 2013

Reperti Archeologici

Asta, 0050

Firenze
Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo degli Albizi, 26


Esposizione

FIRENZE
dal 12 al 15 dicembre 2013
orario 10.00 - 13.00 / 14.00 - 19.00
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   150 € - 35000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 282
267
Grande testa di sacerdote di Bel
Materia e tecnica: calcare bianco con inclusioni fossili scolpito e levigato
La scultura, di dimensioni superiori al vero, rappresenta il defunto probabilmente effigiato come banchettante sulla kline la testa infatti è ruotata sul collo a sinistra e inclinata; indossa il modius, tradizionale copricapo dei sacerdoti di Palmira, alto e spartito in tre settori da linee verticali; sulla fronte si intravede la fodera interna; una ricca ghirlanda di foglie di alloro e quercia sostiene al centro un clipeo con un busto maschile paludato. Il volto è fortemente caratterizzato con tre profonde increspature sulla fronte, sopracciglia accuratamente delineate, arcate orbitali nettamente chiaroscurate con palpebre in rilievo ed indicazione del dotto lacrimale; il naso largo e virile è solcato alla base da due rughe, la bocca presenta labbra carnose e socchiuse, il mento è lievemente pronunciato in avanti e gli zigomi ben rilevati, il collo è scolpito con indicazione della muscolatura, mentre le orecchie sono rese in maniera piuttosto sommaria; nella parte posteriore la testa non è lavorata
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: integra con lievi scheggiature e naso ricomposto
Dimensioni: alt. cm 42
Datazione: II sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-43, figg. 35, 37; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
 
La nostra testa trova un puntuale confronto con quella analoga lasciata in donazione da Federico Zeri ai Musei Vaticani n. inv. 56599, ma se ne distingue per un migliore stato di conservazione e una forza espressiva inusuale che ci restituisce la vivida immagine del suo possessore ancora oggi.
 
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
 
Stima   € 25.000 / 45.000
Aggiudicazione  Registrazione
266
Testa femminile
Materia e tecnica: calcare rosato scolpito e levigato
Testa femminile velata in posizione frontale, porta sui capelli una tiara complessa formata da vari elementi sovrapposti e terminante sulla fronte con una fascia decorata da un motivo centrale a foglie affiancate da rosette che ripete fedelmente i temi impiegati nella ricchissima produzione di lusso con filo d’oro e d’argento della città di Palmira, ai lati fuoriescono i capelli modellati a onde; il volto è caratterizzato da una fronte bassa, sopracciglia ad incisione, occhi con indicazione della palpebra, della pupilla e dell’iride tramite incisioni, naso rettilineo, labbra fortemente sporgenti, mento arrotondato, due profonde solcature semicircolari sul collo; ai lati del viso due grandi orecchini con pendenti fuoriescono dalla massa dei capelli; nella parte posteriore si conserva la lastra da cui sporgeva in altorilievo
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: una scheggiatura sul naso e sul velo, incrostata
Dimensioni: alt. cm 25
Datazione: II-III sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-40, figg. 34-35; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
 
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
 
Stima   € 12.000 / 18.000
265
Stima   € 18.000 / 25.000
1 - 30  di 282