CAPOLAVORI DA COLLEZIONI ITALIANE

1 OTTOBRE 2015
Asta, 0045
13

Giovanni Boldini

Stima
€ 150.000 / 200.000
Aggiudicazione  Registrazione

Giovanni Boldini

(Ferrara 1842 - Parigi 1931)

DALLA MODISTA (SIGNORA ALLO SPECCHIO)

olio su tavola, cm 90x45,6

firmato in basso a destra

retro: iscritto "N’ 93 (?) invent Boldini / Emilia Boldini Cardona / 1931"

 

DALLA MODISTA (SIGNORA ALLO SPECCHIO)

oil on panel, 90x45.6 cm

signed lower right

on the reverse: "N’ 93 (?) invent Boldini / Emilia Boldini Cardona / 1931"

 

 

Provenienza

Lascito ereditario Boldini

Collezione privata

Galleria Il Prisma, Cuneo

Collezione privata, Milano

Collezione privata, Lugano

 

Esposizioni

Libreria de "La Stampa", Saletta del Grifo, Torino, gennaio 1946

Pittori dell'800 e del '900, a cura di G.L. Marini, Galleria "Il Prisma", Cuneo 1984

 

Bibliografia

A.M. Brizio, La Mostra Boldini, in "Opinione", 15, Torino, 17 gennaio 1946

Diciannove Boldini nella "Saletta del Grifo", in "La Nuova Stampa", Torino, 19 gennaio 1946

S.G., Mostra d'Arte, 19 Boldini, in "L'Unità", 19, Torino, 22 gennaio 1946

E. Camesasca, L'opera completa di Boldini, introduzione di C.L. Ragghianti, Milano 1970, pp. 102-103 n. 150

Pittori dell'800 e del '900, a cura di G.L. Marini, Galleria "Il Prisma", Cuneo 1984, pp. 20-21

Annuari di economia dell'Arte - Valore dei dipinti del'800, a cura di P. Dini e E. Piceni, terza edizione, Torino 1985, p. 28

B. Doria, Giovanni Boldini. Catalogo generale dagli archivi Boldini, Milano 2000, n. 364

P. e F. Dini, Giovanni Boldini, 1842-1931. Catalogo ragionato. III.1 Catalogo ragionato della pittura a olio con un ampia selezione di pastelli e acquerelli, 1-666, Torino 2002, n. 652 p. 350

 

 

Di Giovanni Boldini si è parlato moltissimo, ma proprio con opere come questa che viene presentata, ci si rende conto della raffinatezza dell'artista di Ferrara, pittore unico, che riesce, pur mostrando la classicità del soggetto, ad essere moderno, anzi modernissimo, e con quelle sue pennellate veloci e guizzanti dona ai suoi quadri ritmo e movimento. Il nostro dipinto è caratteristico del momento centrale della plenitudo potestatis di Boldini che va dal 1892 all'inizio della prima guerra mondiale, quando l'artista diviene il più ricercato e fra i più pagati ritrattisti della Belle Epoque.

Grande produttore di "figure eleganti", riesce a darci con i suoi quadri, frutto di ispirazioni improvvise, l'apoteosi di tutto ciò che è la vita di Parigi, e fa dire a Bernard Berenson: " ...Boldini interpretava ottimamente la massima eleganza muliebre di un'epoca in cui essa era fin troppo rivestita dagli artifizi dei sarti e delle modiste, e figurativamente legata a pose ambigue, tra il salotto e il teatro. Ma quei ritratti hanno un forte potere d'incanto: rivelano impulsive, sicure doti di pittore, e anche un certo pepe satirico..." (cfr. B. Berenson, Giorni d'autunno in Romagna, in Pellegrinaggi d'arte, prefazione di E. Cecchi, Milano 1958).

E' dalla Parigi brulicante e in continua animazione che Boldini trae ispirazione e traccia un manifesto celebrativo del dinamismo e della velocità, giungendo ad una sorta di pittura convulsa nella quale ogni descrizione cade, per evidenziare l'esplosione di un gesto di ragionata rappresentazione della velocità e del movimento, facendo dichiarare alla critica che è un precursore di Boccioni, e che precursore!

Boldini è artista di grande talento, con la grande capacità di intuire il dinamismo ed il fascino della vita durante la Belle Epoque, di cui fu personalissimo interprete.

 

Much has been said about Giovanni Boldini, but it is in works like the one we are here presenting that the refined, artistic skill of the painter from Ferrara is even more evident. He was a unique artist, who even when dealing with traditional subjects, could be modern, very modern and who, with his quick, darting brush strokes, was capable of transmitting rhythm and movement to his paintings.

This work is typical of the central moment of Boldini’s plenitudo potestatis, a period between 1892 and the beginning of the First World War, when the artist became the most sought-after and one of the best-paid portraitists of the Belle Epoque.

He was a great producer of “elegant figures”, and he managed to express in his paintings, fruit of sudden inspiration, the exaltation of the essence of Parisian life; Bernard Berenson said about him: “... Boldini interpreted splendidly the extreme feminine elegance of an age when it was greatly overdressed by the contrivances of tailors and milliners, and figuratively connected to ambiguous poses, between sitting rooms and theatres. But these portraits have a powerful allure: they reveal the painter’s impetuous, confident talent, along with a certain satirical zest...” (see B. Berenson, Giorni d'autunno in Romagna, in Pellegrinaggi d'arte, preface by E. Cecchi, Milano 1958).

Boldini drew inspiration from the lively city of Paris, in constant motion, and sketches a celebratory manifesto of dynamism and speed, achieving an almost frenzied painting style in which every description gives way to the explosion of a gesture that aims at representing velocity and movement, to the point that the critics declare him as a forerunner, and what a forerunner!, of Boccioni.

Boldini was an artist of great talent, who had the ability to perceive the vitality and the glamour of life during the Belle Epoque, of which he was a unique exponent.