Reperti archeologici

21 GIUGNO 2017

Reperti archeologici

Asta, 0211
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 10.30
Esposizione
FIRENZE
16-19 Giugno 2017
orario 10-13 / 14–19 
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   600 € - 30000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 176
170

KORE OFFERENTE                                                            

Materia e tecnica: bronzo a fusione piena con ritocchi a cesello          

Figura femminile di giovane donna stante in posizione rigidamente frontale

col braccio sinistro ripiegato sul petto ad offrire una piccola colomba e 

il destro steso a sollevare un lembo della veste per facilitare il suo    

incedere, con polos  e diadema su i capelli, viso schematico ma reso con  

accuratezza  che è una fedele trasposizione dei canoni stilistici della   

scultura ionica con fronte ampia, occhi amigdaloidi allungati, naso       

rettilineo, piccola bocca con le labbra socchiuse nel sorriso             

caratteristico e mento tondeggiante, i capelli ricadono sul petto in lunghe

trecce parallele. La donna è abbigliata con un chitone lungo fino a terra 

dal quale fuoriescono solo i piedi e che lascia indovinare gli arti. La   

figura insiste su una piccola base quadrangolare                          

Produzione: arte greca arcaica                                            

Stato di conservazione: integra, superficie corrosa                       

Dimensioni: alt. cm 17.4                                                  

Datazione: VI sec. a.C.                                                   

Provenienza: G. Hirsch , Monaco, 21-22/09/2010, lotto 916       

La statuetta trova una corrispondenza diretta con le statue delle korai conservate al Museo dell’Acropoli di Atene

         

Stima   € 3.000 / 4.000
168
OINOCHOE APULA A FIGURE ROSSE
Materia e tecnica: argilla camoscio, vernice nera lucente; suddipinture in bianco e giallo e paonazzo,coloritura rosso arancio, modellata a tornio veloce 
Bocca trilobata pronunciata da due apicature con labbro rovesciato all’esterno e scanalato, alto collo a profilo concavo, distinto da una leggera scanalatura alla base dal corpo ovoidale, ansa a nastro con triplice costolatura, sormontante, impostata verticalmente dal labbro alla spalla; piede scanalato
Decorazione accessoria: interamente verniciata in nero; sul collo falsa baccellatura, sulla spalla kyma ionico, sotto la scena figurata meandro ad onda destrorso; sotto l’ansa grande palmetta aperta a ventaglio fra girali, volute e infiorescenze, bordo del piede verniciato
Decorazione: grande figura di erote androgino seduto a destra su una pila di sassi con kekryphalos  nei capelli, orecchini, collane al collo, sul torace e sulla coscia sinistra, armille ai polsi e alle caviglie, in atto di sostenere due grandi phialai sovrapposte e sormontate da uova ed un grappolo d’uva nella mano destra, mentre nell’altra mano ha una palla legata da nastri; nel campo infiorescenze  
Produzione: ceramica apula a figure rosse                                 
Stato di conservazione: ricomposta da  due frammenti 
Dimensioni: alt. cm 22
Datazione: ultimo quarto del  IV sec. a.C.                                              
Cfr.: A.D. Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Lucania,Campania and Sicily, Oxford 1982
Stima   € 1.200 / 1.500
Aggiudicazione  Registrazione
166

URNETTA CINERARIA CON COPERCHIO

Materia e tecnica: argilla depurata rosata, modellata a stampo, dipinta in bianco, rosa,  azzurro, nero e giallo ocra

La cassa di forma parallelepipeda è decorata sul fronte con la scena di combattimento fra i due fratelli Eteocle e Polinice, per la supremazia su Tebe e costituisce il momento culminante della tragedia di Eschilo I sette contro Tebe,  con l’uccisione vicendevole dei due eroi; la figura a sinistra, Eteocle, sembra uscire vittorioso dal combattimento, l’armatura è intatta ed egli affonda con la destra la propria spada nella gola del fratello Polinice, afferrando con la sinistra il bordo dello scudo con cui l’altro si copre. Questi, caduto sulle ginocchia, ha perso il suo elmo che è rotolato a terra fra le gambe del fratello, ma riesce egualmente ad affondare la propria spada nel ventre di Eteocle. Ai lati si trovano, quasi in ruolo di secondi, due demoni femminili alati che indossano un corto chitone, la cui parte superiore è drappeggiata sul petto; le braccia sono coperte da lunghe maniche. Entrambe le figure calzano stivali e tengono faci accese, stendendo ciascuna un braccio verso i guerrieri moribondi che stanno per accompagnare nell’aldilà. Tutta la scena è inquadrata  da due lesene scannellate laterali. Lungo il bordo iscrizione suddipinta in rosso

Il coperchio, non pertinente, raffigura la defunta sdraiata con la testa appoggiata sul cuscino come se dormisse; la giovane ha il viso accuratamente realizzato a stecca, la testa ed il corpo sono  avvolti nel mantello che la donna tiene chiuso sul torace con la mano destra, le gambe sono incrociate col ginocchio destro sollevato ed i piedi, scalzi, fuoriescono dalla stoffa

Produzione: ceramica etrusca, Chiusi

Stato di conservazione: cassa  integra, matrice stanca, riprese alla policromia; coperchio con restauri

Dimensioni: urna cm 44x21x27; coperchio cm 38x20x14,5

Datazione: seconda metà del II sec. a. C.

 

Corredata di certificato di avvenuta spedizione

 

 

Stima   € 4.500 / 5.500
Aggiudicazione  Registrazione
159

HYDRIA CAMPANA A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce

Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede modanato con stelo di raccordo col vaso, ansa posteriore a bastoncello, impostata dall’orlo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso l’alto ed impostate obliquamente sul ventre

Decorazione accessoria: labbro verniciato; sul collo falsa baccellatura; sotto la scena figurata meandro a onda destrorso; spazio fra le anse risparmiato e colorito in arancio, sotto l’ansa posteriore grande palmetta aperta a ventaglio con volute e viticci che si prolungano sotto la spalla e le anse laterali; piede esternamente verniciato, risparmiato sulla risega e sotto

Decorazione: scena di offerta funebre, al centro della scena si trova una grande colonna con capitello ionico, sormontata da un pulvino su cui è posta un’oinochoe, il tutto dipinto in bianco e giallo; ai lati della colonna si trovano un giovane seduto a destra su un masso ricoperto da viticci, a torso nudo, con un mantello ricamato drappeggiato sulle spalle e sulle gambe, con uno specchio nella mano destra protesa ed un lungo tirso nell’altra mano; accanto a lui una piccola ara dipinta in bianco; di fronte al giovane si trova una donna volta a sinistra e completamente avvolta nel mantello dal quale fuoriescono solo le mani ed i calzari, con una ghirlanda di fiori nella mano destra ed un bastone nell’altra; nel campo tenie appese ed elementi fitomorfi

Produzione: ceramica  pestana a figure rosse, Gruppo Apulizzante

Stato di conservazione: integra ad eccezione di un restauro ad un’ansa                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

Dimensioni: alt. cm 38

Datazione: fine IV sec. a.C.

Cfr.: A. D. Trendall, The red-figured Vases of Lucania, Campania and Sicily, Oxford 1967, p 207, nn 408/412

Provenienza: Gorny e Mosch, Monaco, 22/01/2010, lotto 280

 

 

Stima   € 3.000 / 5.000
Aggiudicazione  Registrazione
158

GRANDE ANFORA CAMPANA

Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce

Labbro svasato a profilo convesso terminante in un disco con orlo pendente modanato, alto collo distinto a profilo lievemente concavo, corpo ovoide allungato con breve spalla a profilo arrotondato, piede campanulato; anse a tortiglione verticali impostate tra il collo e la spalla.

Decorazione accessoria: sul labbro falsa baccellatura, sul collo figura maschile avvolta nel mantello e volta a destra, fra volute vegetali; sulla spalla tralcio di alloro orizzontale, sotto la scena figurata meandro ad onda sinistrorso; sotto le anse grandi girali e volute

Decorazione: lato A) al centro una giovane donna con la testa velata e avvolta nel mantello è seduta a destra su una pila di massi, davanti a lei un giovane guerriero, volto a sinistra, con elmo dal lungo cimiero, corazza indossata sopra il chitone corto in atto di impugnare una lunga lancia con la sinistra e con un grande scudo ai piedi; dietro alla donna seduta  si trova una donna più anziana, stante e volta a destra, anch’essa col capo velato, in atto di offrire una ghirlanda su un cippo e con una phiale nella mano sinistra; nel campo infiorescenze e tenie; lato B) un giovane efebo volto a destra con ghirlanda nei capelli e corpo parzialmente avvolto nel mantello da cui fuoriesce il torace ed una donna stante e volta a sinistra con una patera nella mano destra, sono in atto di fare una libazione ad un cippo che si trova in mezzo a loro

Produzione: ceramica pestana a figure rosse

Stato di conservazione: integra

Dimensioni: alt. cm 51.5 e diam.bocca cm 16

Datazione: metà IV a.C.                      

Provenienza: Galerie G. Neret-Minet, Rue Saint Marc, Paris

                                                                          

                                                                          

Stima   € 4.500 / 6.500
Aggiudicazione  Registrazione
157

HYDRIA CAMPANA A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce

Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede modanato con stelo di raccordo col vaso, ansa posteriore a bastoncello, impostata dall’orlo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso l’alto ed impostate obliquamente sul ventre

Decorazione accessoria: interno del labbro verniciato in rosso; sull’orlo ovoli sul collo tralcio fitomorfo e kyma ionico; sulla spalla catena di volute e palmette  sotto la scena figurata meandro a onda sinistrorso; spazio fra le anse risparmiato e colorito in arancio, sotto l’ansa posteriore grande palmetta aperta a ventaglio con volute e viticci che si prolungano sotto le anse laterali; piede esternamente verniciato

Decorazione: danza bacchica, un giovane satiro, nudo, con diadema di foglie, collane di traverso sul torace e calzari è in atto di danzare con un candeliere nella mano sinistra; il satiro è rappresentato completamente rapito dalla danza con le membra scomposte e la coda svolazzante; dietro a lui una giovane menade anch’essa con diadema fitomorfo, lungo chitone ricamato, armille e calzari è in atto di danzare con un tirso nella mano destra ed una situla nella sinistra; nella foga del gesto il chitone si è slacciato e il seno destro fuoriesce

Produzione: ceramica  pestana a figure rosse

Stato di conservazione: integra

Dimensioni: alt. cm 29

Datazione: fine IV sec. a.C.

Cfr.: A. D. Trendall, The red-figured Vases of Lucania, Campania and Sicily, Oxford 1967, p 196-207

 

Stima   € 4.000 / 5.000
156

LEKANIS A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina rosata e vernice nera lucente, sud dipinture in bianco, modellata a tornio veloce

Coperchio: labbro quasi verticale, spalla appena obliqua, il pomello termina a disco, con doppia scanalatura al taglio, tondello depresso ed incavo centrale Coppa: piede troncoconico arrotondato con alto raccordo, vasca a profilo convesso nella parte inferiore e svasato in alto, labbro arretrato e appena obliquo verso l’interno per l’alloggiamento del coperchio; anse a nastro impostate obliquamente sotto il labbro; interamente verniciata di nero ad eccezione della parte inferiore del piede risparmiata

Decorazione: coperchio: sulla faccia superiore del pomello, motivo a raggiera; sulla spalla, alternate fra due ampie palmette aperte a ventaglio una maschera grottesca di satiro barbato e con folti capelli ricci, volta a destra con bocca aperta ed espressione ghignante ed un profilo femminile anch’esso volto a destra con stephane radiata, kekryphalos fermato da due nastri svolazzanti, da cui fuoriesce un ciuffo di capelli; nel campo riempitivi; bordo sia del coperchio che della vasca decorato con falsa baccellatura

Produzione: ceramica campana a figure rosse

Stato di conservazione: vasca integra, coperchio ricomposto

Misure: alt. cm 12,5; diam. cm 14,5

Datazione: metà  IV sec . a.C.

Cfr.: A. D. Trendall, Red figure Vases of South Italy and Sicily, London 1989

                                                                          

                                                                          

Stima   € 900 / 1.500
155

GRANDE LEKANIS A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina rosata e vernice nera; suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce

Coperchio: labbro quasi verticale, spalla appena obliqua, il pomello termina a disco, con doppia scanalatura al taglio, tondello depresso ed incavo centrale Coppa: piede troncoconico arrotondato con alto raccordo, vasca a profilo convesso nella parte inferiore e svasato in alto, labbro arretrato e appena obliquo verso l’interno per l’alloggiamento del coperchio; anse a nastro impostate obliquamente sotto il labbro; interamente verniciata di nero ad eccezione della parte inferiore del piede risparmiata

Decorazione: coperchio: sulla faccia superiore del pomello, doppia palmetta contrapposta delimitata da una fascia. Sulla spalla è raffigurata una scena di offerta: al centro si trova una piccola ara decorata da festoni e sormontata da offerte, fra le quali si riconosce un aryballos globulare, alla sinistra del piccolo altare una donna, a seno nudo e retrospiciente è seduta su un sgabello pieghevole ed offre una cista con la mano sinistra; la donna è riccamente vestita con orecchini, collane, armille e calzari ed ha il mantello drappeggiato in vita, si appoggia ad una stele col braccio destro e tiene un lungo tirso; dall’altra parte una Nike con le grandi ali semiaperte, vestita in modo analogo all’altra figura femminile, è inginocchiata in atto di offrire un ramoscello ed un aryballo sull’ara, davanti a lei un grande cembalo, nel campo riempitivi fitomorfi ed una grande voluta vegetale; orlo decorato con meandro ad onda destrorso; bordo della vasca con falsa baccellatura

Produzione: ceramica campana a figure rosse

Stato di conservazione: vasca integra, coperchio ricomposto

Misure: alt. cm 19,5; diam. cm 21

Datazione: ultimo trentennio IV sec . a.C.

Cfr.: A. D. Trendall, Red figure Vases of South Italy and Sicily, London 1989, pp. 157-174, n. 335

 

 

Stima   € 1.500 / 2.500
153

BUSTO DI COMMODO GIOVANE

Materia e tecnica: marmo bianco italico a grana media, scolpito, levigato e rifinito a trapano

Commodo è raffigurato ancora bambino, leggermente volto a destra, con una capigliatura a folte ciocche scomposte e sovrapposte che ricadono ai lati del viso, la fronte è ampia, le arcate sopracciliari chiaroscurate, la palpebra è appena abbassata, gli occhi allungati sono delineati con indicazione sia della pupilla che dell’iride e anche del dotto lacrimale; gli zigomi sono appena rilevati e le guance paffute come si addice ad un fanciullo, la bocca è piccola e semidischiusa, il mento tondeggiante. Il bambino ha un’aria assorta e per certi versi mostra un’espressione quasi sorpresa. Il ritratto mostra la ricercatezza delle volumetrie caratteristica dell’arte antonina, i contrasti fra la chiara levigatezza delle carni, il graffito delle sopracciglia, degli occhi, e la massa articolata della chioma, profondamente lavorata dal trapano. La testa è inserita in un busto di epoca successiva con torace nudo su cui è drappeggiato il paludamentum fermato sulla spalla sinistra da una bulla e da un cingulum sulla destra.

L’iconografia di Commodo (L. Aelius Aurelius Commŏdus Antoninus, 161-192 d. C.)  è ben conosciuta e studiata e questo ritratto rientra nel cosiddetto primo tipo iconografico, noto circa da dieci repliche delle quali la migliore è quella conservata ai Musei Capitolini a Roma nella Sala degli Imperatori n. inv. MC 0454

Il nostro ritratto lo raffigura probabilmente intorno ai sedici anni quando fu proclamato Augusto dal padre Marco Aurelio e gli fu anche conferita la tribunicia potestas  e quindi consacrato come erede al trono

Produzione: arte romana imperiale

Stato di conservazione: restauri antichi sul naso e sul mento, superficie abrasa, busto paludato di epoca successiva

Dimensioni: alt. complessiva cm 54, testa alt. cm 22,5

Datazione: 175-177 d. C.

Cfr. : M. Bergmann Gli imperatori e le stilizzazioni delle loro immagini in L’età dell’angoscia. Da Commodo a Diocleziano, 180-305 d.C. Roma 2015, pp 74-83

 

Completo di base in marmo verdCompleto di base in marmo verde di Prato

 

€ 13.000/18.000

 

Dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.Lgs 42/2004 con D.M n. 39856 del 25 Febbraio 1984

 

Stima   € 10.000 / 15.000
151

GRANDE ANFORA PANATENAICA APULA

Materia e tecnica: argilla camoscio, vernice nera, suddipinture in bianco e, coloritura arancio, modellata a tornio veloce

Alto bocchello troncoconico rovescio, collo troncoconico a profilo concavo con anello plastico, spalla obliqua, corpo ovoide con estremità inferiore allungata, anse a nastro  impostate dalla metà del collo alla spalla, piede ad echino

Decorazione accessoria: le parti risparmiate sono colorite in arancio; sul labbro dalla parte esterna tralcio d’ulivo orizzontale in bianco, sul collo palmetta aperta a ventaglio fra volute, falsa baccellatura che si ripete anche all’attaccature delle anse; sotto le anse grande palmetta doppia contrapposta aperta a ventaglio fra coppie di girali ed infiorescenze; sotto alle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a croice di sant’Andrea

Decorazione: lato A) grande naòs con timpano triangolare e acroteri a palmetta, su un podio ornato da nastri;  all’interno interamente colorito in bianco, con i dettagli delineati in giallo, si trova un giovane atleta in nudità eroico che raffigura il defunto, stante con le gambe incrociate, uno strigile nella mano destra sollevata, il mantello drappeggiato sul braccio sinistro, appoggiato ad un bastone nodoso; ai lati del tempietto una giovane donna riccamente abbigliata con corona radiata, orecchini, collana, armille ed un chitone plissettato rende omaggio al defunto offrendogli un grappolo d’uva ed una ghirlanda di fiori, dall’altro lato un altro atleta nudo, gradiente a destra con una tenia nei capelli, uno strigile nella mano destra ed il mantello ripiegato sul braccio 

Dimensioni: alt. cm 57; diam. orlo cm 20

Datazione: seconda metà IV sec. a.C.sinistro

Lato B) scena di palestra con due giovani uomini in conversazione ammantati in un lungo himation, uno dei due a torso nudo, protende un braccio che si appoggia ad un bastone; nel campo una coppia di halteres

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: integra, fondo forato per la libagione funebre

Cfr.: Oxford Monographs on Classical Archeology, The red figured vases of Apulia II, Late Apulian p. 726, n 2272, Oxford, 1982; Museo Archeologico di Cremona. Le collezioni. Grecia, Italia meridionale e Sicilia, p. 263, n. 403, Cremona 2002

 

Reperto dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.Lgs. 42/2004 con decreto del 24 Aprile 2017

Stima   € 5.000 / 7.000
Aggiudicazione  Registrazione
150

GRANDE CRATERE A VOLUTE APULO A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e arancio, modellato a tornio veloce e a stampo

Orlo a tesa, con labbro ripiegato e concavo, collo cilindrico a profilo concavo distinto dalla spalla appiattita, grande corpo ovoide, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; lungo la costa verticale dell’ansa, in corrispondenza delle volute, foro circolare sul lato interno; volute racchiudenti due teste di Gorgone suddipinte in bianco, piede campanulato e scanalato al taglio

Decorazione accessoria: interno della bocca verniciato, labbro risparmiato; sotto al labbro fila di puntini; sulla spalla falsa baccellatura, al di sotto delle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a scacchiera; sotto alle anse grande palmetta doppia aperta a ventaglio fra girali e volute; ai lati delle anse teste di cigno in rilievo

Decorazione: lato A) sotto il labbro meandro ad onda destrorso, sul collo profilo femminile volto a sinistra con kekryphalos, stephane di perle, orecchini e collana che sorge da un fiore ed è circondato da grandi volute e infiorescenze; sul ventre naiskos in bianco con colonne ioniche sotto al quale si trova la figura del defunto, in nudità eroica, seduto a sinistra sul suo mantello, le gambe incrociate, in atto di appoggiarsi alla lancia e sostenere una phiale; alla sua sinistra una giovane donna riccamente abbigliata in atto di offrirgli un unguento contenuto nell’alabastron che sorregge nella mano sinistra mentre nella destra tiene un cembalo; dall’altro lato un giovane nudo volto verso il defunto col mantello drappeggiato sulla spalla e sul torace con strigile nella mano destra e corona nella sinistra; ai lati del podio due grandi patere; lato B) sotto al labbro motivo a chevron, sul collo meandro continuo destrorso e grande palmetta aperta a ventaglio fra volute; sul ventre stele funeraria su podio a cui è legata una tenia nera sormontata da un grande bacile; a sinistra giovane donna riccamente abbigliata con un grappolo d’uva nella mano destra ed un cista e una tenia nella sinistra; dall’altro lato un giovane nudo con mantello drappeggiato sul braccio sinistro che sorregge una phiale mentre nella destra tiene uno specchio e una tenia

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: integralmente ricomposto da frammenti con alcuni restauri alla pittura

Dimensioni: alt. cm 52, diam. bocca cm 18

Datazione: metà IV sec. a. C.

Cfr.: A.D. Trendall, Red-figured Vases of South Italy and Sicily, London 1989, pp. 94-95, n. 233

 

Stima   € 18.000 / 25.000
148

VENERE                                                                    

Materia e tecnica: marmo bianco italico a grana fine scolpito, levigato e 

rifinito a trapano                                                        

La dea è raffigurata in posizione frontale stante col busto leggermente   

volto a destra, seminuda col mantello drappeggiato sul braccio sinistro e 

intorno al bacino a coprire le gambe; la gamba sinistra è leggermente     

avanzata e flessa, mentre la destra è arretrata; il braccio sinistro      

proteso appoggia su unerma modellata a figura di un Pan barbato, seminudo e

con la mano destra sul fianco                                             

Produzione: arte romana imperiale                                         

Stato di conservazione:  priva della testa, del braccio destro e di parte  

del sinistro, dei quali restano i fori dellattacco; superficie consunta e 

piccoli restauri                                                          

Dimensioni: alt. cm 42                                                    

Datazione:   II - III sec. d. C.                                          

Stima   € 8.000 / 10.000
Aggiudicazione  Registrazione
1 - 30  di 176