ARTE ORIENTALE: AVORI, CORALLI, LACCHE E UNA RACCOLTA DI CALLIGRAFIE INEDITE

Il Dipartimento di Arte Orientale di Pandolfini da diversi anni riveste un ruolo importante sul mercato italiano ed è diventato un punto di riferimento per il mondo collezionistico non solo nazionale. Ogni esposizione vede sempre più visitatori internazionali, soprattutto cinesi, mentre le sessioni di vendita contano ogni volta un numero consistente e in continua crescita di collegamenti telefonici internazionali e di presenze attive sulla piattaforma PANDOLFINI LIVE.

Questa crescente fidelizzazione della clientela, e gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni, premiano l’opzione di privilegiare la qualità a scapito dei grandi numeri, una politica vincente trasversale a tutto lo staff Pandolfini.

Con la medesima logica è stato affrontato e selezionato il catalogo della vendita del 19 giugno che propone una ricca varietà opere e oggetti d’arte con dei nuclei più numerosi che hanno permesso di porre un’attenzione particolare su alcune tipologie come i coralli, declinati in una molteplicità di fogge e misure, e gli avori, di grandi dimensioni.

E’ stato dato ampio respiro anche a una sezione di sole porcellane che annovera tra le altre una coppia di grandi vasi di forma a “HU” decorati in bianco e blu con motivi floreali e riserve, che racchiudono soavi paesaggi fluviali e lacustri. Di questa tipologia si possono trovare alcuni begli esemplari mentre è assai difficile ritrovarli in coppia come questi eseguiti in Cina durante la tarda Dinastia Qing - Repubblica e in catalogo con la stima di 8.000 /12.000 euro.

Mutuata dai vasi in bronzo, l’arcaica forma ad “HU” è il testimone per passare dalla porcellana alla lacca e presentare un vaso la cui foggia e le dimensioni lo fanno oggetto prezioso e soprattutto unico. La superficie in lacca rossa è decorata con un intaglio di ramage fioriti che si susseguono senza soluzione di continuità scoprendo uno strato sottostante di lacca verde che a sua volta lascia intravvedere una tonalità di base giallo ocra; piede e collo sono invece decorati con motivi prettamente geometrici all’interno di riserve dalla cuspide trilobata, mentre le prese dorate. La stima di questo elegante esempio di perizia tecnica realizzato a metà del XVIII secolo su modello come si è detto antico, nello specifico risalente al periodo Han (221 a.C. – 206 d.C.), è di 15.000/20.000 euro.

Unica è anche la curiosa raccolta di calligrafie su carta dell’artista Yi Bingshou (1784-1815) che è in catalogo con la stima di 10.000/15.000 euro. Nel 1974 l’opera di Yi Bingshou, artista molto amato in Cina e a New York, è passata dalla collezione di un importante e conosciuto antiquario di Taipei a una raccolta privata occidentale nella quale è rimasta fino ad oggi, facendone quindi un oggetto assolutamente “vergine” per il mercato di riferimento.

Calligrafie e Vaso in lacca sono due oggetti di gusto internazionale, che sicuramente catalizzeranno l’attenzione del collezionismo più preparato, tanto più alla luce degli esiti importanti ottenuti dai pochi esemplari simili battuti oltreoceano.