Stampe e disegni antichi e moderni-Libri Antichi

15 DICEMBRE 2014

Stampe e disegni antichi e moderni-Libri Antichi

Asta, 0018
FIRENZE
Palazzo Ramirez- Montalvo
Borgo degli Albizi, 26

Stampe  disegni dal XVI al XVIII secolo

ore 10,30 Lotti 1 - 144

Stampe e disegni dal XIX al XX secolo

ore 15,30 Lotti 145 - 262

Libri Antichi e Rari, Manoscritti e Autografi

ore 17

Esposizione

FIRENZE
dal 11 al 14 dicembre 2014
orario 10 – 13 / 14 – 19
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   90 € - 35000 €

Tutte le categorie

181 - 210  di 337
182

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

ALLE MANOVRE

Acquaforte su zinco. mm 88x140. Foglio: mm 251x392.

Bonagura, 87. Baboni, XXI.

Firmata sulla lastra in basso a sinistra. Foglio raro e poco consueto. L’esemplare conservato al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi fu stampato da Fattori al recto di una cartolina postale. Stato unico. Lastra conservata presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv. 20M).

 

Ottima prova in tiratura coeva stampata con segno forte e decisa tonalità su carta avorio. Grandi margini, due pieghe di stampa ai margini fuori dalla parte incisa, ottima conservazione.

 

DUE ACQUEFORTI “RITROVATE” DI GIOVANNI FATTORI

 

Nella prolifica attività di Giovanni Fattori incisore, non è infrequente constatare che lo studio delle sue acqueforti è materia ancora oggi aperta a scoperte ed interpretazioni.

Colui che a pieno titolo può essere considerato uno dei più importanti incisori dell’epoca moderna, interpretò l’acquaforte entro un campo molto ampio di sperimentazione ed innovazione del segno e della stampa che non ha eguali nella storia dell’acquaforte del XIX secolo.

Il grande studio critico di Andrea Baboni, completato nel 1983 con la redazione dell’imponente catalogo ragionato, e poi proseguito nel 1987 con la catalogazione della collezione Franconi, lascia ancora spazio a nuovi apporti nella misura in cui si scoprono continuamente nuovi stati o esemplari che, letteralmente trasfigurati da arditi esperimenti di inchiostrazione, fanno luce su aspetti inediti dell’attività di un vero peintre-graveur.

Se dunque una parte del cammino di conoscenza deve ancora essere percorso nell’analisi di soggetti già censiti, molto più improbabile è la scoperta di esemplari o lastre del tutto ignote, nonostante lo stesso Baboni affermi, nella conclusione al saggio introduttivo del catalogo del 1983, che il corpus fattoriano catalogato è ancora incompleto (Baboni, pag.21).

La ragione di questo risiede nelle note vicende che seguirono la sorte delle lastre dopo la morte del maestro. Sappiamo infatti che Giovanni Malesci, in qualità di erede universale del maestro, ricevette tutte le lastre dello studio che, unite alle 33 provenienti della vendita Battistelli del 1914, ricomponevano, per un totale di 174 lastre, un insieme che è lecito pensare pressochè esaustivo.

 

Alla luce di quanto detto appare oggi di grande rilevanza la “scoperta” di due incisioni (Due figure e un cavallo e Ritratto di uomo con bocchino) provenienti da lastre la cui collocazione è ancora sconosciuta e che non furono censite nel catalogo ragionato ma solo citate nelle note introduttive poiché di esse non si era reperita alcuna testimonianza fotografica. Solo nel 1987 Baboni pubblica nel citato catalogo della Collezione Franconi (oggi presso l’Accademia Carrara di Bergamo) un esemplare di Ritratto di uomo con Bocchino (Franconi, 124).

 

L’imprevedibilità delle vicende ci ha condotti oggi alla riscoperta di questi due fogli e alla loro proposta nel presente catalogo; una riscoperta che appare ancor più sensazionale pensando che sono giunte a noi pressochè contemporaneamente da due collezioni diverse.

Stima   € 900 / 1.200
183

Fattori, Giovanni

(Livorno 1825 – Firenze 1908)

DUE FIGURE E UN CAVALLO

Acquaforte su zinco (?). mm 167x262. Foglio: mm 2013x286.

II stato su 2 dopo l’aggiunta delle nuvole, del cespuglio in basso a sinistra, di numerosi ciuffi d’erba nella parte destra del terreno e dopo rinforzi ed aggiunte nella vegetazione lungo l’orizzonte, nelle figure e nel cavallo.

 

Ottima impressione stampata con segno pieno e brillante e decisa tonalità su sottile carta ruvida color avana. Grandi margini, ottima conservazione.

 

Provenienza:

A. Galeotti Rasetti, Pozzolo

Collezione privata, Firenze

 

Un esemplare di questa acquaforte con dedica a Gino Romiti fu probabilmente esposto nel 1969 alla mostra di Amsterdam; nel catalogo a cura di Lamberto Vitali fu descritto con il titolo Cavallo e due ragazzi (1) (mm. 162x261), proveniente dalla collezione Piero dello Strologo, Milano. Dal momento che il catalogo di Amsterdam non offre una riproduzione di questa stampa, Andrea Baboni si limitò a citarne l’esistenza (Baboni, pag. 21) senza poterla inserire fra quelle censite. Non ci è dato di sapere quale sia oggi la collocazione di quell’esemplare.

Una riproduzione del presente esemplare apparve tuttavia già nel 1994 in un saggio di Vittorio Quercioli (2) con attribuzione ad Adele Galeotti Rasetti, giovane allieva di Fattori. L’errata attribuzione si basa fondamentalmente sulla provenienza del foglio che pervenne dall’eredità della Galeotti ad un collezionista fiorentino insieme ad un vasto corpus di suoi disegni dipinti ed acqueforti, all’esemplare di I stato (Fig.1) di questo soggetto e ad due altre incisioni di Giovanni Fattori (Le capre (3) e Carica di Cavalleria). La Galeotti fu in realtà modestissimo incisore e la sua produzione accertata di acqueforti si limita a pochissime lastre incise con tecnica amatoriale e prive di progettualità grafica. Eppure questa provenienza può aiutare ad azzardare un’ipotesi circa il percorso seguito dalla lastra. Adele Galeotti mantenne un rapporto di stima ed amicizia con Fattori fino agli ultimi anni di vita di quest’ultimo. In una lettera del 20 marzo 1894 indirizzata da Fattori ad Anna Cartoni, madre di Adele, il maestro elogia la dedizione verso l’acquaforte di Domingo Laporte, artista e marito della figliastra Giulia Marinelli, con queste parole: […] Domingo pensa sempre sulle lastre sperando di trovare il bandolo della matassa: io ne sciupo parecchie non essendo il mio forte la pazienza; e mi meraviglio con me stesso perchè l’impazienza è della gioventù e non è mai stata vecchia – e che ci si fa se sono stato fatto a rovescio. […].

Il 21 marzo dello stesso anno, scrive direttamente ad Adele: […] Le notizie delle acqueforti Domingo pensa, ed io sciupo – ma se per caso mi venisse una buona la mando a Pozzolo. […].

Il carteggio ci permette di accertare varie circostanze. Innanzi tutto la disponibilità di Fattori ad inviare una stampa ad Adele; in secondo luogo che deve trattarsi di un nuovo soggetto e non uno di quelli già incisi e conosciuti; infine, parlando nella lettera ad Anna Cartoni di “lastre” è anche possibile che l’oggetto del dono sia appunto una lastra (oltre agli esemplari stampati). Ciò giustificherebbe non soltanto la presenza presso la Galeotti di un’incisione inedita ma anche ed eventualmente della relativa lastra della quale oggi non conosciamo la collocazione.

 

Circa l’interpretazione del soggetto, sembra improbabile quella suggerita dal titolo nel catalogo di Amsterdam secondo cui le figure sarebbero due ragazzi. L’interpretazione un po’ “bamboccesca” e dunque “ringiovanita” delle due figure, insieme ai segni con i quali viene tratteggiata una sommaria fisionomia, sono tratti ricorrente nelle figure incise da Fattori; si pensi alla figura di spalle in La diligenza (Baboni, CIII) o alla figura seduta per strada in Antica via Lamarmora (Baboni, XCV) solo per citare alcuni esempi.

Da notare anche il cavallo, ritratto con forme rotonde, sane e muscolari dunque lontano dai ronzini maremmani, macilenti e stentati, che popolano come attori non protagonisti i suoi paesaggi di paludi e campagne. L’aspetto del cavallo in questa incisione sembra suggerire al contrario che esso sia protagonista di una storia; le sue qualità suggeriscono che le due figure, un contadino ed un sensale, ne stiano trattando la compravendita.

 

 

 

(1) L. Vitali, Giovanni Fattori 1825-1908: een Toscaans wegbereider van de moderne prentkunst: tentoonstelling in het Rijksprentenkabinet, Amsterdam Rijksmuseum 18 aprile – 15 giugno 1969, n.102.

(2) V. Quercioli, Una graziosa allieva di Giovanni Fattori: Adele Galeotti, in: D. Durbè, Contributo a Fattori, Firenze, Galleria Pananti 1994, pagg. 275/284.

(3) L’esemplare Le capre di provenienza Galeotti Rasetti è presentato al Lotto 176 del presente catalogo.

 

Stima   € 4.500 / 6.000
Aggiudicazione  Registrazione
186
Stima   € 600 / 700
Aggiudicazione  Registrazione
181 - 210  di 337