capolavori da collezioni italiane

9 NOVEMBRE 2016
Asta, 0187
6

Paul Storr

Stima
€ 12.000 / 18.000

Paul Storr

(Westminster 1771 - Tooting 1844)

CENTROTAVOLA, LONDRA, 1805

in argento, alt. cm 27, diam cm 38, g 3710

 

Il centrotavola poggia su una base quadrata con quattro piedini a voluta terminanti a zampa ferina. La coppa è decorata da baccellature e stemma araldico inciso con motto iscritto BE MINDFUL, due anse unite al corpo da teste ferine.

 

Paul Storr fu il più importante argentiere inglese in attività nella prima metà del XIX secolo.

Svolse il suo apprendistato presso Andrew Fogelberg, un argentiere di origini svedesi che aveva la sua bottega presso Soho.

Dal 1792 entrò in società con William Frisbee e registrarono il loro marchio come WF iscritto sopra a PS. La partnership durò poco tanto che dal 1793 Storr registrò il suo marchio PS che mantenne con poche modifiche  fino al 1838.

Dal 1796 Storr stabilì la sua bottega in Piccadilly al 20 di Aire Street, St.James, dove vi rimase per undici anni. A questo periodo risalgono i primi  ordini di oggetti in argento da parte delle più importanti famiglie inglesi e fra tutti si ricorda la Coppa della Battaglia sul Nilo per l’Ammiraglio Nelson, in commemorazione dell’importante battaglia guidata dall’Ammiraglio nell’agosto del 1798.

Dal 1803 cominciò la collaborazione con Philip Rundell, noto e apprezzato orefice e argentiere londinese che dal 1806 ottenne l’onoreficenza reale dalla Corte inglese

Questa collaborazione  lo portò, nel 1807, a trasferirsi al  53 di Dean Street. Nel 1819 lasciò la manifattura  Rundell, Bridge and Rundell per riaprire una sua bottega dove potè creare oggetti incentrati su caratteri naturalistici di splendida fattura in cui le curve di gusto rococò si affiancarono alle linee di gusto neoclassico.

Nel 1822 si mise in società con John Mortimer in New Bond Street, una società che ebbe bisogno dell’ingresso di capitale da parte di John Hunt nel 1826 a causa di una grossa crisi finanziaria. Da questo momento in poi Paul Storr collaborò con Hunt  e Mortimer  fino al 1838, anno in cui decise di ritirarsi dall’attività.